Cosa sono i contratti blindati sul superbonus 110%, quando possono sussistere e cosa possono fare i condomini: i chiarimenti
I contratti per il superbonus 110% nei condomini sono davvero blindati? Dopo aver subito già modifiche lo scorso anno, cambia ancora quest’anno 2024 il superbonus 110% la cui percentuale si riduce di nuovo passando dal 90% al 70%.
L’ulteriore riduzione interessa solo i condomini mentre le case singole e le villette non possono più usufruire del superbonus 110% neppure al 70%.
Ma proprio sul superbonus per i condomini si stanno verificando non pochi problemi e discussioni, soprattutto relativamente ai ritardi nella consegna dei lavori o ai diversi danni subiti e che continuano a subire i condomini durante l’esecuzione dei lavori e possibili richieste di pagamenti ai condomini.
Ad oggi, sono diversi i condomini per cui vale ancora la percentuale del 110%, ma in tanti lamentano lunghi ritardi nella consegna dei lavori e problemi causati dai lavori che durano da troppo tempo, dai ponteggi che non rendono sicuri gli appartamenti dei condomini, alla polvere e alla sporcizia causate dai lavori, e temono possa essere richiesto loro di pagare le spese per i lavori in ritardo.
E molte lamentele vengono rivolte agli amministratori di condominio.
Ci sono contratti che sono stati firmati con le ditte per lo svolgimento dei lavori ma, come precisato da esperti del settore, non esistono i contratti cosiddetti blindati, cioè che riportano determinate clausole dinanzi alle quali i condomini non possono far nulla.
I contratti possono essere più o meno convenienti e possono certamente riportare delle clausole ma non sono opponibili, anche perchè alcune possono essere considerate illegittime e anche nulle.
Non ha senso definire un contratto blindato, perché deve sempre essere conforme al modello legale e non può mai prevedere vessazioni. Le clausole vessatorie risultano, infatti, nulle.
Ciò significa che se si verifica un forte ritardo rispetto alla data stabilita di consegna dei lavori con il superbonus 110%, l’impresa risulta sempre inadempiente nei confronti dei condomini e deve essere calcolata una penale.
L’unico caso in cui questo può non accadere è se ci sono state modifiche concordate tra committente e appaltatore, ma comunque in tal caso deve sempre esserci approvazione da parte dell’assemblea.
La cosa più ovvia che si può fare per evitare di pagare nel caso di ritardi o di problemi con i lavori del superbonus in condominio, per cui ci si vorrebbe rifare sui condomini, è leggere tutto il contenuto del contratto stipulato con l’impresa e capire, tramite un legale di fiducia, se si tratta di un contratto lecito e non vessatorio, anche se non conveniente per il condominio.
Una volta appurato che il contratto, come sottoscritto, è legittimo, bisogna accertare che l'amministratore abbia chiaramente esposto ai condòmini le particolarità e gli eventuali rischi in esso contenuti.
Dopodicchè, nei casi di ritardi non giustificati, ed eventuali, problemi, non solo le relative spese non devono ricadere sui condomini ma questi ultimi possono anche avere diritto ad ottenere risarcimenti.