Uno degli elementi che influenzano la qualità della vita con uno stipendio di 1.500-2.000 euro è il costo della vita nella zona in cui si risiede.
La fascia retributiva tra tra 1.500 e 2.000 euro al mese è una condizione economica piuttosto comune in Italia. Si posiziona leggermente sopra la media nazionale, ma non abbastanza da garantire un elevato tenore di vita senza una corretta pianificazione finanziaria. La domanda che molti si pongono è se sia possibile vivere bene e, allo stesso tempo, riuscire a risparmiare. La risposta dipende da diversi fattori, tra cui il costo della vita nella propria città, il tipo di spese fisse, le abitudini di consumo e la capacità di adottare strategie di gestione del denaro efficaci:
Le utenze domestiche, comprensive di luce, gas, acqua e internet, incidono mediamente tra i 150 e i 250 euro al mese, a seconda dell'uso dell'energia e delle stagioni. Chi vive in famiglia affronta bollette più alte, ma può suddividerle tra più membri.
Anche il trasporto è una spesa da non sottovalutare. Chi utilizza l'auto quotidianamente deve considerare il carburante, che può superare i 150-200 euro al mese, oltre all'assicurazione, al bollo e alla manutenzione, per una spesa complessiva che può facilmente superare i 300-400 euro al mese. Chi invece utilizza i mezzi pubblici, soprattutto nelle grandi città, può spendere tra i 35 e i 50 euro per un abbonamento mensile.
Dopo aver coperto le spese fisse, ci sono quelle relative alla spesa alimentare, alla salute, al tempo libero e agli imprevisti. Una persona che vive da sola può spendere per la spesa alimentare tra i 200 e i 300 euro al mese, cercando di ottimizzare i costi tra supermercati e discount. Chi ha una famiglia deve preventivare un budget più alto, tra i 400 e i 600 euro, in base al numero di componenti e alla tipologia di prodotti acquistati.
Le spese sanitarie sono un altro aspetto da considerare. Anche se il Servizio Sanitario Nazionale copre molte prestazioni, visite specialistiche private o cure odontoiatriche incidono sul budget mensile. Per questo motivo, alcuni optano per una polizza sanitaria integrativa, che può costare tra 50 e 150 euro al mese a seconda delle coperture offerte.
Per chi ama viaggiare o uscire con una certa frequenza, il costo del tempo libero incide sulle possibilità di risparmio. Cene al ristorante, cinema, palestra o abbonamenti a piattaforme di streaming possono superare i 100-150 euro al mese per una persona sola, mentre per una coppia o una famiglia le cifre raddoppiano.
Alla luce di tutte queste spese, è chiaro che la possibilità di risparmio dipende molto dal proprio stile di vita e dalla propria situazione familiare.
Chi vive da solo in una grande città con uno stipendio di 1.500-1.800 euro al mese può trovarsi in difficoltà, con margini di risparmio molto ridotti. A meno di sacrificare le spese per il tempo libero o di avere una casa a prezzo vantaggioso, risparmiare più di 100-200 euro al mese risulta complesso.
Chi vive in coppia e condivide le spese ha un vantaggio: affitto, bollette e alimentari si suddividono e consentono di gestire meglio il bilancio. In questo caso, con un reddito complessivo di 3.000-3.500 euro, risparmiare 400-600 euro al mese diventa più realistico.
Per chi ha figli a carico, il discorso cambia radicalmente. Asili, scuole, attività extrascolastiche, abbigliamento e spese mediche fanno lievitare notevolmente il costo della vita. Una famiglia con due figli e un reddito di 3.500 euro mensili può trovarsi con pochissimo margine per il risparmio, soprattutto se vive in una città con un costo della vita elevato.