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Seconda tranche pagamento Fesi 2024 sarà pagata in cedolino di Dicembre: quanto sarà e come si è riuscita a sbloccare

di Marcello Tansini pubblicato il
Seconda tranche pagamento Fesi 2024 cedo

Sarà pagata nel cedolino di dicembre finalmente la seconda tranche del Fesi 2024: a chi spetta e di quanto sarà

Dopo mesi di attesa e incertezze burocratiche, il personale dell’Esercito e delle Forze Armate può contare sulla prossima liquidazione della seconda tranche relativa al FESI 2024. Il Fondo per l'Efficienza dei Servizi Istituzionali sarà finalmente visibile sul cedolino di dicembre, ponendo fine a una situazione di stallo che aveva provocato diffuso malcontento tra i militari aventi diritto. 

Cos'è il Fondo Efficienza Servizi Istituzionali (FESI) e a cosa serve

Il Fondo Efficienza Servizi Istituzionali (FESI), strumento previsto dalla normativa vigente, nasce come incentivo economico aggiuntivo destinato al personale militare di Esercito, Marina, Aeronautica e Arma dei Carabinieri. La sua funzione principale è valorizzare il lavoro svolto in ambito istituzionale, premiando attività caratterizzate da particolare gravosità, turnazioni, impieghi operativi e risultati straordinari in termini di efficienza dei servizi resi.

Funzionando come un fondo integrativo rispetto alla normale retribuzione, il FESI:

  • Remunera la qualità e la quantità delle prestazioni individuali
  • Incoraggia impegno, costanza e disponibilità anche nelle situazioni operative più delicate
  • Supporta la motivazione e il senso di appartenenza al Corpo, riconoscendo il valore aggiunto di chi accetta l’onere di turni gravosi o obiettivi di particolare rilevanza
  • Colma il divario tra retribuzione ordinaria e specificità delle mansioni svolte
L’utilizzo del Fondo è disciplinato attraverso specifici decreti attuativi, che ogni anno definiscono i criteri di assegnazione, le modalità di riparto e le categorie di personale beneficiario, in stretta osservanza alle disposizioni che regolano le politiche di valorizzazione del pubblico impiego nel settore della Difesa e Sicurezza.

Perché il pagamento della seconda tranche FESI 2024 era bloccato

Nonostante il FESI sia considerato una componente consolidata del trattamento economico accessorio del personale militare, il pagamento della seconda tranche per l’anno 2024 ha subito ritardi imprevisti e motivati da problematiche prettamente tecniche. Sebbene le risorse fossero già completamente disponibili, e il decreto attuativo pubblicato, la fase di liquidazione si è trovata arenata negli uffici amministrativi del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).

Secondo quanto emerso da comunicazioni ufficiali e segnalazioni di associazioni di categoria (ASPMI, in particolare), i mesi di mancata erogazione non sono stati dovuti a carenza di fondi ma a:

  • Temporalità delle lavorazioni amministrative, rallentate da un sovraccarico di pratiche e passaggi interni
  • Processi autorizzativi e controlli tecnici non completati al MEF, che hanno impedito il trasferimento delle somme nei tempi ordinari
  • Una generale mancanza di coordinamento tra gli enti coinvolti, amplificata dal simultaneo blocco di altri provvedimenti retributivi (come i contratti della dirigenza militare).

Come è stato sbloccato il pagamento della seconda tranche FESI: il ruolo dell'interrogazione parlamentare

L’accelerazione nella risoluzione del blocco è avvenuta grazie all’azione istituzionale guidata dal senatore Maurizio Gasparri. Questi ha presentato una interrogazione parlamentare rivolta ai Ministri della Difesa e dell’Economia, nella quale sono stati puntualmente riportati i disagi vissuti dal personale militare e le segnalazioni provenienti dai sindacati.

L’iniziativa parlamentare ha avuto vari effetti:

  • Ha portato ad una rapida presa di posizione da parte delle amministrazioni competenti, stimolando un coordinamento più stretto e diretto fra i dicasteri coinvolti
  • Ha consentito di mettere in evidenza quanto il ritardo fosse legato unicamente a passaggi tecnici, ribadendo la disponibilità delle risorse e la legittimità delle aspettative dei beneficiari
  • Ha sottolineato l’equità retributiva quale principio cardine per chi opera con responsabilità e impegno nelle Forze Armate.

Quando sarà pagata la seconda tranche FESI e a quanto ammonta

La liquidazione della seconda quota FESI 2024 è stata programmata per il cedolino paga di dicembre, come confermato dalle fonti istituzionali e sindacali. Questa decisione arriverà a chiudere una vicenda che, a causa della burocrazia lenta, aveva suscitato questioni di legittimità e diritti retributivi.

L’importo previsto per la seconda tranche ammonta a circa 30 euro lordi per ogni beneficiario. È opportuno sottolineare che non si tratta di una cifra straordinaria, ma di un importo già stanziato a livello nazionale e rispecchiante il modello di riparto stabilito dal decreto annuale. Per alcuni, in base all’inquadramento e ad altre spettanze, l’accredito di dicembre includerà anche arretrati pro-capite che possono arrivare fino a 91,13 euro.

Voce Importo (lordo)
Seconda tranche FESI 2024 Circa 30 euro
Eventuali arretrati Fino a 91,13 euro (a seconda della posizione)

Il pagamento avverrà automaticamente sullo stesso cedolino dove vengono inserite le consuete mensilità stipendiali, senza bisogno di ulteriori domande da parte dei destinatari.

Chi ha diritto a ricevere il pagamento della seconda tranche FESI

I beneficiari del pagamento sono i militari in servizio che rientrano nei criteri fissati dal decreto FESI 2024. Le regole attuative, puntualmente aggiornate ogni anno, identificano le categorie di diritto:

  • Personale militare dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e dell’Arma dei Carabinieri
  • Coloro che hanno prestato servizio in attività istituzionali, operative, di turnazione o con obiettivi di efficienza misurata secondo le modalità determinate dal Fondo
  • Solo chi risultava effettivamente in servizio attivo nel periodo di riferimento, secondo le tempistiche e i parametri tracciati dal decreto attuativo e dalle circolari amministrative
Sono esclusi dal pagamento i soggetti già destinatari di trattamenti accessori che non sono cumulabili o chi, per ragioni di servizio o posizione amministrativa, non abbia maturato i requisiti necessari.