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Treni ad alta velocità in Europa: le nuove tratte e collegamenti previsti da Piano Ue

di Marianna Quatraro pubblicato il
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L'Ue ha adottato il nuovo piano d'azione per l'alta velocità ferroviaria, per creare entro il 2040 una rete europea più veloce, più interoperabile e meglio collegata. Ecco cosa prevede

L’estensione delle linee per treni ad alta velocità rappresenta una delle priorità dei programmi di mobilità in Europa, come evidenziato dall’ultimo piano avanzato dalla Commissione europea. Attualmente, la rete ferroviaria veloce si sviluppa su oltre 15.000 chilometri, con piani di crescita ambiziosi che mirano a collegare efficacemente i principali poli del continente. Questo progetto risponde alle esigenze rilevate da numerosi sondaggi sul gradimento dei cittadini europei: una larga maggioranza riconosce, infatti, la necessità di migliorare le connessioni ferroviarie, considerando i treni rapidi alternativi sempre più competitivi rispetto al traffico aereo sulle distanze brevi e medie. 

La crescita della domanda di trasporti sostenibili, unita alle esigenze di coesione tra Stati membri, guida l’impegno delle istituzioni comunitarie e delle principali aziende del settore. Esempi di collegamenti già attivi, come la connessione Parigi-Bruxelles-Amsterdam-Londra o quella tra Copenaghen e Malmö, dimostrano quanto un’infrastruttura moderna possa favorire sia la mobilità transfrontaliera sia le opportunità economiche per cittadini e imprese. 

Gli obiettivi strategici del nuovo piano europeo: collegare capitali e grandi città

Alla base della strategia continentale si trova l’obiettivo di assicurare collegamenti tra tutte le capitali e le maggiori aree urbane del Vecchio Continente, arrivando a una copertura di oltre 49.000 chilometri di linee. Il nuovo Piano mira inoltre a ridurre i tempi di percorrenza su molte rotte chiave, favorendo spostamenti più rapidi in linea con i criteri del Green Deal europeo.

Le previste tratte ad alta velocità collegheranno città di non meno di 250.000 abitanti e coinvolgeranno agglomerati urbani intermedi, in modo tale da favorire sia le direttrici principali che le regioni finora meno servite.

La trasformazione implica un vero cambio culturale: sempre più cittadini ritengono la ferrovia una soluzione razionale e sostenibile, mentre l’integrazione dei nodi ferroviari nella Rete Transeuropea dei Trasporti (TEN-T) permetterà di rilanciare il mercato unico europeo.

La diminuzione dei tempi di percorrenza e l’aumento della frequenza delle corse consentiranno per esempio di collegare Roma e Monaco in sei ore o Parigi e Berlino in otto ore, valorizzando sia la qualità della vita che la competitività economica. Il raggiungimento degli obiettivi passa anche dall'adozione di strategie finanziarie multilivello, con il coinvolgimento di investimenti privati oltre a quelli istituzionali.

Le nuove tratte e i collegamenti previsti dal piano: focus sui progetti chiave

I progetti individuati dalla Commissione europea si articolano su una serie di tratte chiave. Tra le più innovative spiccano la nuova linea Parigi-Berlino, che consente spostamenti diretti tra le due capitali in circa otto ore, e i servizi Frecciarossa 1000 da Milano o Roma a Monaco di Baviera, passando per l’Austria grazie alla collaborazione fra Trenitalia, Deutsche Bahn e ÖBB.

Il potenziamento della galleria di base del Brennero, destinata a essere il tunnel ferroviario sotterraneo più lungo del mondo, condurrà a una maggior integrazione tra Italia e Austria.
Ulteriori progetti interessano la Spagna, dove la cosiddetta “Y basca” collegherà Bilbao, Vitoria-Gasteiz e San Sebastián, e la Francia, impegnata sull’estensione Bordeaux-Tolosa.

In Italia, sono in fase di avanzamento tratte come Verona-Padova, Milano-Genova e Napoli-Bari, quest’ultima capace di dimezzare i tempi di viaggio tra le due città. 

Le nuove tratte pianificate potrebbero coprire anche altre destinazioni critiche come Francoforte, Cracovia e città dell’Europa orientale storicamente meno integrate nella rete veloce. 

Quattro pilastri del piano UE per una rete ferroviaria integrata e competitiva

L’architettura della nuova strategia comunitaria poggia su quattro pilastri ritenuti indispensabili per assicurare un sistema realmente integrato:

  • rimozione delle barriere transfrontaliere
  • adozione di velocità elevate
  • sostegno agli investimenti e all’innovazione
  • rafforzamento della governance e del coordinamento tra Stati membri.
Questi assi rappresentano un approccio sistemico alle sfide attuali, puntando su interoperabilità, efficienza, sostenibilità e collaborazione tra operatori pubblici e privati. L’obiettivo condiviso consiste nel garantire standard elevati di servizio, competitività rispetto alle altre modalità di trasporto e maggiore attrattività anche per il trasporto merci, sfruttando tecnologie di ultima generazione e digitalizzazione delle procedure gestionali.

