Salva Casa per condono abusi edilizi, scatta la seconda fase del Governo Meloni. Ecco di cosa si tratta
Cosa prevede la seconda fase di attuazione al via delle novità del Decreto Salva Casa? Il nuovo Salva Casa per la regolarizzazione di piccoli abusi edilizi e difformità interne è entrato in vigore lo scorso luglio, permettendo a diversi proprietari di sanare abusi in maniera agevolata e prevedendo modifiche importanti sull’abitabilità dei sottotetti e dei micro-appartamenti, e le modifiche di destinazione d’uso, ora sempre consentite, con o senza opere, nonché sulle tolleranze costruttive ed esecutive.
Tuttavia, ha suscitato diversi dubbi interpretativi, implicando anche dei ritardi da parte delle amministrazioni locali nell’applicazione delle sanatorie previste. E proprio per ‘chiarire’ tali dubbi parte la fase due che si concentra sulla modulistica.
Si tratta nel dettaglio della definizione di un prontuario, preparato dal ministero delle Infrastrutture, e in un aggiornamento dei modelli per l’edilizia, dalla Scia, alla Cila, al permesso di costruire, all’agibilità.
A questi ultimi sta lavorando una commissione di esperti, insieme a rappresentanti di professioni e associazioni di imprese, in collaborazione con i ministeri della Pubblica Amministrazione e delle Infrastrutture.
L'idea del governo è di rendere i modelli unificati. La commissione tecnica, dal canto suo, ha concluso il lavoro sulla Scia, che sarà il modello tipo, a cui dovranno allinearsi anche gli altri.
Ogni modello servirà per fornire chiarimenti e spiegazioni e prevederà un’interpretazione del Salva casa. L’obiettivo di arrivare entro fine anno in Conferenza unificata tra Governo, Regioni ed enti locali.