Le principali istituzioni bancarie hanno dimostrato bilanci solidi e una redditività sana che potrebbero mitigare gli impatti derivanti da un aumento dei crediti inesigibili.
L'inflazione sta gradualmente diminuendo e i tassi di interesse nelle principali economie potrebbero aver raggiunto il loro apice. Ma secondo Craig MacDonald, global head of fixed income di Abrdn, affinché si verifichi un'accelerazione dei rendimenti obbligazionari corporate, è necessario che le autorità di regolamentazione riducano i tassi di interesse entro la seconda metà dell'anno.
Osservando l'andamento storico tra i cicli di riduzione dei tassi d'interesse e le performance del mercato obbligazionario, si evidenzia come i periodi successivi al picco dei tassi d'interesse portino a un aumento dei rendimenti in diversi settori del reddito fisso. Vogliamo allora approfondire:
I margini di profitto elevati e le posizioni patrimoniali delle obbligazioni societarie investment grade hanno portato a un maggior numero di upgrade rispetto alle downgrade, mentre nel credito privato di alta qualità si delineano diverse opportunità. Gli analisti mettono in guardia riguardo all'aumento dei default nei bond delle small cap ad alto rischio, soprattutto in caso di rallentamento dell'economia. Nel frattempo, il settore dei prestiti leveraged e del credito privato ha registrato una crescita rapida, il che potrebbe indebolire gli standard di prestito.
Nei mercati emergenti, le valutazioni appaiono molto convenienti ed è possibile che molti Paesi in questi mercati taglieranno i tassi di interesse per sostenere il debito denominato in valuta locale. Viene suggerito di rimanere cauti riguardo alle valutazioni dei titoli investment grade che si trovano al limite. Le prospettive appaiono meno favorevoli nel caso di una recessione. Ecco allora che per gli esperti le obbligazioni in cui conviene investire sono:
È importante monitorare attentamente le obbligazioni governative e quelle investment grad, che potrebbe registrare performance positive. Occorre prestare attenzione alla possibilità di una ripresa economica inaspettata e a un aumento dell'inflazione, che potrebbero spingere le banche centrali a rialzare nuovamente i tassi d'interesse. Il tutto potrebbe compromettere la maggior parte delle classi di attività, ad eccezione delle obbligazioni a breve termine e dei fondi del mercato monetario.
Un altro aspetto da considerare, secondo gli analisti, è la possibilità di un esaurimento dei risparmi più rapido del previsto. Questa situazione potrebbe mettere a rischio le obbligazioni emesse dalla maggior parte delle aziende e delle banche.