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Treni, prezzi più bassi e nuove tratte con Arenaways e Sncf i 2 gruppi pronti a far concorrenza a Trenitalia, Frecciarossa e Italo

di Marcello Tansini pubblicato il
treni, nuovi operatori e tratte coperte

Il panorama ferroviario italiano sta iniziando a cambiare e ancora di più si modificherà tra il 2026-2030: nuovi operatori come SNCF e Arenaways sfidano i protagonisti storici Italo e Frecciarossa, portando innovazione, nuove tratte e possibili evoluzioni per passeggeri, servizi e tariffe.

Il panorama dell’alta velocità italiana si sta preparando ad accogliere una nuova generazione di operatori. Dopo anni di egemonia condivisa tra due grandi realtà, il settore vede all’orizzonte l’arrivo di competitor agguerriti come il gruppo francese SNCF e il rivitalizzato marchio Arenaways.La prospettiva di una concorrenza rafforzata promette innovazione, servizi e prezzi più accessibili e soluzioni tecnologiche inedite che potrebbero ridefinire il modo di intendere il viaggio ad alta velocità.

Il mercato dell’alta velocità in Italia: scenario attuale e prospettive future

In Italia, il traffico ferroviario su linee ad alta velocità rappresenta uno degli asset principali della mobilità nazionale e transnazionale. Nel periodo tra ottobre e dicembre 2024, oltre il 70% dei convogli monitorati ha accumulato ritardi, segno di un sistema sotto pressione. Le cause, riconducibili a un’infrastruttura sovraccarica e alla vetustà di alcune tratte, hanno spinto istituzioni e operatori a pianificare importanti investimenti strutturali. Attualmente, la rete AV italiana si estende per 1.097 chilometri; ma entro il 2030 il completamento di circa 400 chilometri di nuove linee aumenterà l’estensione totale a circa 1.500 chilometri, con molte aree prima escluse che saranno finalmente collegate.

Il comparto si distingue all’interno dell’Unione Europea per capacità e qualità, ma anche per eterogeneità delle soluzioni tecnologiche adottate. Gli investimenti programmati dal gruppo FS – 60 miliardi di euro dal 2025 al 2029, sostenuti anche dalle risorse del PNRR, mirano ad aumentare la capillarità e la resilienza della rete.

L’installazione del sistema ERTMS, la realizzazione di nodi urbani innovativi e la digitalizzazione delle infrastrutture puntano a trasformare il trasporto ad alta velocità in una vera "metropolitana a cielo aperto". La puntualità e la qualità del servizio saranno favorite dall’aumento della capacità di rete: per esempio, il Passante AV di Firenze e altre opere chiave come la Napoli-Bari e il Terzo Valico consentiranno una riduzione dei tempi di percorrenza e un incremento di passeggeri raggiunti. Secondo le stime, entro il 2029 circa il 30% della popolazione in più godrà dei servizi AV, percentuale che crescerà ulteriormente entro il 2034.

Le previsioni per il 2030 segnalano almeno 80 milioni di viaggiatori all'anno, rispetto ai 65 milioni attuali. Un’espansione simile richiede non solo nuove tratte ma anche più operatori e un parco treni rinnovato e potenziato: si passerà dagli attuali 195 convogli a 239. L’Amministratore Delegato del gruppo FS, Stefano Donnarumma, ha sottolineato come questi sforzi siano fondamentali anche per migliorare l’affidabilità percepita dai passeggeri e attrarre nuova utenza anche da segmenti oggi ancora latenti.

SNCF e la sfida francese: tratte, investimenti e strategie in Italia

Il gruppo francese SNCF si appresta a fare il suo ingresso ufficiale nel mercato AV italiano a partire dal 2027, dopo anni di presenza consolidata sui collegamenti transfrontalieri. Il piano di investimento di 800 milioni di euro è orientato al lancio di una flotta di 15 TGV-M a due piani, modello dedicato a una fascia di viaggiatori molto ampia grazie all’elevata capienza.

