Quando si riceve un’auto in comodato d’uso gratuito, che sia da un parente o un amico, è bene sapere che chi ne beneficia dell’auto in comodato è tenuto al pagamento della relativa assicurazione rc auto.
Chi paga l’rc auto in caso di comodato d’uso gratuito dell’auto? Quando si decide di concedere l’uso della propria auto al proprio figlio o ad un altro parente o ad un amico, senza vendere l’auto, si può stipulare il cosiddetto contratto di comodato d’uso gratuito dell’auto.
Si tratta di una tipologia di concessione del bene in questione, cioè dell’auto, un’altra persona, che on prevede particolari adempimenti da osservare se non quello dell’obbligo di registrazione. Ma ci si chiede chi paga l’rc auto nei casi di comodato d’uso gratuito di un’auto. Vediamo qual è la risposta.
Quando si riceve un’auto in comodato d’uso gratuito, che sia da un parente o un amico, è bene sapere che chi ne beneficia dell’auto in comodato è tenuto al pagamento della relativa assicurazione rc auto.
Considerando che, stando alle regole attuali, non è prevista alcuna particolare forma assicurativa valida per la auto date in comodato d’uso gratuito, le assicurative, per formalizzare il passaggio della vettura da una persona ad un’altra, stipulano una nuova polizza rc auto con il beneficiario dell’auto che diventa intestatario dell’assicurazione.
Dunque, l’rc auto di una macchina data in comodato d’uso gratuito deve essere pagata del beneficiario del comodato. Ma facciamo una precisazione: pur stipulando le assicurazioni una nuova rc auto con il uovo intestatario dell’auto, l’assicurazione segue il profilo di rischio del proprietario, per cui il nuovo intestatario paga l’rc auto sulla classe di merito del proprietario.
Quando si decide di dare la propria auto in comodato d’uso gratuito a qualcuno l’unica e fondamentale cosa da fare per on incorrere in sanzioni e problemi è registrare obbligatoriamente presso la motorizzazione civile il contratto di comodato d’uso gratuito, se ha durata superiore ai 30 giorni, in modo da avere il tagliando che riporta durata e intestatario del comodato.
Il tagliando, che deve essere apposto alla carta di circolazione dell’auto, riporta in particolare le seguenti informazioni:
L’unico caso in cui non è obbligatorio registrare il contratto di comodato d’uso gratuito dell’auto presso i relativi uffici della motorizzazione civile è se il comodato d’uso gratuito dell’auto è per un familiare convivente.