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Come pagare il meno possibile una multa auto nel 2025 grazie a sconti e agevolazioni in vigore

Sconti, agevolazioni e strategie utili per risparmiare legalmente sul pagamento delle multe secondo le norme vigenti

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Come pagare il meno possibile una multa

Pagare una multa auto è per molti un imprevisto che grava sul bilancio familiare, soprattutto in un periodo in cui le sanzioni amministrative tendono ad aumentare a seguito delle nuove disposizioni in materia di sicurezza stradale. Esistono però strategie e strumenti che consentono di ridurre sensibilmente l’onere economico, grazie a sconti e agevolazioni attivi a livello nazionale e locale. Analizziamo nel dettaglio tutte le opzioni disponibili per pagare il meno possibile una multa automobilistica, considerando sia le novità normative sia le prassi consolidate, senza trascurare le modalità di contestazione legali e le tempistiche fondamentali dettate dal Codice della Strada.

Le principali agevolazioni, sconto immediato e cashback

A partire dal 2025, le politiche di incentivo al pagamento tempestivo delle sanzioni amministrative sono state riconfermate e ampliate. La riduzione più rilevante rimane quella prevista dall’art. 202 del Codice della Strada: pagando la multa entro 5 giorni dalla notifica o dalla contestazione immediata, si può usufruire di uno sconto pari al 30% dell’importo totale. I cinque giorni decorrono dal giorno successivo alla notifica e includono i festivi, tranne quando il quinto giorno coincida con una festività; in tal caso, la scadenza slitta al primo giorno lavorativo successivo.

Un’altra novità importante riguarda la partecipazione al programma di cashback, confermato per tutto il 2025: se il pagamento della sanzione avviene tramite strumenti elettronici e si completano almeno 49 transazioni elettroniche valide nel semestre di riferimento, si ottiene un rimborso del 10% sull’importo della multa, fino a un tetto massimo di 15 euro. I periodi per maturare il cashback sono suddivisi in semestri: gennaio-giugno e luglio-dicembre 2025.

  • Sconto 30%: pagamento entro 5 giorni (notifica o contestazione).
  • Cashback 10%: pagamento elettronico e 49 ulteriori operazioni valide nel semestre.
  • Sconto e cashback sono cumulabili, ma ciascuno richiede il pieno rispetto delle relative condizioni.

Come calcolare i 5 giorni e le eccezioni

La riduzione del 30% sull’importo della sanzione rimane una delle misure più convenienti, ma è fondamentale comprendere come calcolare correttamente i termini:

  • Se la multa viene contestata su strada, il termine parte dal giorno successivo alla consegna del verbale;
  • Se la notifica arriva via posta ordinaria o PEC, il termine decorre dal giorno dopo il ricevimento (o dal ritiro in caso di giacenza);
  • In presenza di avviso di giacenza non subito ritirato, i 5 giorni partono dal giorno successivo al ritiro;
  • Il preavviso sul parabrezza (ad esempio per divieto di sosta) non equivale a notifica ufficiale: il termine per lo sconto si conteggia dalla notifica formale del verbale.

La normativa conferma che in caso di omesso ritiro della notifica entro 10 giorni dall’avviso di giacenza, la decorrenza dei termini parte automaticamente dal decimo giorno, anche in assenza di effettivo ritiro.

Modalità di pagamento e procedure semplificate nel 2025

Le modalità per pagare una multa nel 2025 sono state ulteriormente digitalizzate e rese più accessibili:

  • Canali elettronici (app IO, home banking, portali istituzionali delle Regioni e Comuni);
  • Sportelli bancari, Poste Italiane, ricevitorie autorizzate;
  • Direttamente presso le Forze dell’Ordine che hanno contestato la sanzione, se dotate di POS.

Con il cashback, il pagamento elettronico non solo è obbligatorio per ottenere il rimborso, ma rappresenta anche la modalità preferenziale per rapidità e tracciabilità delle operazioni.

Contestare la multa, come ridurre o annullare l’importo

Una terza via per non pagare, o pagare il meno possibile, consiste nel ricorso amministrativo o giudiziale. I due strumenti principali sono:

  1. Ricorso al Prefetto: va presentato entro 60 giorni dalla notifica, direttamente presso la Prefettura della provincia dov’è stata accertata l’infrazione. Il Prefetto decide entro 120 giorni. In caso di rigetto, la sanzione può essere maggiorata fino al doppio.
  2. Ricorso al Giudice di Pace: da presentare entro 30 giorni dal ricevimento del verbale, competente per territorio. Può risultare più oneroso in termini di tempo e costi, ma offre un confronto diretto e approfondito sulle ragioni del contestante. In caso di rigetto, si paga la sanzione piena più eventuali spese.

È essenziale presentare ricorso solo in caso di valide motivazioni giuridiche: errori materiali nel verbale, vizi di notifica, mancanza di indicazioni obbligatorie o assimilabili. Non è possibile ricorrere una volta saldata la multa.

FAQ sulle multe auto nel 2025, domande frequenti e risposte

  • Se ricevo due multe nello stesso giorno per la medesima infrazione? In specifici casi previsti dalla giurisprudenza e dal Codice della Strada, non è dovuto il pagamento di due sanzioni identiche nello stesso giorno per la medesima condotta. Maggiori informazioni sono disponibili su Due multe nello stesso giorno: casi e soluzioni.
  • Pagare subito conviene anche in caso di dubbi sulla regolarità della sanzione? Se si opta per il pagamento scontato entro 5 giorni si perde il diritto a fare ricorso. Anche per questo motivo, è consigliabile valutare con attenzione se contestare o procedere al saldo ridotto.
  • Cosa accade in presenza di errori nella notifica? Errori formali possono incidere sulla validità della sanzione e offrono un valido presupposto per ricorso. La tempistica e il rispetto delle modalità sono elementi centrali ai fini dell’annullamento.

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