SNCF intende proporre un servizio differenziato nella sua offerta:

  • Il marchio Ouigo punterà su prezzi contenuti e alta accessibilità, replicando il successo già ottenuto in Spagna;
  • La modularità delle carrozze, che consente rapide riconfigurazioni tra classi e tipologia dei posti, sarà uno dei punti di forza operativa;
  • Saranno attivati accordi quadro di lungo periodo con RFI, con un’intesa iniziale di 15 anni per lo sfruttamento delle principali tracce orarie;
  • La strategia di copertura si concentrerà inizialmente su Nord e Centro Italia, ma prevede a tendere un’estensione verso il Sud, coerentemente con i progressi infrastrutturali già in corso.
Uno degli obiettivi dichiarati riguarda il raggiungimento di una quota di mercato pari al 15% entro il 2030, pari a 10-12 milioni di passeggeri l’anno. Questa missione nasce dalla convinzione – espressa anche dalla dirigenza SNCF – che il mercato italiano sia ben sviluppato ma non ancora saturo, con ampi margini di crescita e possibilità per nuove offerte modulari destinate anche ai target più sensibili al prezzo.

Le nuove tratte e le caratteristiche dei TGV-M francesi

A partire dalla prima metà del 2027, SNCF posizionerà i suoi TGV-M a due piani su collegamenti strategici come Torino-Venezia e Torino-Napoli, oltre alle tratte già consolidate verso Parigi. L’accordo con FS e RFI prevede l’assegnazione di 22 slot giornalieri, che permetteranno alla compagnia francese di gestire fino a dieci collegamenti tra Torino e Reggio Calabria e quattro tra Torino e Venezia. Si prevede inoltre l’attivazione di ulteriori linee su direttrici come Milano-Bari, Venezia-Napoli, e Roma-Bari, grazie alla disponibilità delle infrastrutture e all’adozione di slot dinamici.

I TGV-M si distinguono per:

  • Una capienza di 740 posti nella configurazione a 9 carrozze;
  • Innovazioni tecnologiche che includono wifi gratuito, climatizzazione avanzata, accessi facilitati e la carrozza bistrot su due livelli come area social;
  • Un consumo energetico ridotto del 37% rispetto ai modelli precedenti;
  • Possibilità di variazioni rapide nelle configurazioni di viaggio grazie alla "modularité", che consente di passare da carrozze di prima a seconda classe in base alla domanda effettiva.
L’accesso facilitato per persone a mobilità ridotta e la cura nei dettagli – come l’ambiente silenzioso e la connettività costante – si pongono come elementi distintivi rispetto all’attuale offerta di mercato. Il modello di business, orientato alla frequenza ridotta ma all’elevata capienza, dovrebbe esercitare una pressione al ribasso sulle tariffe, stimolando indirettamente l’innovazione anche tra gli operatori storici italiani.

Arenaways: il ritorno sui binari e i piani di espansione nazionale

Il segnale di un rafforzamento della concorrenza italiana arriva anche dal ritorno in scena di Arenaways. Dopo aver superato lunghe controversie giudiziarie grazie a una sentenza della Cassazione, la compagnia è rientrata nel mercato nel 2025 con la riattivazione della tratta Cuneo-Saluzzo-Savigliano, sospesa dal 2020. Questa scelta ha rappresentato la possibilità, per molti pendolari, di beneficiare di nuove fasce orarie ottimizzate e di tariffe accessibili (tra 4,60 e 5,60 euro), arricchite da abbonamenti integrati per studenti.

I treni utilizzati sono automotrici diesel ATR 220 da 155 posti, fornite di wi-fi, infotainment gratuito, spazi per biciclette e accessibilità potenziata. La nuova livrea blu dai dettagli moderni vuole dare un segno d’identità distintivo.

