La ZES Unica per il Mezzogiorno offre nuove opportunitŕ: credito d'imposta per investimenti, agevolazioni per il 2025 ed esoneri contributivi per le assunzioni giovanili, con focus su semplificazione delle procedure e innovazione.
Il credito d'imposta per investimenti effettuati nella ZES Unica Mezzogiorno rappresenta una delle più rilevanti misure agevolative a sostegno delle imprese operative nelle regioni meridionali e, dal 2025, anche in Umbria e Marche. Tale agevolazione è stata formalizzata con l'articolo 1, commi 485-491, della legge 30 dicembre 2024, n. 207, estendendo i benefici già previsti dall'art. 16 del decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124. Il credito è riservato alle imprese che, dal 1° gennaio al 15 novembre 2025, realizzano investimenti in beni strumentali, sia per imprese già esistenti sia per attività produttive di nuova realizzazione nelle aree ZES.
L'agevolazione è fruibile esclusivamente in compensazione tramite modello F24 e si applica a progetti d'investimento di almeno 200.000 euro, fino a un massimo di 100 milioni per intervento. Il riconoscimento dell'incentivo è vincolato alla certificazione delle spese da parte di un revisore legale. La cumulabilità con altri aiuti di Stato e de minimis è consentita, nel rispetto dei limiti massimi fissati dalla normativa europea.
La costituzione della Zona Economica Speciale unica è il risultato di un percorso normativo finalizzato a riunificare le precedenti otto ZES regionali in un ambito sovraregionale più esteso, con l'obiettivo di aumentare l'attrattività territoriale e coordinare le strategie di sviluppo. Si tratta di un'area geografica delimitata, comprendente regioni come Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Abruzzo, Marche e Umbria, dove le imprese possono beneficiare di incentivi, sgravi fiscali e procedure amministrative semplificate.
La governance centrale della ZES Unica è stata affidata a una specifica Struttura di missione istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che si occupa degli iter autorizzativi e dell'attuazione delle misure agevolative, favorendo l'omogeneità e l'efficacia degli interventi. Questo modello organizza le procedure in modo più trasparente, eliminando la frammentazione che caratterizzava le precedenti ZES e garantendo maggiore attrattività per nuovi investimenti produttivi.
L'istituzione della ZES Unica costituisce una svolta nel percorso di sviluppo del Sud Italia: grazie alla centralizzazione e digitalizzazione delle procedure, l'iniziativa mira a ridurre i tempi di valutazione e di autorizzazione dei progetti di investimento. Il nuovo Sportello Unico Digitale ZES consente alle imprese di presentare e monitorare le proprie pratiche in modo rapido ed efficiente. Gli aspetti fondanti sono:
L'ampliamento della ZES Unica alle regioni Marche e Umbria e il rifinanziamento delle misure di sostegno costituiscono due importanti scelte strategiche per rafforzare la competitività del tessuto imprenditoriale del Sud. Le risorse stanziate dalla legge di bilancio 2025 – che prevede ulteriori 1,6 miliardi di euro rispetto ai fondi già assegnati – garantiscono la continuità dell'incentivo e l'allineamento agli obiettivi di sostegno delle aree più svantaggiate, come previsto dai programmi europei di coesione 2021-2027.
Le principali innovazioni normative introdotte includono:
Le agevolazioni 2025 per la ZES Unica si articolano principalmente in un credito di imposta parametrato all'ammontare degli investimenti in beni strumentali nuovi o nella realizzazione di immobili destinati alla produzione. La misura, disciplinata dalla legge 207/2024 e dal relativo decreto attuativo, prevede:
Accanto agli incentivi per gli investimenti produttivi, la ZES Unica introduce anche specifici strumenti per la promozione dell'occupazione giovanile. Il “Bonus ZES Unica” si rivolge alle piccole imprese fino a 10 dipendenti che, tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025, assumano a tempo indeterminato persone con meno di 36 anni e disoccupate da almeno 24 mesi nelle regioni ammesse alla ZES.
L'agevolazione consiste in un'esenzione totale dai contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, fino a 650 euro mensili, esclusi i premi INAIL. La presentazione delle domande all'INPS avviene secondo le procedure definite dal decreto attuativo (art. 24, d.l. n. 60/2024), mentre la verifica dei requisiti e il monitoraggio dell'andamento delle assunzioni sono demandati all'Ente stesso.
La combinazione di agevolazioni fiscali, incentivi all'assunzione e semplificazioni procedurali rappresenta un avanzamento significativo nelle politiche di crescita e coesione delle regioni del Sud, consolidando la ZES Unica come strumento chiave per la trasformazione produttiva e sociale del Mezzogiorno.