Il contratto di somministrazione è una forma particolare di impiego dove intervengono tre soggetti distinti: l'agenzia di somministrazione, il lavoratore e l'azienda utilizzatrice. In questo articolo analizziamo la determinazione delle mansioni lavorative e chi detiene l'autorità per definirle nel 2025.
Il contratto di somministrazione è una tipologia di impiego offerta dalle agenzie per il lavoro autorizzate e non direttamente dai datori di lavoro finali. Questa forma contrattuale prevede l'instaurazione di un rapporto professionale tra tre diverse figure:
Questa triangolazione contrattuale, regolata dal D.Lgs. 81/2015, presenta specifiche caratteristiche in merito alla definizione dei compiti lavorativi, che nel 2025 seguono precise normative.
Nel 2025, la determinazione delle mansioni all'interno di un contratto di somministrazione segue regole precise. È l'agenzia per il lavoro che formalmente definisce le attività che il lavoratore dovrà svolgere. Questo avviene sulla base delle indicazioni fornite dall'azienda utilizzatrice e in considerazione del profilo professionale del candidato.
L'agenzia, in qualità di datore di lavoro formale, ha la responsabilità di specificare nel contratto:
È importante sottolineare che, sebbene l'agenzia sia formalmente responsabile della definizione delle mansioni, queste vengono determinate in stretta collaborazione con l'azienda utilizzatrice, che comunica le proprie necessità operative.
Se il dipendente viene successivamente assunto direttamente dall'azienda utilizzatrice, la situazione cambia. In questo caso, la competenza per definire le mansioni, compiti e funzioni passa interamente all'azienda che diventa il nuovo datore di lavoro diretto.
In tale circostanza, il lavoratore viene inquadrato secondo il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) di riferimento per il settore, con un determinato livello professionale che comporta specifiche mansioni da svolgere. Nel 2025, questa transizione segue procedure più snelle rispetto al passato, grazie alle modifiche normative introdotte per favorire la stabilizzazione dei lavoratori.
Il processo di definizione delle mansioni per un contratto di somministrazione nel 2025 segue un percorso strutturato che tiene conto di vari fattori:
Come tutti i contratti di lavoro, anche quello di somministrazione deve essere stipulato in forma scritta, può includere un periodo di prova e può essere sia a tempo determinato che a tempo indeterminato.
Nel 2025, esistono precisi vincoli alla possibilità di modificare le mansioni inizialmente assegnate. Il lavoratore in somministrazione è tutelato dal principio di parità di trattamento con i dipendenti dell'azienda utilizzatrice che svolgono le stesse funzioni.
L'eventuale modifica delle mansioni deve rispettare:
Qualsiasi variazione significativa delle mansioni originariamente assegnate deve essere formalizzata con un'integrazione contrattuale, concordata tra le parti. Nel 2025, la normativa ha rafforzato le tutele per i lavoratori in somministrazione, limitando le possibilità di assegnare compiti non coerenti con il profilo professionale iniziale.
Un aspetto distintivo del contratto di somministrazione è la responsabilità condivisa tra agenzia e azienda utilizzatrice nella gestione delle mansioni del lavoratore.
Nel 2025, questa suddivisione di competenze è chiaramente definita:
Agenzia di somministrazione | Azienda utilizzatrice |
Definizione formale delle mansioni | Coordinamento operativo quotidiano |
Inquadramento contrattuale | Assegnazione di compiti specifici |
Gestione amministrativa | Supervisione dell'attività lavorativa |
Questa doppia responsabilità rappresenta una caratteristica distintiva del lavoro in somministrazione e richiede una comunicazione costante tra i soggetti coinvolti per garantire il corretto svolgimento dell'attività lavorativa.
Nel 2025, i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro mantengono un ruolo determinante nella definizione delle mansioni per i lavoratori in somministrazione. Il CCNL applicato (sia quello delle agenzie di somministrazione che quello dell'azienda utilizzatrice) fornisce il quadro di riferimento per l'inquadramento professionale.
I contratti collettivi stabiliscono:
L'agenzia di somministrazione deve rispettare questi parametri nel definire le mansioni del lavoratore, garantendo un inquadramento coerente con le attività effettivamente svolte presso l'azienda utilizzatrice.
I lavoratori in somministrazione nel 2025 godono di specifiche tutele relative alle mansioni loro assegnate. Tra queste:
In caso di controversie sulle mansioni, il lavoratore può rivolgersi sia all'agenzia di somministrazione che alle rappresentanze sindacali presenti nell'azienda utilizzatrice per far valere i propri diritti.