Dal 2026, Arenaways intende estendere la propria attività anche sulla linea Ceva-Ormea, con lo sguardo proiettato verso le direttive nazionali acquisendo i diritti per operare su tratte come Roma-Reggio Calabria, Torino-Lecce, Milano-Innsbruck-Monaco e la strategica Torino-Venezia.

  • L’espansione non si limita alle regioni settentrionali ma coinvolge anche altre aree con progetti mirati di riattivazione su linee attualmente inattive
  • Previste sinergie con operatori internazionali (Renfe tra i partner attivi), mentre l’inclusività e la risposta alle esigenze delle comunità pendolari rimarranno le priorità aziendali
Il modello Arenaways, più vicino per ora al mercato regionale e "di servizio", potrebbe evolvere rapidamente verso una proposta nazionale, in grado di diversificare ulteriormente un panorama sempre più competitivo e dinamico.

Italo e Frecciarossa: evoluzione delle flotte e risposta alla concorrenza

Con l’avvento dei nuovi operatori, i due protagonisti storici dell’alta velocità italiana, Italo (gruppo NTV) e Trenitalia con Frecciarossa, si preparano a rafforzare e modernizzare le rispettive flotte. Nel periodo tra il 2025 e il 2029, sono stati pianificati investimenti da oltre 1,3 miliardi di euro per l’acquisto di nuovi treni ETR 1000 dedicati sia al mercato nazionale sia a quello estero.

Allo stato attuale:

  • Il gruppo FS dispone di 144 Frecciarossa; la flotta salirà a 161 unità entro la fine del piano strategico 2025-2029;
  • Italo si prepara a incrementare i propri mezzi dagli attuali 51 treni a 63, puntando su modelli AGV e Pendolino Evo, entrambi con capacità superiori ai 460 posti a sedere;
  • Entrambe le compagnie stanno implementando nuovi standard di sostenibilità e comfort: i Frecciarossa offrono al momento 458 posti per convoglio, mentre AGV e Pendolino Evo possono ospitarne rispettivamente 462 e 472;
  • Tutte le nuove dotazioni sono orientate a ridurre i consumi energetici e a migliorare l’accessibilità, la connettività e il servizio di bordo.
Le innovazioni tecnologiche non si limitano all’alta velocità. FS e Trenitalia hanno lanciato anche un piano di rinnovo della flotta regionale: entro il 2027 l’80% dei treni sarà sostituito da nuovi convogli capaci di raggiungere i 200 km/h, accessibili e rispettosi dell’ambiente, con un’attenzione particolare all'inclusività grazie a rampe automatiche e dotazioni specifiche per le persone a mobilità ridotta.

Impatto della concorrenza sui passeggeri, prezzi, tariffe e servizi

L’avvio di una fase di concorrenza plurale promette trasformazioni significative per chi utilizza quotidianamente i servizi ad alta velocità. L’esperienza di altri mercati europei suggerisce che l’ingresso di nuovi operatori, specialmente con modelli low cost o proposte tecnologicamente avanzate, genera benefici tangibili:

In particolare: 

  • Più scelta fra orari, percorsi e livelli di servizio;
  • Possibile riduzione delle tariffe e prezzi, come già accaduto in Spagna dopo l’arrivo di Ouigo;
  • Incremento degli standard di puntualità e sicurezza, grazie a investimenti in digitalizzazione, sistemi di segnalamento avanzati come ERTMS, e manutenzione predittiva;
  • Servizi aggiuntivi come wi-fi potenziato, aree bistrò, spazi per biciclette e accessibilità totale a bordo, soprattutto sui nuovi convogli francesi e nelle flotte regionali Trenitalia;
  • Diversificazione delle offerte e degli abbonamenti, anche su fasce specifiche come studenti e pendolari.
Un nuovo equilibrio tra qualità, prezzo e ampiezza dell’offerta renderà il servizio ferroviario sempre più competitivo rispetto alle tratte aeree e alle soluzioni su gomma, favorendo una mobilità sostenibile e accessibile a fasce di utenza oggi meno servite.