Mappa zone in Italia 2022 aggiornate dove non prende cellulare
L'Italia è il Paese del digital divide e a dimostrarlo è la nuovissima ricerca effettuata dall'Uncem. Ci sono ampie zone del territorio italiano in cui non c'è segnale ovvero dove il territorio non prende. L'Unione delle comunità montane ha elaborato una vera e propria mappa 2022 con l'indicazione delle aree critiche.
E a sorprendere è appunto la difficoltà attraversata da un gran numero di territori, ben oltre quanto ci si potesse aspettare in un Paese che viaggia a grandi passi verso il 5G, il nuovo standard tecnologico che metterà in connessione le cose e consentirà una navigazione sul web a velocità impressionanti.
Il digital divide è il risultato della geografia dell'Italia, un Paese stretto e lungo in cui nell'arco di poche centinaia di chilometri convivono coste, pianure e montagne. E sono soprattutto quest'ultimo a soffrire l'assenza di campo e in cui usare lo smartphone per effettuare una telefonata è praticamente impossibile, figuriamoci navigare sul web.
Per capire la gravità della situazione, basta far notare che, nel momento in cui scriviamo, l'Uncem ha ricevuto circa 1.500 segnalazione di zone d'Italia prive di copertura.
I vari tentativi di Vodafone, Tim, Wind Tre si sono rivelati infruttuosi.
È praticamente impossibile citarli tutti e per cui rimandiamo al sito Uncem. Tuttavia sono comprese anche le province di Siena, Cosenza, Lucca, Asti, Sassari, Biella, Torino, Cuneo, Trento, Vicenza, Perugia, Sondrio, Oristano, Grosseto, Cuneo, Novara, Potenza, L'Aquila, Udine, Massa, Arezzo, Forlì, Imperia, Parma.
Nell'elenco delle zone senza copertura di Rete rientrano alcune alcune aree delle province di Alessandria, Brescia, Caltanissetta, Vercelli, Spezia, Pesaro, Pavia, Firenze, Nuoro, Verona, Bergamo, Sud Sardegna, Frosinone, Foggia, Reggio Emilia, Savona, Pistoia, Salerno, Padova, Brindisi, Isernia, Lecco, Campobasso, Pisa, Varese, Bologna, Palermo, Verbano-Cusio-Ossola, Enna, Venezia, Piacenza.
La mappa elaborata dall'Uncem non ha una mera funzione informativa o di lamentela fine a se stessa. Il fascicolo con la segnalazione delle aree montane italiane dove gli smartphone non prendono sarà infatti inviato agli operatori di telefonia mobile operanti in Italia, all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, al parlamento, al governo e alle amministrazioni regionali.
Resta poi da scoprire se e quale risposta ci sarà da parte di enti e sostituzioni (ma anche degli operatori Vodafone, Tim, Wind Tre) poiché il problema del digital divide è ben noto da tempo e non si tratta di una novità assoluta di questa denuncia.
Anche se poi è la prima volta che veniamo a conoscenza di un elenco analitico pubblico di tutte le zone critiche con tanto di indicazioni del comune, della provincia, dell'area di disservizio e del punto esatto in cui è registrata l'assenza di segnale. Questo è evidentemente un merito da riconoscere all'Unione delle comunità montane.
L'Uncem rende chiare le sue intenzioni ovvero che la mappatura sarà aggiornata ogni sei mesi (per inviare la propria segnalazione basta inviare un messaggio di posta elettronica attraverso il sito ufficiale dell'Uncem) con il triplice obiettivo di
Come spiegato da Marco Bussone, presidente nazionale Uncem, i piani banda ultralarga e 5G viaggiano in autonomia senza alcune collegamento e non ci sarebbe un piano di investimenti per dotare il Paese di una buona copertura per la telefonia mobile.
Conti alla mano, cinque milioni di italiani hanno difficoltà a telefonare perché abitano o lavorano in zone senza copertura. Non solo, ma 6 milioni di italiani hanno difficoltà a vedere i canali Rai.
L'emergenza riguarda la montagna, ma anche comuni di pianura e collina come emerge dalla immagine predisposta da Uncem sulla base delle segnalazioni.