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Sigarette elettroniche e rischi per la salute in base a 3 nuovi studi tra cui quello dell'Istituto Superiore della Sanitŕ

di Marcello Tansini pubblicato il
Istituto Superiore della Sanitŕ

Sigarette elettroniche sotto la lente: tra nuove evidenze scientifiche, dati epidemiologici e rischi per la salute, effetti a breve e lungo termine, ruolo dei fumatori duali e potenziale nel supporto alla cessazione.

Nell'ultimo decennio, le sigarette elettroniche hanno riscosso sempre più interesse come possibile alternativa al fumo tradizionale, spingendo milioni di persone verso il cosiddetto "vaping". Associate a una percezione di minor rischio rispetto alle sigarette combustibili, questi dispositivi sono spesso promossi come strumenti di riduzione del danno o ausili per la cessazione dal tabacco.

Tuttavia, la letteratura scientifica recente, anche grazie ai risultati di approfonditi studi condotti dall'Istituto Superiore di Sanità e da altri centri di ricerca, ha evidenziato criticità importanti. I rischi per la salute legati all'uso delle e-cig non possono essere sottovalutati, specialmente considerando l'elevata diffusione tra i più giovani e i dubbi sull'efficacia reale nella lotta al tabagismo.

Uso delle sigarette elettroniche e aumento del rischio di prediabete

Gli scienziati hanno individuato una correlazione tra l'uso delle sigarette elettroniche e un aumento del rischio di prediabete, una condizione caratterizzata da livelli di glicemia superiori alla norma che può evolvere in diabete di tipo 2. Il nuovo studio, pubblicato su AJPM Focus e condotto dall'Università della Georgia, ha analizzato oltre 1,2 milioni di dati del Behavioral Risk Factor Surveillance System dei CDC americani. È emerso che chi utilizza solo e-cig presenta un rischio di prediabete più alto del 7%, chi fuma solo sigarette tradizionali del 15%, mentre chi combina entrambe le abitudini mostra un incremento del 28% rispetto ai non fumatori. Anche le probabilità di diabete conclamato risultano maggiori: +7% per chi svapa e +9% per chi fuma sigarette convenzionali.

La ricerca, pur essendo di tipo osservazionale e basata su questionari auto-riferiti, quindi priva di un nesso causale diretto, rappresenta un nuovo allarme sanitario su una tendenza in forte crescita: oltre 100 milioni di persone nel mondo utilizzano sigarette elettroniche. Il principale autore, Sulakshan Neupane, ha sottolineato come le e-cig, spesso promosse come alternativa più sicura, possano in realtà “nascondere un pericolo silenzioso”, contribuendo a disturbi metabolici e cardiovascolari.

Il lavoro si inserisce in una letteratura scientifica sempre più ampia che evidenzia gli effetti potenzialmente nocivi dello svapo. Studi precedenti condotti dalle università del Minnesota, New York, Pennsylvania e Johns Hopkins hanno riscontrato nei vapori delle e-cig sostanze tossiche come formaldeide, acroleina e metilgliossale, oltre a infiammazioni respiratorie, danni vascolari e alterazioni polmonari, anche in assenza di nicotina.

Effetti dannosi sia immediati che transgenerazionali

Secondo la professoressa Erika von Mutius, una delle massime esperte mondiali di salute respiratoria e direttrice del Dipartimento di Salute Ambientale dell'Helmholtz Munich, le sigarette elettroniche non sono affatto innocue e possono avere effetti dannosi sia immediati che transgenerazionali. La ricercatrice, presentando i risultati di un grande progetto finanziato grazie al Premio Balzan 2019, ha spiegato che l'esposizione alla nicotina vaporizzata prima del concepimento - da parte della madre o del padre - può compromettere lo sviluppo delle vie respiratorie nei figli, provocando alterazioni strutturali e ridotta capacità di riparazione dei tessuti. Ciò significa che l'uso delle e-cig in età adolescenziale potrebbe avere ripercussioni sulla salute delle generazioni future, con conseguenze sanitarie e sociali di lunga durata.

In Italia, i dati dell'Istituto Superiore di Sanità mostrano un fenomeno preoccupante: uno studente su tre tra i 14 e i 17 anni svapa, e quasi l'87% utilizza liquidi contenenti nicotina. Oltre un terzo è consumatore abituale, mentre circa il 20% effettua più di 200 puff al giorno; la metà lamenta sintomi respiratori. Inoltre, più del 60% è un policonsumatore, alternando e-cig, sigarette tradizionali e tabacco riscaldato.

Studi su modelli animali hanno mostrato che l'inalazione di vapore con nicotina provoca infiammazione polmonare e danni strutturali ai polmoni, risultati confermati da ricerche sull'uomo che registrano tosse, respiro sibilante e difficoltà respiratorie più frequenti tra gli svapatori, anche quando si tiene conto del consumo di sigarette tradizionali.

Uso delle sigarette elettroniche tra gli adolescenti

In Italia l'uso delle sigarette elettroniche tra gli adolescenti ha raggiunto livelli allarmanti. I dati dell'Istituto Superiore di Sanità indicano che un ragazzo su tre tra i 14 e i 17 anni svapa regolarmente, e quasi l'87% utilizza liquidi contenenti nicotina, nonostante il divieto di vendita ai minorenni. Il fenomeno è tutt'altro che occasionale: oltre un terzo è consumatore abituale, mentre circa il 20% supera i 200 tiri al giorno e la metà manifesta sintomi respiratori come tosse e irritazioni.

