Chi ha la legge 104 deve pagare la tassa di soggiorno in hotel nel 2025? Cosa prevede la normativa per le vacanze e le possibili esenzioni
Tra le agevolazioni fiscali per i disabili è previsto l'esonero dal pagamento della tassa di soggiorno, beneficio che si estende anche all'accompagnatore. Questa importante facilitazione rappresenta un diritto concreto per le persone con disabilità certificate e per chi le assiste durante i soggiorni fuori dal comune di residenza. Da un lato abbiamo il quadro normativo della legge 104, che garantisce tutele specifiche alle persone con disabilità, dall'altro l'imposta di soggiorno, tributo locale a carico di chi pernotta in strutture ricettive al di fuori del proprio comune di residenza.
L'interazione tra questi due ambiti normativi stabilisce che sia il disabile sia l'accompagnatore sono esenti dal versamento della tassa di soggiorno. Vediamo nel dettaglio quali documenti presentare, dove si applica questa imposta, dove invece non è prevista e quali sono le regole aggiornate per il 2025.
La tassa di soggiorno è un'imposta locale che varia generalmente da 1 a 5 euro al giorno, applicata dalla maggioranza dei comuni italiani. Sono le strutture ricettive – hotel, residence, bed&breakfast, campeggi e agriturismi – a riscuoterla direttamente dai clienti. L'importo viene calcolato come supplemento giornaliero e dipende dalla durata effettiva del soggiorno.
In genere, le località a maggiore vocazione turistica come Roma, Venezia, Firenze o Milano applicano tariffe più elevate. Tuttavia, la normativa prevede specifiche categorie di ospiti esenti dal pagamento di questo tributo locale. Tra questi rientrano le persone con disabilità certificate dalla legge 104 e i loro accompagnatori.
L'esenzione si applica anche ai malati e a coloro che assistono un invalido o disabile. In questi casi, è necessario autocertificare che il pernottamento è collegato alla necessità di cura del degente o all'assistenza fornita dall'accompagnatore.
Oltre alle persone con disabilità e ai loro accompagnatori, esistono altre categorie che non sono tenute a versare la tassa di soggiorno. È importante sottolineare che le specifiche esenzioni possono variare da comune a comune, pertanto è sempre consigliabile verificare il regolamento della località in cui si intende soggiornare. In linea generale, nel 2025 sono esenti dal pagamento:
Per ottenere l'esenzione dalla tassa di soggiorno in virtù della legge 104, è fondamentale presentare alla struttura ricettiva la documentazione appropriata. I documenti indispensabili sono:
La tassa di soggiorno presenta differenze significative da un comune all'altro, sia in termini di importo che di modalità applicative. Alcune città turistiche hanno implementato sistemi progressivi, dove l'importo dell'imposta aumenta in base alla categoria della struttura ricettiva (numero di stelle per gli hotel).
Nel 2025, diverse località hanno aggiornato i propri regolamenti relativi alla tassa di soggiorno. Alcune hanno introdotto nuove esenzioni, altre hanno modificato gli importi o le modalità di riscossione. Per questo motivo, è sempre opportuno informarsi presso la struttura ricettiva o consultare il sito ufficiale del comune di destinazione prima di programmare un soggiorno.
Per beneficiare dell'esenzione dalla tassa di soggiorno, è necessario seguire alcuni passaggi:
Una situazione specifica riguarda i soggiorni legati a cure mediche o terapie. In questi casi, l'esenzione dalla tassa di soggiorno può estendersi non solo alla persona con disabilità e al suo accompagnatore diretto, ma talvolta anche ad altri familiari che forniscono assistenza.
Per beneficiare di questa estensione dell'esenzione, potrebbe essere necessario presentare ulteriore documentazione, come: