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Come verificare se la costruzione di un vicino è in regola in base all'attuali normative

Assicurarsi della regolarità di una costruzione vicina può prevenire conflitti e garantire la sicurezza. Passaggi utili per effettuare una verifica efficace e informata

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Come verificare se la costruzione di un

Quando il vicino avvia lavori di costruzione o ristrutturazione, possono sorgere dubbi sulla loro regolarità. Le costruzioni non conformi alle normative possono causare problemi di sicurezza, deprezzamento degli immobili circostanti e dispute legali.

Le irregolarità più comuni

Le irregolarità edilizie più comuni includono interventi eseguiti senza i necessari titoli abilitativi, come il Permesso di Costruire. Questi possono riguardare costruzioni che aumentano la superficie o il volume di un immobile, o modifiche strutturali eseguite senza le dovute autorizzazioni.

Un altro caso frequente è la realizzazione di strutture permanenti classificate erroneamente come opere precarie, che non richiederebbero permessi. Le opere destinate a un uso duraturo, indipendentemente dai materiali utilizzati, richiedono invece le autorizzazioni previste.

Vi sono poi irregolarità legate al mancato rispetto delle distanze minime legali o dei vincoli urbanistici locali. Questo può riguardare costruzioni troppo vicine ai confini di proprietà, alle strade o agli edifici adiacenti.

Sono comuni anche lavori eseguiti in difformità rispetto ai progetti approvati. Questo include cambiamenti non autorizzati che modificano l’aspetto o la destinazione d’uso delle aree, come la trasformazione di uno spazio tecnico in un’area abitabile.

Infine, l’assenza di accatastamento o la mancata registrazione di modifiche al Catasto possono evidenziare problematiche significative, in quanto impediscono di risalire alla regolarità degli interventi eseguiti sull’immobile.

Come verificare la regolarità di una costruzione

Prima di intraprendere azioni formali è opportuno verificare la presenza di cartelli di cantiere (obbligatori) che devono indicare tipo di lavoro, committente, progettista, direttore lavori e impresa esecutrice. Verificare gli orari di lavoro (devono rispettare le ordinanze comunali sul rumore) e controllate se l'area di cantiere invade proprietà comuni o pubbliche senza autorizzazione

Per verificare se una costruzione è in regola, occorre esaminare la documentazione edilizia presso il Comune. La richiesta di accesso agli atti amministrativi, disciplinata dalla Legge 241/1990, consente di ottenere i documenti relativi alla concessione dei permessi come il Permesso di Costruire o la SCIA.

È possibile rivolgersi all’Ufficio Tecnico Comunale o allo Sportello Unico per l’Edilizia (SUE), fornendo informazioni precise sull’immobile, ad esempio indirizzo o dati catastali. Bisogna specificare i documenti richiesti, come autorizzazioni comunali e progetti approvati. Il Comune deve rispondere entro 30 giorni, permettendo la visione o il rilascio di copie.

Un passo ulteriormente utile è consultare il Catasto per verificare se l’immobile è riportato correttamente nelle mappe catastali e nelle planimetrie. Un accatastamento recente può suggerire lavori eseguiti, mentre l’assenza di registrazioni relative alle modifiche potrebbe indicare irregolarità.

È importante verificare anche gli strumenti urbanistici locali, come il Piano Regolatore Generale (PRG) o il Piano di Governo del Territorio (PGT), che stabiliscono regole su distanze, altezze e volumi consentiti. Questi documenti sono consultabili presso il Comune o online.

Segnalazione alle autorità competenti

Se si sospetta che la costruzione del vicino non sia in regola, è possibile fare una richiesta di accesso agli atti amministrativi. Questo consente di visionare i permessi di costruzione, le varianti urbanistiche e altri documenti pertinenti.

In presenza di presunti abusi edilizi, è possibile effettuare una segnalazione formale alle autorità competenti, ovvero al Comune e alla Polizia Municipale. Per questa procedura è necessario redigere un esposto scritto, contenente una descrizione dettagliata della situazione, l’ubicazione esatta dell’opera ed eventuali allegati che possano supportare le accuse, come fotografie, rilievi tecnici o documentazione raccolta.

La segnalazione può essere indirizzata al Settore Tecnico del Comune o al comando della Polizia Municipale, utilizzando moduli precompilati disponibili presso gli uffici comunali o tramite comunicazione elettronica tramite PEC. Nel documento è utile richiedere un controllo sulla regolarità della struttura e l’adozione di eventuali provvedimenti in caso di violazioni accertate.

Le autorità sono obbligate a eseguire gli accertamenti necessari e, se confermano l’esistenza di abusi, possono emettere provvedimenti quali ordinanze di demolizione, ripristino dello stato dei luoghi o sanzioni amministrative. In caso di inadempimento da parte del responsabile, il Comune può procedere d’ufficio con le demolizioni, addebitandone i costi al soggetto responsabile.

Nel caso in cui la costruzione arrechi un danno diretto al segnalante, è anche possibile ricorrere al giudice civile per ottenere provvedimenti specifici o il risarcimento danni.

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