Il pagamento dell'Imposta Municipale Propria (IMU) è un obbligo fiscale per i possessori di immobili, ma molti contribuenti non sono a conoscenza delle possibilità di riduzione previste dalla normativa, in particolare per le case disabitate. Anche se non esiste un'esenzione totale per queste abitazioni, è possibile in alcuni casi pagare solo la metà dell'imposta grazie a una semplice autocertificazione.
Non esiste un'esenzione dal pagamento IMU per le case disabitate. L'imposta deve essere comunque versata poiché il presupposto di pagamento è il possesso dell'immobile. Quindi, per il solo fatto di avere la proprietà di un immobile è dovuto il pagamento dell'IMU, indipendentemente dall'utilizzo che se ne fa.
A differenza della TARI (Tassa sui Rifiuti), per cui è prevista l'esenzione nel caso di immobili privi di arredi e utenze domestiche, l'IMU è un'imposta patrimoniale che colpisce la proprietà e non l'utilizzo effettivo dell'immobile. Questo significa che anche una casa completamente vuota e disabitata è soggetta all'IMU.
Tuttavia, la normativa prevede la possibilità di pagare l'IMU ridotta al 50% per le case disabitate che rientrano in specifiche condizioni, come stabilito dall'articolo 13, comma 3, del D.L. n. 201 del 2011.
Per poter pagare la metà dell'IMU sulla casa disabitata, è necessario che l'immobile sia dichiarato inagibile o inabitabile e che di fatto non sia utilizzato. Entrambe queste condizioni devono sussistere contemporaneamente.
Un immobile viene considerato inagibile o inabitabile ai fini IMU quando presenta:
È importante sottolineare che il semplice distacco delle utenze domestiche (acqua, luce, gas) non è sufficiente per far dichiarare un immobile inagibile e quindi ottenere la riduzione dell'IMU. La casa deve essere effettivamente inutilizzabile per condizioni strutturali o di sicurezza.
Secondo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, è possibile attestare lo stato di inagibilità o inabitabilità dell'immobile attraverso una semplice autocertificazione presentata dal proprietario, senza necessità di perizie specifiche a pagamento.
Per fare l'autocertificazione IMU 2025 per casa disabitata e pagare la metà dell'importo dovuto, occorre:
È possibile che il Comune richieda ulteriore documentazione tecnica a supporto dell'autocertificazione, come ad esempio una perizia redatta da un tecnico abilitato che attesti le condizioni di inagibilità dell'immobile.
L'autocertificazione deve essere specifica e dettagliata, non basta dichiarare genericamente che l'immobile è disabitato. È necessario specificare le ragioni dell'inagibilità, descrivendo le condizioni strutturali o di sicurezza che rendono l'immobile inutilizzabile.
Il pagamento ridotto nella misura del 50% dell'IMU 2025 vale per le seguenti tipologie di case:
È importante notare che la riduzione si applica limitatamente al periodo dell'anno in cui sussistono le condizioni di inagibilità o inabitabilità. Se l'immobile torna a essere agibile o viene utilizzato, il proprietario è tenuto a comunicarlo al Comune e a pagare l'IMU intera per il periodo restante.
Oltre ai casi di inagibilità, esistono altre situazioni in cui è possibile beneficiare di riduzioni IMU per immobili non utilizzati come abitazione principale:
Per tutti questi casi è necessario presentare apposita dichiarazione IMU entro il 30 giugno dell'anno successivo per poter beneficiare delle agevolazioni.
Per quanto riguarda la TARI sulla seconda casa disabitata, le regole sono diverse rispetto all'IMU. È prevista l'esenzione dal pagamento della tassa sui rifiuti nel caso in cui sia dimostrato che la casa è di fatto inutilizzata. Questo avviene a due precise condizioni:
Entrambe queste condizioni devono essere provate con opportuna documentazione. Il Comune ha comunque la facoltà di provvedere a ispezioni per determinare l'effettiva assenza di arredi e di utenze attive.
La differenza sostanziale è che mentre l'IMU colpisce il possesso dell'immobile, la TARI è legata alla produzione potenziale di rifiuti. Se l'immobile non può produrre rifiuti perché completamente disabitato e privo di utenze, non è soggetto alla TARI.