A rendere la situazione più preoccupante è il diffuso policonsumo: più del 60% degli adolescenti combina e-cig, sigarette tradizionali o tabacco riscaldato, aumentando i rischi per la salute. Le ricerche più recenti hanno inoltre individuato danni al DNA e modifiche epigenetiche simili a quelle causate dal fumo convenzionale, capaci di favorire tumori e patologie cardiovascolari, con effetti potenzialmente trasmissibili alle generazioni future.

Secondo gli esperti, molti giovani ignorano i rischi reali dello svapo e non sono consapevoli delle restrizioni legali, alimentando una tendenza in forte crescita. Per contrastarla, è necessario investire in campagne di informazione, educazione e prevenzione, capaci di tutelare la salute dei ragazzi e ridurre i danni a lungo termine associati all'uso delle sigarette elettroniche.

Composizione dei liquidi e meccanismo di azione delle e-cig

Il liquido utilizzato nelle sigarette elettroniche è costituito principalmente da glicole propilenico, glicerina vegetale, acqua, aromi e nicotina in percentuali variabili (fino a 20 mg/ml in Italia). La combinazione di glicole e glicerina permette la formazione di aerosol; gli aromi offrono una grande varietà di gusti, tra cui frutta, dolci o mentolo. La nicotina, opzionale ma ampiamente presente, viene assorbita rapidamente dal tessuto polmonare, producendo effetti simili alle sigarette tradizionali:

  • Glicole propilenico e glicerina vegetale: determinano la densità e la quantità dell'aerosol.
  • Aromi: alcuni di origine naturale, altri sintetici, con sicurezza spesso non valutata per inalazione.
  • Nicotina: la principale sostanza psicoattiva, responsabile della dipendenza.
Durante il processo di riscaldamento, parti delle resistenze metalliche possono cedere metalli pesanti come cromo e nichel alle particelle inalate. Inoltre, la vaporizzazione può generare sostanze tossiche tra cui formaldeide, acetaldeide e particolato ultrafine, tutte associate a possibili effetti nocivi sul sistema respiratorio e cardiovascolare.

Gli effetti delle sigarette elettroniche sulla salute

Le recenti ricerche suggeriscono che le sigarette elettroniche non siano prive di rischi, con molte incertezze soprattutto sugli effetti a lungo termine. Dal punto di vista medico, le preoccupazioni principali riguardano le sostanze inalate, molte delle quali potenzialmente tossiche o cancerogene, in particolare nei giovani o nei soggetti con condizioni preesistenti:

  • Aumentano la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca.
  • Possono determinare danni alle vie respiratorie, con sintomi come tosse, irritazione e fiato corto.
  • L'inalazione di metalli pesanti e sostanze tossiche può contribuire a disturbi sistemici.
Nonostante la minore presenza di sostanze dannose rispetto alle sigarette tradizionali, il quadro tossicologico delle e-cig non è ancora completamente definito, in particolare per la grande eterogeneità degli aromi e additivi utilizzati nei liquidi.

Effetti a breve termine: danni a livello respiratorio e cardiovascolare

I principali effetti a breve termine sono legati a infiammazioni ed irritazioni delle vie respiratorie, che possono manifestarsi con tosse secca, mal di gola, respiro sibilante e difficoltà respiratorie. Gli studi evidenziano un aumento della frequenza cardiaca e della pressione, collegati all'azione della nicotina. L'uso di alcune sostanze aromatiche può causare irritazione orale e faringea, mentre i casi di EVALI (lesione polmonare associata a e-cig) hanno evidenziato rischi gravi, inclusi episodi di insufficienza respiratoria nei soggetti più giovani.

Effetti a lungo termine: cancro e altri rischi potenziali

L'accumularsi di dati epidemiologici indica che l'aerosol inalato può contenere composti cancerogeni, come formaldeide e acetaldeide, insieme a particelle metalliche. Studi recenti suggeriscono alterazioni epigenetiche simili a quelle osservate nei fumatori di sigarette tradizionali, con possibile incremento del rischio oncologico. La correlazione tra e-cig e cancro polmonare è oggetto di indagine, ma il periodo ancora relativamente breve dalla diffusione di questi dispositivi non consente analisi definitive.

  • Alterazioni delle cellule respiratorie e maggiore rischio di lesioni polmonari.
  • Possibili effetti sistemici sul sistema cardiovascolare e metabolico.
  • Implicazioni negative per la salute riproduttiva e lo sviluppo neurologico nei giovani.

Rischio combinato: il problema dei fumatori duali

L'uso congiunto di sigarette elettroniche e tradizionali - definito fumo duale - rappresenta una criticità crescente. In Italia, oltre l'85% degli utenti di e-cig non abbandona il consumo del tabacco combustibile, ma lo alterna con svapo. I dati degli studi odierni sottolineano come questa abitudine non sia associata a una reale riduzione del rischio: il fumatore duale sperimenta un incremento marcato delle possibilità di sviluppare patologie respiratorie e cardiovascolari, in particolare tumori polmonari (rischio moltiplicato fino a quattro volte rispetto a chi fuma solo tabacco secondo recenti ricerche pubblicate su riviste internazionali di oncologia):

Comportamento

Rischio relativo di cancro polmonare

Solo sigarette tradizionali

1

Fumo duale

4

Questa sinergia negativa tra prodotti elettronici e combustibili richiede un'attenzione particolare nelle strategie di salute pubblica e nelle campagne di prevenzione dedicate.