Le spese sostenute per il ricovero di genitori anziani in strutture assistenziali come RSA o case di riposo possono rappresentare un significativo sgravio fiscale in dichiarazione dei redditi. La normativa italiana prevede infatti specifiche detrazioni e deduzioni per queste tipologie di spese, sia a livello nazionale che regionale, applicabili per ricoveri in strutture pubbliche, private, convenzionate/accreditate e non, sia residenziali che semiresidenziali (centri diurni).
È fondamentale chiarire che non tutte le spese sostenute per il ricovero in RSA sono fiscalmente detraibili. Secondo le disposizioni dell'Agenzia delle Entrate, la detrazione del 19% spetta esclusivamente sulla quota sanitaria della retta, mentre la quota alberghiera (vitto e alloggio) resta totalmente esclusa dal beneficio fiscale.
Le strutture di ricovero hanno l'obbligo di certificare distintamente nella documentazione rilasciata:
Solo la prima componente può essere portata in detrazione nel modello 730/2025, entro i limiti e con le regole che vedremo nei prossimi paragrafi.
Per poter beneficiare della detrazione per le spese di ricovero RSA nel modello 730/2025, è necessario rispettare alcune condizioni fondamentali:
Nel caso di spese sostenute per un genitore non autosufficiente non a carico fiscalmente, è richiesta anche una certificazione medica che attesti la condizione di non autosufficienza.
Per le persone anziane non autosufficienti ricoverate in RSA, la detrazione del 19% sulla quota sanitaria è soggetta a specifici limiti che variano in base alla situazione del contribuente:
Per i soggetti con disabilità certificata ai sensi della Legge 104/92 o da altre commissioni mediche pubbliche, è previsto un trattamento più favorevole: invece della detrazione, si applica una deduzione integrale della quota sanitaria dal reddito complessivo.
Quando le spese di ricovero RSA per un genitore anziano sono sostenute da più figli, la gestione della detrazione fiscale segue regole precise:
Se le spese sono pagate direttamente da ciascun figlio in quote separate, ognuno potrà inserire nel proprio 730/2025 la quota personalmente sostenuta, entro i limiti previsti. In questo caso, è fondamentale che ciascun pagamento sia documentato a nome del figlio che lo effettua.
Se invece un solo figlio effettua materialmente il pagamento dell'intera retta, ricevendo poi il rimborso parziale dagli altri fratelli, la situazione fiscale è diversa: solo chi ha effettivamente sostenuto la spesa agli occhi dell'Agenzia delle Entrate potrà beneficiare della detrazione in dichiarazione dei redditi. Gli accordi di ripartizione delle spese tra fratelli restano estranei al rapporto con il Fisco.
Nel caso di spese sostenute congiuntamente per lo stesso familiare non autosufficiente non a carico, il limite massimo di 2.100 euro deve essere ripartito tra tutti i contribuenti che hanno sostenuto la spesa.
Per ottenere correttamente la detrazione nel modello 730/2025, è necessario conservare e, se richiesto in sede di controllo, presentare la seguente documentazione:
Se la fattura è intestata solo al genitore ricoverato ma il pagamento è stato effettuato da un figlio, quest'ultimo dovrà annotare sulla fattura l'importo versato per poter beneficiare della detrazione.
Le spese per RSA vanno indicate nel quadro E del modello 730/2025, con modalità diverse a seconda della situazione:
Per persone non autosufficienti (non disabili), le spese sanitarie vanno indicate:
Per persone con disabilità certificata, le spese sanitarie vanno dedotte nel rigo E25 (spese mediche e di assistenza specifica per persone con disabilità).
Queste indicazioni sono conformi alle istruzioni ufficiali per la compilazione del modello 730/2025 pubblicate dall'Agenzia delle Entrate.
Esistono situazioni specifiche che meritano un approfondimento:
Se due o più fratelli pagano direttamente alla RSA quote diverse della retta per il genitore, ciascuno potrà detrarre nel proprio 730/2025 la quota effettivamente versata. È necessario però che le ricevute di pagamento siano intestate separatamente a ciascun figlio per la propria quota.
In caso di pagamento effettuato da un solo figlio con successiva ripartizione informale tra fratelli, l'Agenzia delle Entrate riconosce la detrazione solo a chi ha formalmente sostenuto la spesa. Gli accordi privati tra fratelli per la suddivisione dei costi non sono fiscalmente rilevanti.
Se il genitore ricoverato è affetto da patologie che danno diritto all'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria pubblica, le spese correlate possono essere detratte dal figlio anche se il genitore non è a suo carico, con un limite massimo di 6.197,48 euro e solo per la parte che non ha trovato capienza nell'imposta dovuta dal genitore stesso.