Eliminazione delle strozzature transfrontaliere e scadenze vincolanti

La presenza di barriere fisiche e normative tra i diversi segmenti della rete ferroviaria rappresenta uno degli ostacoli principali alla piena realizzazione di una dorsale europea veloce e continua. Per questo motivo, il nuovo piano mira all’eliminazione delle principali strozzature nelle tratte di confine entro il 2027, anche attraverso l’introduzione di scadenze vincolanti e piani di armonizzazione.

La progressiva integrazione dei sistemi di biglietteria, la gestione digitale e la standardizzazione delle infrastrutture tecniche consentiranno di superare i gap esistenti tra i Paesi e favorire un servizio senza interruzioni, sicuro e affidabile. Questo processo si accompagna all’impegno per un quadro normativo più omogeneo, anche nella tutela dei diritti dei passeggeri su tutte le linee che attraversano Stati differenti. L’obiettivo è permettere spostamenti fluidi e rapidi, riducendo al minimo il bisogno di cambi di treno o attese prolungate alle frontiere ferroviarie.

Verso velocità più elevate e potenziamento della rete

Nella progettazione della nuova rete, si punta molto sulla crescita delle velocità commerciali, con l’intento di assicurare ovunque spostamenti superiori a 200 km/h, arrivando in numerosi tratti a toccare quota 350 km/h. Questo salto qualitativo, già realtà in molte arterie della Spagna e della Francia, sarà esteso gradualmente anche alle aree meno raggiunte dalla tecnologia AV.

Il potenziamento della rete si sostanzia inoltre in interventi strutturali sull’infrastruttura: gallerie di base transfrontaliere, ponti come l’Øresund tra Danimarca e Svezia e la modernizzazione di tratti esistenti, soprattutto nell’Europa centrale e orientale. L’aumento delle frequenze e la riduzione degli intervalli tra un treno e l’altro renderanno la ferrovia ancora più attrattiva.

Investimenti, innovazione e competitività nel settore ferroviario europeo

Lo sviluppo della nuova rete europea ad alta velocità dipende in modo significativo dalla capacità di attrarre e coordinare investimenti di natura pubblica e privata. Secondo le ultime stime, la sola realizzazione della rete TEN-T richiederà oltre 340 miliardi di euro entro il 2040, fino a superare i 500 miliardi nella visione più avanzata oltre il 2050. La Commissione europea promuove inoltre strategie per favorire il mercato dell’usato del materiale rotabile, la digitalizzazione delle biglietterie e l’implementazione di sistemi interoperabili tra operatori.

  • la Banca europea per gli investimenti (BEI)
  • istituti finanziari nazionali
  • nuovi strumenti a garanzia degli investitori privati.

Governance UE rafforzata e coordinamento con gli Stati membri

L’efficacia della strategia elaborata dalla Commissione si basa su una governance rafforzata in grado di assicurare il coordinamento fra tutti gli attori in campo. Il dialogo continuativo tra istituzioni dell’Unione europea, Stati membri e operatori del settore rappresenta una garanzia per il rispetto delle scadenze concordate e per la gestione delle risorse in modo trasparente e condiviso.


Nella visione comunitaria si punta a una ripartizione chiara delle responsabilità, integrando anche i soggetti economici coinvolti nella gestione delle infrastrutture. Il monitoraggio periodico e l’aggiornamento delle linee guida permetteranno di intervenire tempestivamente in ogni fase del progetto, riducendo i rischi di ritardi, sprechi e inefficienze. 

Tempi, costi e finanziamenti per la realizzazione della nuova rete ad alta velocità

Secondo le proiezioni attuali, il completamento della nuova rete ferroviaria ad alta velocità europea è pianificato entro il 2040, con una possibile espansione ulteriore al 2050 per la versione più ambiziosa delle infrastrutture e delle tratte. La realizzazione di questa infrastruttura sarà soggetta a una programmazione finanziaria pluriennale.

Secondo dati ufficiali della Commissione europea e del CER, il costo per la realizzazione della rete TEN-T è stimato in circa 345 miliardi di euro, mentre lo scenario più completo e tecnologicamente avanzato potrebbe richiedere fino a 546 miliardi.
Per garantire la sostenibilità economica, è previsto il ricorso a un mix di fonti di finanziamento:

  • fondi europei diretti
  • cofinanziamenti nazionali
  • coinvolgimento della BEI e di altri enti finanziari
  • partecipazione crescente del capitale privato attraverso appositi strumenti.