Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Sigarette elettroniche e sigari: nuovi aumenti da ottobre. Di quanto cresce prezzo e le marche interessate

di Marcello Tansini pubblicato il
Marche sigarette interessate aumenti

Il panorama delle sigarette elettroniche e dei sigari in Italia sta cambiando: nuovi aumenti dei prezzi, dettagli sulle marche coinvolte, motivazioni fiscali e impatto su consumatori e mercato.

Dal 9 ottobre molti consumatori hanno trovato listini aggiornati in tabaccheria, interessando numerose marche e varietà. Gli adeguamenti seguono richieste di revisione avanzate direttamente da operatori del settore e sono stati ufficializzati dalle autorità competenti.

Questo scenario riflette la continua evoluzione normativa e fiscale legata alla regolamentazione di prodotti che registrano una crescente diffusione tra adulti e giovani. La nuova fase di aumenti comporta implicazioni sia per il consumatore che per il comparto distributivo, richiedendo crescente attenzione verso le fonti ufficiali per valutare la portata delle variazioni economiche.

Quando e perché sono aumentati i prezzi: i provvedimenti dell'Agenzia delle Dogane e delle Monopoli

I recenti aumenti risultano da procedure definite dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Tra il 16 e il 30 settembre, produttori e importatori di tabacchi lavorati, sigari e sigarette elettroniche hanno presentato istanze di revisione dei listini, motivate principalmente da costi produttivi e variazioni fiscali. Dopo un'approfondita istruttoria, ADM ha autorizzato le modifiche, in vigore dal 9 ottobre. La revisione dei prezzi si inserisce in un quadro di attenzione fiscale, con interventi finalizzati ad armonizzare gli introiti erariali e a rispondere alle evoluzioni del mercato. L'ente preposto aggiorna regolarmente le tabelle di riferimento consultabili attraverso il proprio sito ufficiale.

Il monitoraggio costante permette così ai consumatori e agli attori della filiera di operare scelte informate. Inoltre, il Ministero dell'Economia e delle Finanze segue da vicino l'andamento delle accise e valuta l'impatto delle strategie adottate, sottolineando l'importanza di incrementi graduali e sostenibili per garantire equilibrio tra esigenze di bilancio e sostenibilità del settore.

Le marche e i prodotti interessati: sigarette elettroniche, sigari e tabacchi lavorati

I rincari hanno interessato 68 differenti marche del comparto tabacchi lavorati. Le variazioni coinvolgono sia prodotti tradizionali sia formati innovativi come dispositivi a inalazione senza combustione. Tra i marchi più conosciuti rientrano:

  • Marlboro
  • Philip Morris
  • Chesterfield
  • Diana
  • Merit
Le modifiche di prezzo non riguardano solo le sigarette, ma anche sigari di pregio e tabacchi trinciati, destinati sia al consumo diretto che all'auto-preparazione. Particolare attenzione va ai nuovi device di aerosolizzazione e alle ricariche, sempre più diffusi e soggetti a tassazione specifica. Secondo quanto pubblicato sulle tabelle ADM, ogni prodotto - compresi i dispositivi elettronici e liquidi da inalazione - dispone di una scheda aggiornata in funzione delle richieste di variazione presentate dai produttori.

Il settore assiste a una diversificazione dell'offerta. Le aziende, di fronte alle evoluzioni dei costi di produzione e distribuzione, tendono ad allineare periodicamente i listini sia a livello nazionale sia in relazione alla domanda internazionale. Le recenti variazioni dimostrano la dinamicità di un mercato sempre più strutturato e regolamentato, dove l'aggiornamento dei listini rappresenta una componente strategica per tutte le parti coinvolte.

Di quanto aumentano i prezzi: effetti sui consumatori e dettagli sugli incrementi

L'impatto degli aumenti è diverso a seconda del prodotto. Sulle sigarette tradizionali, si registrano incrementi medi di circa 20 centesimi a pacchetto, mentre i sigari e i tabacchi trinciati vedono variazioni tra pochi e 30 centesimi a confezione, secondo la tipologia. Nel caso dei prodotti elettronici, i rincari sono contenuti e limitati a pochi centesimi per dispositivo o ricarica, ma possono variare tra le diverse referenze.

La seguente tabella sintetizza gli incrementi più diffusi:

Categoria

Incremento medio

Sigarette tradizionali (20 pezzi)

+0,20 €

Sigari

+0,10/0,30 €

Tabacco trinciato

+0,10/0,30 €

Liquidi sigarette elettroniche

+0,05/0,10 €

Le modifiche di prezzo, benché apparentemente marginali, incidono significativamente sulla spesa mensile dei consumatori abituali. I rincari periodici, secondo le previsioni legate ai provvedimenti di legge, potrebbero proseguire nel prossimo triennio. L'obiettivo del legislatore resta quello di uniformare la tassazione alle direttive europee e garantire entrate fiscali adeguate.

L'impatto delle nuove accise: la strategia fiscale del Governo e la Legge di Bilancio

Le revisioni dei prezzi sono connesse agli interventi previsti dalla Legge di Bilancio, che orienta la fiscalità del comparto tabacchi sia sotto il profilo delle accise che della regolamentazione. Il legislatore ha programmato un incremento graduale delle aliquote, con una strategia che mira ad allineare il prelievo fiscale agli standard richiesti dall'Unione Europea.

L'attuazione del piano pluriennale consente al Governo di assicurare un gettito stabile destinato sia alla copertura della spesa pubblica sia alle politiche di tutela della salute. Nel dettaglio:

  • Accise su 1.000 sigarette passano da 90 a 215 euro entro il 2028
  • Per il 2025, incremento di 29,50 euro ogni 1.000 sigarette
  • Lieve variazione su prodotti senza combustione e dispositivi elettronici
I dati ufficiali evidenziano un gettito fiscale annuo di circa 15 miliardi di euro assicurato dal comparto. La gradualità degli aumenti vuole evitare impatti eccessivi sulle abitudini dei consumatori, mantenendo il settore competitivo ma controllato. Per dettagli normativi è possibile consultare il testo della Legge di Bilancio e i successivi aggiornamenti pubblicati sui siti istituzionali.