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Xiaomi annuncia la vendita delle sue auto in Italia: i primi modelli in gamma, prezzi e caratteristiche

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Auto Xiaomi in Italia

Il punto di partenza per comprendere i proclami di Xiaomi è la tempistica che l'azienda stessa mette in primo piano: il 2027 è considerato l'anno di lancio previsto per le vendite in Europa

Negli ultimi anni Xiaomi non è rimasta ferma soltanto nel comparto degli smartphone e dell'elettronica di consumo, ma ha radicalizzato la propria ambizione al mondo delle auto elettriche. L'annuncio di una possibile vendita delle sue vetture in Italia è destinato ad attirare l'attenzione sia degli appassionati di tecnologia che degli addetti ai lavori dell'industria dell'automobile.

Dietro alla promessa c'è una roadmap piuttosto complessa, costellata di sfide normative, logistiche e di posizionamento.

Timing e strategia europea: il 2027 come anno chiave

Il punto di partenza per comprendere i proclami di Xiaomi è la tempistica che l'azienda stessa mette in primo piano: il 2027 è considerato l'anno di lancio previsto per le vendite in Europa e dunque anche in Italia. Fonti ufficiali e indiscrezioni concordano sul fatto che Xiaomi voglia partire con l'Europa come mercato “test” extra-cinese, con la costruzione di show room, centri di assistenza e una struttura di ricerca e sviluppo locale per adattare software, standard e percezioni alla normativa europea.

In aggiunta a ciò, è stato inaugurato un centro R&D e design a Monaco di Baviera, che parte con una decina di dipendenti e ha già messo in offerta oltre venti posizioni, segno che Xiaomi intende localizzare parte del lavoro tecnico per l'Europa. Questo spazio permetterà di calibrare software, sicurezza, interfacce e regolazioni per i severi standard europei, ben prima che le vetture arrivino fisicamente sui mercati.

Modelli attesi e caratteristiche: SU7 e YU7 come ambasciatori

La gamma con cui Xiaomi si propone di sbarcare in Europa ruoterà attorno a due famiglie: la berlina SU7 e il SUV YU7. Ognuna di esse è pensata per coprire segmenti diversi del mercato.

SU7 è già oggi un modello consolidato in Cina. La vettura è disponibile in versioni Standard, Pro, Max e Ultra, con motorizzazioni da singolo motore posteriore fino a varianti con doppio o triplo motore. Le batterie offerte comprendono pack LFP da 73,6 kWh, versioni intermedie da 94,3 kWh e modelli con celle NMC da circa 101 kWh, a seconda della configurazione. Le autonomie dichiarate (secondo il ciclo CLTC cinese) vanno da circa 700 km fino a 830 km nelle versioni più efficienti.

Particolarmente estrema è la versione Ultra, dotata di tre motori e prestazioni molto spinte: accelerazione da 0 a 100 in tempi inferiori ai 2 secondi, e componenti aerodinamiche aggressive con utilizzo di carbonio. In una delle sue imprese più pubblicizzate, una SU7 Ultra ha affrontato il Nürburgring con tempi molto competitivi rispetto a supercar di riferimento.

Il YU7, svelato nel corso del 2025, rappresenta il tentativo di Xiaomi di entrare nel segmento SUV, che in Europa è particolarmente rivolto. Il modello è disponibile in tre varianti (Standard, Pro, Max) e propone valori che sfidano diretti concorrenti: nella versione base, potenza dichiarata di ~235 kW, batteria LFP da ~96,3 kWh, autonomia (CLTC) di ~835 km e prezzo a partire da 253.500 yuan (circa 35.000 USD) in Cina. Le versioni superiori introducono doppi motori (AWD), potenze più spiccate, batterie NMC da ~101,7 kWh e prestazioni adeguate al “top di gamma”.

Xiaomi dichiara inoltre che il YU7 possa caricare ultrarapidamente con architettura a 800 V, supportando ricariche di lungo raggio in tempi contenuti. L'abitacolo punta molto su eleganza, comfort e integrazione digitale: schermi panoramici multipli, rivestimenti in pelle Nappa, sedili con funzione massaggio e interfacce connessi all'ecosistema Xiaomi.

Prezzi, costi e scenari per l'Italia

Una delle domande che più incuriosisce è: quanto potrebbe costare una Xiaomi in Italia? Qui entriamo nel regno delle stime, delle variabili e delle cautele.

In Cina le quotazioni di vendita sono relativamente aggressive se paragonate ai concorrenti globali. Per la YU7, la versione Standard parte da 253.500 yuan (~35.000 USD), la versione Pro sale a 279.900 yuan e la Max a 329.900 yuan. Per la SU7, riferimenti indicativi parlano di prezzi “entry level” nell'ordine di ~215.900 yuan (≈ 26.000 € al cambio) per le versioni Standard, con versioni più spinte che si avvicinano ai 300.000 yuan o oltre per le varianti top.

Ma trasferire quei numeri in Europa è tutt'altro che lineare. Il motivo risiede nei dazi anti-sussidi che l'Unione Europea ha imposto alle auto elettriche importate dalla Cina. Questa misura comporta sovrapprezzi che possono raggiungere livelli tali da alterare sensibilmente il posizionamento dei prezzi rispetto ai concorrenti locali. Alcuni analisti stimano aumenti fino al 35 % oltre al dazio base del 10 %, prima dell'Iva e dei costi di distribuzione.

Considerando queste penalizzazioni, più l'aggiunta dell'Iva (22 % in Italia), e tenendo conto dei costi di rete vendita, logistica, adattamenti normativi e garanzia, le versioni entry di SU7 o YU7 potrebbero finire in Italia in fasce di prezzo molto diverse rispetto alla Cina. È realistico pensare a una soglia minima per la SU7 intorno ai 45-55 mila euro, mentre le versioni più accessoriate potrebbero superare i 70-80 mila euro. Le versioni speciali, come SU7 Ultra, potrebbero arrivare a oltre 90-100 mila euro al lancio.