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Top CEO italiani per reputazione web, Pier Silvio Berlusconi domina il ranking

di Marcello Tansini pubblicato il
Reputazione online CEO Italia

La classifica Top CEO italiani per reputazione web analizza leadership, fattori di successo e trend del 2025. Pier Silvio Berlusconi conquista il vertice, seguito da nomi di spicco

La reputazione digitale è uno degli asset più rilevanti per i dirigenti d’impresa. L’Osservatorio Top Manager Reputation monitora costantemente la percezione pubblica delle figure apicali delle principali aziende italiane, analizzando l’impatto delle loro azioni e comunicazioni online. Il web è ormai il principale campo di confronto e valutazione per i CEO, influenzando direttamente la fiducia di stakeholder, investitori e collaboratori.

La transizione digitale ha trasformato i parametri con cui viene misurata l’efficacia manageriale: non conta più soltanto la gestione economico-finanziaria, ma anche la capacità di comunicare in modo efficace, prevenire crisi reputazionali e costruire una presenza autorevole nelle diverse piattaforme digitali.
Da oltre dieci anni, la classifica Top Manager Reputation fornisce un quadro dettagliato della leadership manageriale, misurando parametri complessi: visibilità, engagement, impatto sul dibattito economico e presenza su media digitali. In questa cornice, la reputazione online rappresenta sia una cartina di tornasole per la credibilità personale sia un indicatore della salute complessiva di un’azienda.

Pier Silvio Berlusconi: ascesa di un leader dei media al vertice della reputazione digitale italiana

Il settore dei media conquista, nel 2025, una posizione di assoluto rilievo nella classifica dei CEO italiani, grazie alla straordinaria ascesa di Pier Silvio Berlusconi. Per la prima volta in oltre cinque anni, un dirigente legato al comparto televisivo supera storicamente i settori bancario, energetico e della moda.
Sotto la guida di Berlusconi, il gruppo Mediaset ha intrapreso un percorso di consolidamento e crescita, che si riflette in un punteggio online di 85.92. Elementi chiave di tale risultato sono da ricercarsi nel rinnovamento dei palinsesti, nelle strategie di comunicazione vincenti e nelle performance di ascolto di Canale 5. Non va trascurata la proiezione europea della holding MFE-MediaForEurope, che ha rafforzato la sua presenza internazionale mantenendo un’anima fortemente italiana. La capacità di innovazione e l’attenzione alle dinamiche politico-economiche hanno favorito l’escalation reputazionale di Berlusconi nella percezione pubblica e nei risultati di ranking.

Oltre agli indicatori oggettivi, la sua gestione ha ricevuto risalto mediale per l’ipotesi, mai confermata ma spesso ventilata, di un eventuale impegno politico diretto. La solidità della posizione in classifica arriva dopo 23 mesi di primato nel settore media e oltre un anno stabilmente tra i primi dieci CEO italiani, segno di una leadership consolidata e riconosciuta dal mercato, dai media e dal pubblico.

Il podio del ranking: Descalzi (Eni) e Messina (Intesa Sanpaolo)

Completano il podio della classifica dei migliori CEO italiani 2025 Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, e Carlo Messina di Intesa Sanpaolo. Descalzi, con un punteggio di 84.40, registra la crescita più significativa tra i manager energetici, grazie alla firma di un accordo strategico con BMW e al maxi-contratto da 1,5 miliardi per un giacimento in Algeria. Il suo percorso personale e la capacità di muoversi tra diplomazia e business rafforzano la centralità di Eni nel sistema energetico internazionale.

Messina, che totalizza 84.32 punti, riconferma invece il peso delle politiche di responsabilità sociale nel settore bancario. L’annuncio di investimenti per 10 miliardi destinati all’occupazione ha avuto un’eco rilevante sui media nazionali ed europei, consolidando la sua immagine di leader impegnato nel sostenere l’economia reale. Entrambi rappresentano figure autorevoli, che alimentano la diversificazione settoriale e rafforzano il legame tra performance aziendale e impegno sociale nella classifica aggiornata.

Posizione Manager Azienda Punteggio
1 Pier Silvio Berlusconi Mediaset/MFE 85,92
2 Claudio Descalzi Eni 84,40
3 Carlo Messina Intesa Sanpaolo 84,32

Dal quarto al decimo posto, profili e motivazioni dei manager più reputati

Come evidenziato dalla classifica CEO italiani 2025, la competizione tra le prime dieci posizioni si gioca su parametri diversificati. Renato Mazzoncini di A2A sale al quarto posto grazie agli investimenti in welfare e all’inaugurazione del primo datacenter italiano a raffreddamento liquido, segnando un forte orientamento verso la sostenibilità e innovazione. Andrea Orcel di UniCredit occupa il quinto posto, con la strategia di ritiro dell’offerta su BPM in seguito alle dinamiche della regolamentazione istituzionale, che sottolinea la complessità del settore bancario.

Seguono Luca de Meo, inserito nelle fila di Kering dopo il successo alla guida di Renault, e Alessandro Benetton, confermato presidente di Edizione. Urbano Cairo guadagna posizioni grazie alla crescita di La7. Giorgio Armani si mantiene stabile tra i primi dieci, nonostante la sanzione Antitrust abbia avuto scarso impatto sulla sua reputazione digitale. Infine, Matteo Del Fante di Poste Italiane chiude la top ten, dopo aver condotto il gruppo a ricavi record.

  • 4° Renato Mazzoncini (A2A)
  • 5° Andrea Orcel (UniCredit)
  • 6° Luca de Meo (Kering)
  • 7° Alessandro Benetton (Edizione)
  • 8° Urbano Cairo (Cairo Communication)
  • 9° Giorgio Armani (Giorgio Armani Spa)
  • 10° Matteo Del Fante (Poste Italiane)

L’evoluzione della classifica: nuove entrate, trend settoriali e diversità

Durante l’anno, la dinamica delle posizioni in classifica ha registrato movimenti notevoli. Oltre all’ascesa dei manager dei media, si è verificata una crescente valorizzazione dei settori energia, infrastrutture e moda. Tra le evoluzioni più rilevanti, si evidenziano le scalate di manager come Fabrizio Palermo, Giovanni Ferrero e Luigi Lovaglio, che hanno portato visibilità rispettivamente nei comparti bancario e agroalimentare.

Da rilevare la maggiore presenza di donne nella top 20, sebbene il peso delle figure femminili rimanga ancora limitato rispetto alla componente maschile. Nell’elenco figurano: Giuseppina Di Foggia (Terna), Cristina Scocchia (Illycaffè) e Marina Berlusconi (Fininvest), a testimonianza di una ricerca di equilibrio di genere e valorizzazione delle competenze trasversali. Tra le new entry di rilievo si segnalano Massimiliano Di Silvestre (BMW Italia) e Gianni Franco Papa (Bper Banca), con impatti positivi in termini di innovazione e ricambio generazionale.