Le leggi attualmente in vigore per l’adozione in Italia sono disciplinate dalla legge 184 del 1983, modificata dalla legge 149 del 2001, che stabilisce requisiti, procedure, costi per adottare nel nostro Paese e tempi che arrivano ad essere di qualche anno prima che i genitori possano avere in casa come nuovo membro della famiglia un minore adottato.
Le regole per l’adozione in Italia sono disciplinate dalla legge 184 del 1983, modificata dalla legge 149 del 2001, che stabilisce requisiti, procedure, tempi e costi per adottare nel nostro Paese. Ma come fare ad addottare in Italia 2022?
Stando a quanto dalla legge, possono adottare in Italia solo determinate categorie di persone e che soddisfino (in maniera perentoria) determinati criteri. Si tratta, in particolare, di:
Non possono adottare in Italia, è che si tratti di adozioni italiane né che si tratti di adozioni internazionali né coppie omosessuali, né single. In particolare, l’articolo 5 del disegno di legge Cirinnà, che prevedeva la stepchild adoption anche per le coppie omossessuali, è stato poi eliminato nonostante l’ufficialità delle unione civili.
Per quanto riguarda le adozioni per i single, la legge, in linea generale, non permette ai single di adottare, ma dopo un pronunciamento della Corte Costituzionale a favore dell’adozione di una bambina bielorussa da parte di una donna single italiana, la stessa Corte ha ritenuto possibile l’adozione internazionale da parte delle persone single solo i determinati casi che sono:
Le leggi attualmente in vigore in Italia per adozioni 2022 prevede una specifica procedura da seguire, assolutamente non semplice nè rapida. Al contrario: la procedura per adottare in Italia è molto lunga e spesso farraginosa nonchè costosa. E si tratta già di un forte limite, perchè pur avendo voglia, amore e disponibilità ad accogliere un bambino altrimenti solo, molte famiglie non possono avviare le pratiche di adozione perchè non sufficientemente benestanti per tutta la trafila.
Per poter adottare un bambino, sia che si tratti di un’adozione italiana sia che si tratti di un’adozione internazionale, la coppia deve avere l’idoneità all’adozione, senza la quale tutta la procedura non può andare avanti, che si ottiene presentando una serie di documenti al tribunale dei minori del Comune di residenza.
I documenti da presentare sono:
Se i genitori soddisfano i requisiti di legge per l’adozione, entro 15 giorni il giudice minorile invia i documenti ai servizi territoriali.
Gli stessi servizi territoriali, entro quattro mesi dall’invio dei documenti, devono conoscere la coppia e stilare un rapporto da presentare al tribunale dei minori con le valutazioni sulla coppia stessa su capacità di prendersi cura del minore e situazione socioeconomica della coppia, visionando anche casa in cui i coniugi vivono, stile di vita condotto, orari lavorativi e conseguente tempo da dedicare al minore che entrerà in famiglia.
Entro due mesi dalla presentazione della relazione da parte dei servizi territoriali, il tribunale decide se disporre ulteriori verifiche o rilasciare l’idoneità all’adozione per la coppia. Una volta ottenuta l’idoneità all’adozione, la coppia viene inserita in una lista e dovrà attendere la scelta del minore considerato adottabile dal tribunale dei minori.
Individuato il minore, la coppia inizia una serie di incontri con il bambino e se l’esito degli incontri risulta positivo, il bambino trascorre con i genitori adottivi un periodo di affidamento preadottivo di un ano circa al termine del quale i servizi sociali stilano una relazione da presentare al giudice minorile competente, che ha il compito di rendere l’adozione nazionale definitiva.
Per quanto riguarda l’adozione internazionale, la procedura per avere l’idoneità all’adozione è la stessa sopra riportata e una volta ottenuta i coniugi, entro un anno, possono avviare la procedura di adozione internazionale, rivolgendosi a uno degli enti autorizzati dalla Commissione per le adozioni internazionali (come A.I.A.U. Associazione in aiuti Umanitari O.N.L.U.S., AAA Associazione Adozioni Alfabeto, Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, e tanti altri), che si occupano di informare, formare, affiancare i futuri genitori adottivi nel percorso dell'adozione internazionale e si occupano dello svolgimento all'estero delle procedure necessarie per l'adozione, assistendo i futuri genitori adottivi davanti all'Autorità Straniera e sostenendoli nel percorso di adozione, compresi gli incontri con il bambino da adottare.
Se le autorità del paese straniero danno parere positivo sugli incontri della coppia con il bambino, l’ente autorizzato dalla Commissione per le adozioni internazionali trasmette gli atti alla Commissione per le adozioni internazionali in Italia, attestando che sussistono i requisiti previsti dalla Convenzione dell’Aja.
Poi trasmette all’Italia tutta la documentazione e il provvedimento del giudice straniero alla Commissione per le adozioni internazionali e dopodicchè la Commissione per le adozioni internazionali autorizza l’ingresso e la permanenza del minore adottato in Italia.
Una volta in Italia, il bambino trascorre con i genitori adottivi un eventuale periodo di affidamento preadottivo al termine del quale il tribunale per i minorenni emana l’ordine di trascrizione del provvedimento definitivo di adozione nei registri dello stato civile e solo con questa operazione il minore adottato diventa definitivamente un cittadino italiano e membro della sua famiglia adottiva.
In ogni caso, sia che si tratti di una adozione nazionale sia che si tratti di un’adozione internazionale, i tempi di attesa prima di avere un minore effettivamente adottato sono di qualche anno, mediamente due-tre.
I costi per adottare in Italia 2022 sono differenti a seconda che si tratti di un’adozione nazionale o internazionale. Nel primo caso, infatti, la procedura non richiede grosse spese considerando che la procedura non coinvolge privati ma le istituzioni per cui le spese risultano molto relative.
Decisamente diversi sono, invece, i costi necessari per un’adozione internazionale, perché tra spese per l'associazione o l'altro ente privato che accompagna i genitori nel loro percorso, spese per spostamenti nel Paese del bambino, e solite spese amministrative per documenti vari, si parla di diverse migliaia di euro, che dipendono anche dal Paese di provenienza del bambino. Si può arrivare anche fino ai 12mila euro per l’adozione di un minore in India, mentre si spendono tra 5mila e 6mila euro per l’adozione di un minore in Ucraina.