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Buoni fruttiferi postali è sempre boom, ma rendono meno. Quali sono le alternative con guadagni maggiori e sicuri?

Le alternative ai Buoni fruttiferi postali offrono potenziali rendimenti più elevati, ma bisogna valutare il proprio profilo di rischio.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Buoni fruttiferi postali è sempre boom,

I Buoni fruttiferi postali continuano a essere tra le soluzioni di risparmio più apprezzate dagli italiani. La loro popolarità è attribuibile alla combinazione di semplicità, sicurezza e vantaggi fiscali. Negli ultimi anni, i rendimenti offerti dai Buoni fruttiferi postali sono diminuiti, spingendo molti risparmiatori a valutare alternative con potenziali guadagni maggiori, senza rinunciare alla sicurezza dell’investimento.

  • Rendimenti e vantaggi dei Buoni fruttiferi postali

  • Le alternative ai Buoni fruttiferi postali

Buoni fruttiferi postali: rendimenti e vantaggi

I Buoni fruttiferi postali sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e distribuiti attraverso Poste Italiane. Sono strumenti garantiti dallo Stato italiano, il che li rende sicuri. Un altro punto di forza è l’assenza di costi di gestione o sottoscrizione, fatta eccezione per la tassazione agevolata del 12,5% sui rendimenti e l’imposta di bollo applicata solo per importi superiori a 5.000 euro.

Oggi i rendimenti dei Buoni fruttiferi postali variano in base alla tipologia di buono e alla durata. Ad esempio, il Buono Ordinario offre un rendimento annuo lordo a scadenza del 2,25% per una durata massima di 20 anni. Il Buono 4 anni Plus, pensato per un periodo più breve, garantisce un rendimento annuo lordo dell’1,25% alla scadenza dei quattro anni. Sebbene questi tassi siano più competitivi rispetto a molti conti correnti e libretti di risparmio, risultano meno interessanti rispetto ad altre opzioni di investimento disponibili sul mercato.

La sicurezza è il principale fattore che continua a spingere i risparmiatori verso i Buoni fruttiferi postali. Essendo garantiti dallo Stato, sono considerati una scelta a basso rischio, ideale per chi cerca un rifugio sicuro per i propri risparmi. I Buoni fruttiferi postali offrono una flessibilità unica: possono essere riscattati in qualsiasi momento, con il rimborso del capitale investito e, dopo un certo periodo minimo, anche degli interessi maturati.

Un altro elemento è la semplicità. Non richiedono conoscenze finanziarie e possono essere sottoscritti in qualsiasi ufficio postale o tramite i canali online di Poste Italiane. Per chi cerca rendimenti più elevati mantenendo un livello di rischio contenuto, esistono diverse alternative.

Le alternative ai Buoni fruttiferi postali

Tra le opzioni disponibili per i risparmiatori per ottenere guadagni maggiori, alcune alternative si distinguono per sicurezza, flessibilità e rendimento.

I Titoli di Stato Italiani, come i Buoni del Tesoro Poliennali, offrono rendimenti superiori rispetto ai Buoni fruttiferi postali, mantenendo la garanzia dello Stato. Ad esempio, i BTP a 10 anni oggi offrono un rendimento lordo intorno al 3-3,5%, a seconda delle condizioni di mercato. Questi strumenti possono essere soggetti a fluttuazioni di prezzo se venduti prima della scadenza.

I conti di deposito vincolati sono un’altra alternativa interessante. Alcuni istituti bancari offrono tassi annui lordi fino al 2,5% per vincoli di 24 mesi. Questi conti sono protetti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, che garantisce importi fino a 100.000 euro per depositante per banca, rendendoli una scelta sicura per chi è disposto a bloccare il capitale per un determinato periodo.

Chi cerca una diversificazione maggiore può considerare le obbligazioni corporate emesse da aziende con elevato merito creditizio. Questi strumenti offrono rendimenti lordi tra il 2% e il 4%, a seconda della durata e del rating dell’emittente. Pur essendo più rischiose rispetto ai Buoni fruttiferi postali, le obbligazioni di aziende solide rappresentano un’opzione con un rischio basso.

Un’altra possibilità è rappresentata dai fondi obbligazionari a bassa volatilità, che consentono di accedere a un portafoglio diversificato di titoli di Stato e obbligazioni corporate gestiti da professionisti. Questi fondi possono offrire rendimenti più elevati rispetto ai Buoni fruttiferi postali, ma comportano costi di gestione e una certa esposizione al rischio di mercato.

La decisione su dove investire dipende dal profilo di rischio, dall’orizzonte temporale e dalle esigenze di liquidità del risparmiatore. I Buoni fruttiferi postali rimangono una soluzione valida per chi privilegia la sicurezza assoluta e la semplicità, ma chi è disposto ad accettare un rischio maggiore può trovare alternative più redditizie nei titoli di Stato, nei conti di deposito o nelle obbligazioni corporate.