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Btp, perché continuare a investirci nel 2025. Già ora hanno rendimenti maggiori delle alternative e guadagni possono aumentare

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Perché investire nei Btp nel 2025

I Btp continuano a essere un'opzione d'investimento valida per il 2025 con rendimenti competitivi e potenziali guadagni in conto capitale.

I Buoni del Tesoro Poliennali (Btp) restano una delle opzioni d’investimento più solide e remunerative per il 2025. La combinazione di rendimenti elevati, sicurezza relativa e opportunità di guadagno in conto capitale li rende interessanti sia per gli investitori istituzionali sia per quelli privati. Con un mercato obbligazionario in evoluzione e tassi di interesse ancora competitivi, i Btp stanno consolidando la loro posizione come pilastro nei portafogli degli italiani. Cerchiamo allora di capire:

  • Btp, rendimenti superiori rispetto alle alternative
  • Perché investire nei Btp anche nel 2025

Btp, rendimenti superiori rispetto alle alternative

I Btp offrono rendimenti lordi superiori alla media di altri titoli di Stato europei, grazie a uno spread positivo che riflette il rischio sovrano italiano. Ad esempio, un Btp decennale può garantire rendimenti annui lordi vicini al 4%, mentre titoli analoghi emessi da Paesi come Germania o Francia si fermano a percentuali più basse. Questo differenziale si traduce in un maggiore ritorno sull’investimento per coloro che scelgono i titoli italiani, rendendoli un’opzione preferibile per chi cerca un equilibrio tra rischio e rendimento.

Con la possibilità che la Banca Centrale Europea riduca i tassi di interesse nei prossimi anni, i Btp potrebbero beneficiare di un apprezzamento del loro valore di mercato. In un contesto di calo dei tassi, i titoli obbligazionari esistenti diventano più attraenti per gli investitori, poiché offrono cedole superiori rispetto ai nuovi titoli emessi. Questo fenomeno potrebbe tradursi in un aumento dei prezzi sul mercato secondario, offrendo agli investitori non solo un rendimento costante ma anche un guadagno potenziale in conto capitale.

Bisogna comunque tenere presente alcuni rischi associati all’investimento in Btp. La volatilità dei tassi di interesse può influenzare il valore dei titoli sul mercato secondario, soprattutto in caso di aumenti inattesi da parte della BCE.

Perché investire nei Btp anche nel 2025

I Btp sono un’opzione di diversificazione per chi desidera ridurre l’esposizione alle fluttuazioni del mercato azionario. La natura stabile dei titoli di Stato italiani offre un cuscinetto contro la volatilità, soprattutto in periodi di incertezza economica globale. L’elevata liquidità dei Btp sul mercato secondario garantisce la possibilità di vendere il titolo in qualsiasi momento, rendendoli una scelta flessibile per investitori a breve e lungo termine.

Un altro aspetto che rende i Btp interessanti è la loro accessibilità. Grazie a tagli minimi di investimento, che partono da 1.000 euro, anche i piccoli risparmiatori possono accedere a questa forma di investimento. Inoltre, il mercato dei Btp è ben regolamentato e supportato da una forte rete di intermediari, garantendo un alto livello di sicurezza per chi vi partecipa.

I Btp offrono una protezione relativa anche contro l’erosione del potere d’acquisto dovuta all’inflazione. Sebbene non siano indicizzati come i Btp Italia, le loro cedole fisse e il rendimento complessivo possono comunque rappresentare un valido strumento per compensare l’impatto dell’aumento dei prezzi nel tempo. Questo li rende una scelta interessante per chi cerca di preservare e accrescere il proprio capitale in un contesto economico inflazionato.

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