Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del Turismo disciplina in modo dettagliato l'organizzazione degli orari lavorativi, le modalità di svolgimento dei turni, i tempi di reperibilità e il lavoro notturno per tutti i dipendenti del settore turistico. Le disposizioni previste per il 2025 stabiliscono parametri precisi per garantire sia i diritti dei lavoratori sia l'efficienza operativa delle strutture turistiche, alberghiere e della ristorazione.
Il CCNL Turismo 2025 stabilisce che la durata normale dell'orario di lavoro effettivo è fissata in 40 ore settimanali. Questo monte ore viene generalmente distribuito su cinque o sei giornate lavorative, ma la suddivisione può essere organizzata in modo diverso in base alle necessità aziendali.
La distribuzione dell'orario di lavoro può essere configurata secondo diverse modalità:
Per quanto riguarda settori specifici come gli Stabilimenti Balneari, l'orario settimanale è tipicamente distribuito su sei giornate lavorative. L'interruzione meridiana, della durata approssimativa di due ore, non viene computata nell'orario di lavoro giornaliero.
Negli alberghi diurni, invece, l'orario di lavoro settimanale è distribuito su cinque giornate e mezza, con una organizzazione che tiene conto delle specifiche esigenze di questo tipo di struttura.
Il CCNL Turismo prevede meccanismi di flessibilità per gestire situazioni di intensificazione dell'attività lavorativa o eventi non prevedibili. In questi casi, le aziende possono implementare regimi di orario diversi che comportano il superamento temporaneo dell'orario contrattuale standard, attivando lo strumento della Banca delle Ore.
Tuttavia, la normativa stabilisce dei limiti precisi:
Il settore turistico, per sua natura, richiede una copertura del servizio spesso estesa nell'arco della giornata e della settimana. Per questo motivo, il CCNL Turismo 2025 prevede la possibilità di organizzare il lavoro su turni programmati.
I turni possono essere:
La programmazione dei turni deve essere comunicata ai lavoratori con un adeguato preavviso, generalmente non inferiore a due settimane, salvo situazioni eccezionali o emergenze. Questa programmazione deve tenere conto non solo delle esigenze aziendali ma anche, nei limiti del possibile, delle necessità personali e familiari dei dipendenti.
Gli accordi integrativi aziendali possono prevedere sistemi di rotazione dei turni che garantiscano un'equa distribuzione dei carichi di lavoro, soprattutto per quanto riguarda i turni serali, notturni e festivi.
Il CCNL Turismo 2025 regola attentamente anche i periodi di riposo, elemento fondamentale per garantire il benessere psicofisico dei lavoratori, specialmente in un settore caratterizzato da ritmi spesso intensi e orari non convenzionali.
Per quanto riguarda i riposi giornalieri, il contratto prevede:
Il riposo settimanale, invece, deve essere di almeno 24 ore consecutive, generalmente coincidenti con la domenica. Tuttavia, considerando la natura del settore turistico che spesso richiede operatività anche nei giorni festivi, il riposo settimanale può essere programmato in un giorno diverso dalla domenica, in base all'organizzazione dei turni aziendali.
È importante sottolineare che anche il lavoratore può richiedere, previo accordo con l'azienda, di usufruire del riposo settimanale in un giorno diverso dalla domenica per esigenze religiose o personali particolari.
Quando un dipendente viene chiamato a prestare la propria attività lavorativa durante il giorno destinato al riposo settimanale, il CCNL Turismo 2025 prevede una maggiorazione retributiva del 25% sulla normale quota oraria. Questa maggiorazione rappresenta una compensazione economica per la rinuncia al riposo previsto.
In alcuni casi, oltre alla maggiorazione economica, può essere previsto un riposo compensativo da fruire in un altro giorno della settimana, per garantire comunque al lavoratore il necessario periodo di recupero psicofisico.
La reperibilità rappresenta un istituto contrattuale particolarmente rilevante in alcuni ambiti del settore turistico, dove può essere necessario garantire interventi rapidi in caso di emergenze o esigenze impreviste.
Secondo il CCNL Turismo 2025, la reperibilità si caratterizza per:
Le modalità specifiche di reperibilità e le relative indennità economiche vengono generalmente definite attraverso regolamenti aziendali o accordi tra le parti. Questi accordi stabiliscono:
L'indennità di reperibilità rappresenta una compensazione per la limitazione alla libertà personale del lavoratore durante i periodi in cui deve mantenersi disponibile, anche se non viene effettivamente chiamato a intervenire. È importante verificare se c'è un numero massimo di turni di reperibilità al mese o sono senza limiti, consultando le regole specifiche del proprio CCNL.
Il lavoro notturno è una componente importante nel settore turistico, dato che molte strutture come hotel, ristoranti o locali di intrattenimento operano anche in orario serale e notturno. Il CCNL Turismo 2025 fornisce una regolamentazione specifica per questa tipologia di prestazione lavorativa.
Secondo il contratto, viene considerato lavoro notturno quello svolto tra le ore 23:00 e le ore 6:00 del mattino successivo. Per compensare il disagio derivante dallo svolgimento dell'attività lavorativa in orario notturno, il CCNL prevede una maggiorazione del 25% sulla retribuzione oraria base. Per comprendere meglio quando iniziano e terminano i orari turni di notte e quando inizia e finisce il lavoro notturno, è necessario consultare la normativa specifica.
Il CCNL Turismo 2025, in conformità con la normativa sulla sicurezza sul lavoro, prevede specifiche tutele per i lavoratori notturni, tra cui:
È importante sottolineare che alcune categorie di lavoratori hanno il diritto di essere esentate dal lavoro notturno, come ad esempio:
Il CCNL Turismo 2025 regola anche il lavoro straordinario, ossia quello che eccede l'orario normale di lavoro settimanale di 40 ore, e il lavoro supplementare per i contratti part-time.
In particolare, il contratto prevede:
Per i contratti part-time, il CCNL Turismo 2025 prevede la possibilità di richiedere lavoro supplementare (le ore lavorate oltre l'orario part-time ma entro il limite del tempo pieno) con una maggiorazione del 15% sulla retribuzione oraria.
Il settore turistico comprende diverse tipologie di attività, ciascuna con le proprie specificità operative. Il CCNL Turismo 2025 tiene conto di queste differenze prevedendo alcune regolamentazioni particolari per determinati ambiti.
Nelle strutture alberghiere, il CCNL prevede la possibilità di distribuire l'orario di lavoro su sei giorni settimanali, con particolare attenzione alla copertura dei servizi di reception che devono essere garantiti 24 ore su 24. Per il personale addetto alla reception è spesso prevista una organizzazione su tre turni (mattino, pomeriggio, notte).
Per gli stabilimenti balneari, il contratto tiene conto della stagionalità dell'attività, prevedendo una distribuzione dell'orario di lavoro su sei giornate settimanali. L'orario giornaliero non comprende l'interruzione meridiana, che ha una durata di circa due ore.
Nel settore della ristorazione e dei pubblici esercizi, il CCNL prevede la possibilità di adottare orari flessibili per adattarsi ai picchi di affluenza della clientela. È comune l'utilizzo di turni spezzati, con una pausa tra il servizio del pranzo e quello della cena.
Per gli alberghi diurni, il CCNL stabilisce una distribuzione dell'orario di lavoro su cinque giornate e mezza, con modalità che tengono conto delle specifiche esigenze operative di queste strutture.