La nuova normativa punta a rendere più difficile nascondere gli incassi e a promuovere un sistema fiscale più equo e trasparente.
La nuova legge che entrerà in vigore nel 2025 renderà obbligatorio il collegamento tra i terminali POS e i registratori di cassa per tutte le attività commerciali in Italia. Questa misura consente la tracciabilità immediata e precisa di tutte le transazioni effettuate tramite pagamento elettronico.
Oggi esiste la possibilità per gli esercenti di utilizzare terminali POS scollegati dai registratori di cassa, permettendo di non registrare alcune transazioni e di conseguenza nascondere parte degli incassi al fisco. La nuova normativa mira a chiudere questo gap, imponendo un sistema integrato e trasparente. Vediamo meglio:
L’obbligo di collegamento riguarda tutte le attività commerciali che gestiscono vendite al dettaglio o prestano servizi al pubblico. Si tratta di negozi, bar, ristoranti, alberghi, professionisti con attività a contatto con il pubblico, e qualsiasi altro tipo di esercizio commerciale che accetta pagamenti elettronici. Inoltre, anche le grandi catene di distribuzione e i franchising dovranno adeguarsi alla normativa, uniformando i propri sistemi di cassa e pagamento.
Uno degli obiettivi della normativa è limitare le possibilità di occultare ricavi, un fenomeno diffuso soprattutto nelle piccole attività commerciali. Con il collegamento diretto tra POS e registratore di cassa, ogni transazione sarà tracciata e inviata all'Agenzia delle entrate. La misura migliora la capacità delle autorità fiscali di monitorare le entrate, consentendo controlli più efficienti e puntuali.
L'obbligo di collegare i sistemi POS ai registratori di cassa è anche un incentivo indiretto all'utilizzo dei pagamenti elettronici, aumentando la fiducia dei consumatori nella tracciabilità delle loro spese.
Con la riduzione delle pratiche di evasione, il mercato diventerà più competitivo ed equo, poiché tutte le imprese dovranno seguire le stesse regole senza possibilità di eludere le imposte
Per adeguarsi a questa nuova normativa, le aziende sono chiamate ad aggiornare i propri sistemi di pagamento e i registratori di cassa. Per facilitare questa transizione, il governo ha previsto una serie di incentivi fiscali, tra cui il credito d’imposta per l’acquisto o l’aggiornamento dei registratori di cassa e dei terminali POS, con un massimo di 160 euro di rimborso per ogni dispositivo acquistato.
La legge entrerà in vigore nel 2025, dando così alle imprese il tempo di adeguarsi. Già dal 2024, verranno implementati controlli preventivi e verifiche sui sistemi di pagamento elettronico delle aziende, per facilitare la transizione e garantire che le imprese siano preparate per l’introduzione delle nuove norme. L'Agenzia delle entrate sarà incaricata di verificare la corretta applicazione della normativa e avrà accesso ai dati in tempo reale delle transazioni per identificare eventuali irregolarità.
Varieranno in base alla gravità della violazione, ma potrebbero includere multe che partono da 500 euro per ogni violazione riscontrata, fino a 2.000 euro in caso di recidiva o mancata implementazione del sistema. Le autorità fiscali avranno la facoltà di applicare controlli più frequenti alle aziende che risultano non conformi, oltre a verifiche supplementari per coloro che cercano di eludere il sistema.