Sono diverse le possibilità per andare in pensione prima per professionisti titolari di Partita Iva, dall’indennizzo per chiusura attività per i commercianti, a pensione contributiva, che permette di andare in pensione a 64 anni di età e con 20 anni di contributi, alla quota 100, per andare in pensione a 62 anni di età e con 38 anni di contributi. Precisiamo che le due ultime possibilità valgono solo per i professionisti con Partita iscritti alle Gestioni Inps e ne sono esclusi i titolari di Partita Iva iscritti alle casse dei professionisti.
Le regole per andare in pensione per i professionisti con Partita Iva sono le stesse valide per i lavoratori dipendi. I liberi professionisti titolari di Partita Iva possono, infatti, andare in pensione di vecchiaia a 67 anni di età e con almeno 20 anni di contributi, o in pensione anticipata con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi di contributi per le donne, ecc. Vediamo ora come può andare in pensione prima un professionista con Partiva Iva nel 2022.
Tra le prime possibilità di andare in pensione anticipata per professionisti con Partita Iva nel 2022 c’è il cosiddetto indennizzo per chiusura attività, possibile per i commercianti con Patita Iva iscritti alla Gestione Separata dell’Inps.
Si tratta di una prestazione economica erogata dall’Inps per cessazione di attività commerciale a determinate categorie di commercianti che abbiano raggiunto almeno 62 anni di età per gli uomini e 57 anni di età per le donne e risultino iscritti da almeno cinque anni alla Gestione contributiva degli esercenti attività commerciali e il cui importo risulta pari alla pensione minima spettate agli iscritti alla Gestione speciale commercianti.
Per avere l’indennizzo per chiusura attività per commercianti bisogna presentare apposita domanda all’Inps e, una volta accettata domanda per l’indennizzo, l’importo spettante è pari alla pensione minima spettante agli iscritti alla Gestione speciale commercianti e decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda.
L’indennizzo per chiusura attività ai commercianti viene erogato fino al raggiungimento dei normali requisiti richiesti per la pensione di vecchiaia dei commercianti che per chi ha maturato un’anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 sono di 67 anni di età, sia per uomini e sia per donne, e per la pensione anticipata di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e di 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne.
Cambiano i requisiti per chi ha il primo accredito contributivo dopo il 31 dicembre 1995 essendo di 63 anni di età e almeno 20 anni di contributi, con prima rata della pensione non inferiore a 2,8 volte l'importo dell'assegno sociale mensile.
I professionisti con Partita Iva iscritti alla Gestione Separata dell’Inps possono andare in pensione prima anche con la quota 100 (a 62 anni di età e con 38 anni di contributi), perché è una misura sperimentale valida ancora fino al 31 dicembre 2022 per tutti i lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, alla Gestione Separata Inps e ai fondi sostitutivi ed esclusivi dell’A.G.O., per cui vale sia per lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato e sia per lavoratori autonomi.
La quota 100 vale, però, solo per i professionisti con Partita Iva iscritti alle gestioni Inps e non per i titolari di Partita Iva iscritti alle casse dei professionisti.
Altra possibilità per permettere ai professionisti con Partita Iva iscritti alla gestione separata dell’Inps di andare in pensione anticipata 2022 con la pensione anticipata contributiva solo a condizione di maturare determinati requisiti che sono:
Sono esclusi da questa possibilità di uscire prima i lavoratori professionisti titolari di Partita Iva iscritti alle casse dei liberi professionisti.