Quali sono i principali motivi e casi in cui una banca può sospendere un conto corrente e per quanto tempo: i chiarimenti
Quali sono i motivi per cui una banca può sospendere un conto corrente? Le banche hanno la facoltà di bloccare un conto corrente, operazione che può avvenire o quando lo stesso istituto vuole tutelarsi dai rischi di insolvenza o dopo aver ricevuto una notifica dell'Autorità giudiziaria su richiesta del creditore.
Esistono poi anche alcuni casi specifici che permettono sempre alle banche di sospendere i conti correnti, che non vuol dire proprio bloccare. Vediamo quali sono tali casi e cosa avviene.
Dunque, se la banca ritiene sospetta di un’operazione richiesta, la segnala all’Uif che, a sua volta, chiede l’intervento all’Ufficiale del Nucleo speciale polizia Valutaria (Nspv), esponendo i motivi di sospetto per cui bisognerebbe sospendere il conto.
Dopodicchè, il Nspv effettua le proprie indagini su eventuali precedenti in capo al soggetto segnalato e solo al termine di queste, se necessario, l’Uif emette il provvedimento di sospensione dell’operatività del conto che viene poi applicato dalla banca.
La sospensione di un conto corrente può avvenire anche in maniera cautelativa per sicurezza, per esempio nei casi di conto non autorizzati o di conti dormienti, o se vengono individuati tentativi di accesso non autorizzati, che potrebbero far pensare ad un furto di identità.
Anche il decesso del titolare di un conto rappresenta un motivo per cui la banca può sospendere temporaneamente un conto corrente, fino alla apertura della successione, come previsto dalla legge.
Tale blocco, che avviene automaticamente al momento della comunicazione del decesso di un titolare, mira a garantire che i suoi possedimenti siano distribuiti correttamente agli eredi.
Secondo quanto previsto, la durata della sospensione di un conto corrente attivata da una banca è di cinque giorni lavorativi ma, considerando tutti i passaggi della procedura per arrivarci, i tempi potrebbero essere anche molto più lunghi.
Nel caso di morte del titolare del conto, il tempo della sospensione varia, considerando che dura fino a quando gli eredi non presentano la dichiarazione di successione.
Nel caso di sospensione di un conto corrente, se è stata fatta per decesso del titolare, ciò che sarebbe meglio e consigliabile fare è presentare subito la dichiarazione di successione da parte degli eredi in modo da avere lo sblocco del conto.
Se la sospensione avviene per operazioni sospette, allora bisognerebbe dimostrare e motivare ogni operazione in entrata e uscita dal proprio conto corrente, in modo da chiarire i motivi per cui sono stati effettuate e la provenienza dei soldi con cui sono state fatte e sciogliere ogni dubbio al Fisco prima e alla banca poi.