Il sistema Cerbero ha rivoluzionato la gestione delle multe nei Comuni italiani, combinando tecnologia, AI e telecamere. Funzionamento, impatti, criticità e modalità di ricorso per automobilisti.
Tra questi, spicca il dispositivo Cerbero, che rappresenta una nuova frontiera nella sorveglianza stradale e nella gestione delle violazioni al Codice della Strada. Caratterizzato da una rapida diffusione, soprattutto nelle grandi città come Firenze, ha segnato un netto aumento nell'emissione di sanzioni amministrative, generando un vero e proprio boom di multe per gli automobilisti. Tale fenomeno, se da un lato risponde alla domanda di legalità e decoro urbano, dall'altro fa discutere per l'entità degli incassi e per i possibili effetti sulla quotidianità dei cittadini, spesso costretti a confrontarsi con regole rigide e controlli capillari. Questa combinazione di sorveglianza automatizzata e tolleranza zero sta cambiando il panorama urbano.
Per comprendere i motivi dell'accelerazione nelle verbalizzazioni, è necessario analizzare non solo come funziona questa soluzione tecnologica, ma anche le ricadute sul bilancio degli enti locali, sui servizi resi agli utenti e sulle modalità di contestazione delle sanzioni, alla luce dell'attuale normativa e delle più recenti sentenze dei giudici di pace.
Il funzionamento di Cerbero si basa su una complessa integrazione di tecnologie avanzate, pensate per garantire un controllo capillare del territorio. Il sistema è installato a bordo di veicoli della polizia locale o su strutture mobili, e impiega una rete di telecamere ad alta risoluzione abbinate a soluzioni di intelligenza artificiale per il riconoscimento automatico delle targhe. Tali dispositivi non si limitano a registrare l'immagine dell'infrazione, ma accedono in tempo reale a banche dati che incrociano informazioni su permessi di sosta, assicurazione, revisione, e autorizzazioni varie. In pochi istanti, Cerbero determina se un veicolo è autorizzato alla sosta in una determinata area o se rappresenta una violazione.
Le principali funzionalità del sistema includono:
L'adozione di Cerbero ha prodotto un incremento delle sanzioni per sosta irregolare, con effetti tangibili sia sulle casse comunali sia sulla percezione dei servizi pubblici da parte dei cittadini. Prendendo il caso di Firenze, si registrano oltre 1.700 verbali in soli tre mesi, e circa 20 multe giornaliere solo sui principali viali. Nel 2024, gli incassi dalle multe stradali nella città toscana hanno superato i 61 milioni di euro, collocandola ai vertici della classifica nazionale sia per importo complessivo che pro capite. Simili dinamiche si osservano in altri centri urbani, con aumenti rilevanti anche su scala regionale:
Comune |
Introiti da multe (2024) |
Importo pro capite |
Firenze |
61 milioni € |
168 € |
Comuni toscani |
112 milioni € |
- |
A fronte di queste cifre, i cittadini si interrogano sulla destinazione dei proventi e sulla reale priorità attribuita alla mobilità sostenibile e alla sicurezza.
Ricevere una sanzione rilevata da Cerbero non significa che l'automobilista sia privo di strumenti di tutela. Sono diversi i casi, anche recenti, in cui il ricorso è stato accettato dai giudici di pace. Significativo l'orientamento secondo cui le multe comminate da dispositivi non regolarmente omologati possono essere annullate (come sancito dalla Cassazione in relazione all'obbligo di omologazione, distinto dalla mera approvazione tecnica). Esempi pratici riguardano anche situazioni specifiche, come nel caso di Modena, dove un cittadino ha visto accogliere il proprio ricorso perché il parcheggio era particolarmente stretto, al punto da rendere impossibile il rispetto delle linee:
Fase |
Descrizione |
Preavviso e notifica |
Il verbale viene inviato a casa, di norma entro 40 giorni dall'infrazione. |
Presentazione ricorso |
Entro 30 giorni al Giudice di Pace o al Prefetto, con possibilità di allegare prove e memorie difensive. |
Decisione |
Il giudice valuta la regolarità formale e sostanziale dell'accertamento. |
L'affidabilità e la trasparenza dei dispositivi di rilevazione automatica costituiscono uno dei temi più dibattuti. Come ricordato anche da professionisti esperti e giuristi, l'assenza di omologazione ministeriale rappresenta una causa di nullità delle multe (art. 45 del Codice della Strada). D'altro canto, la richiesta di accesso agli atti e alla documentazione tecnica è legittima e doverosa: ogni cittadino ha il diritto di conoscere le certificazioni e le caratteristiche del sistema di rilevamento utilizzato: