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Conviene riscattare la laurea nel 2025? I pro e contro da considerare

Qual la convenienza del riscatto degli anni di laurea ai fini pensionistici: a chi conviene e a chi no nel 2025. Calcolo, con esempi concreti, per effettuare le scelta giusta considerando i vantaggi e svantaggi

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Conviene riscattare la laurea nel 2025?

La decisione di riscattare gli anni universitari per incrementare i contributi pensionistici è una scelta che merita attenta riflessione. Nel 2025, con le attuali normative previdenziali e condizioni economiche, valutare la convenienza di questa opzione diventa ancora più rilevante per chi desidera pianificare strategicamente il proprio futuro previdenziale.

Il riscatto degli anni di laurea rappresenta un'opportunità significativa per recuperare periodi contributivi validi per il calcolo pensionistico, consentendo potenzialmente di anticipare l'accesso alla pensione o aumentarne l'importo. Tuttavia, non esiste una risposta universalmente valida sulla sua effettiva convenienza, poiché questa varia in base a molteplici fattori personali e finanziari.

Come funziona il riscatto della laurea nel 2025

Il riscatto della laurea permette di convertire gli anni di studio universitario in anni contributivi validi ai fini pensionistici. Questo significa che i laureati possono generalmente recuperare fino a cinque anni di contributi che verranno considerati nel calcolo della pensione finale. Esistono attualmente due modalità principali di riscatto:

  • Riscatto ordinario: il calcolo per il pagamento si effettua moltiplicando l'aliquota IVS (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti) per l'ultima retribuzione imponibile percepita dal richiedente al momento della domanda. Se il richiedente risulta inoccupato, si moltiplica l'aliquota IVS per il reddito minimo previsto dalla Gestione artigiani e commercianti.
  • Riscatto agevolato: il calcolo si effettua moltiplicando l'aliquota IVS vigente (33%) per il reddito minimo soggetto a imposizione della Gestione INPS artigiani e commercianti. Per il 2025, questo si traduce in un costo di circa 6.123 euro per ogni anno di università, rappresentando un incremento rispetto ai 6.076 euro del 2024.

Titoli di studio ammessi al riscatto

Non tutti i percorsi formativi possono essere riscattati. I titoli di studio che attualmente l'INPS considera validi per il riscatto includono:

  • Diploma universitario (corsi di durata non inferiore a due anni e non superiore a tre)
  • Diploma di laurea tradizionale (corsi di durata non inferiore a quattro anni e non superiore a sei)
  • Laurea triennale, laurea specialistica e laurea magistrale
  • Diploma di specializzazione conseguito dopo la laurea, con durata minima di due anni
  • Dottorato di ricerca disciplinato da specifiche disposizioni di legge
  • Diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM)

È importante sottolineare che non vengono considerati nel riscatto gli anni fuori corso, ma solo quelli previsti dalla durata legale del corso di studi. Inoltre, non sono riscattabili i master universitari, anche se di primo o secondo livello.

Differenze di costo e benefici tra riscatto ordinario e agevolato

Il riscatto ordinario, pur comportando generalmente un costo più elevato rispetto a quello agevolato, prevede l'aumento sia dei contributi sia del monte contributivo, con un conseguente incremento della pensione finale. Tale operazione potrebbe risultare vantaggiosa, a condizione che il costo non sia particolarmente eccessivo.

Per esempio, considerando un lavoratore dipendente con una retribuzione lorda annua di 30.000 euro che intende riscattare 4 anni di laurea, il calcolo sarebbe: 30.000 × 33% = 9.900 × 4 anni = 39.600 euro. Questa sarebbe la somma da versare per il riscatto ordinario.

Il riscatto agevolato, invece, consente un risparmio significativo che può arrivare fino al 70% rispetto al metodo ordinario. Per il 2025, considerando un reddito minimo imponibile di circa 18.555 euro, il costo per anno di riscatto sarebbe di circa 6.123 euro (18.555 × 33%). Quindi, per 4 anni di laurea si pagherebbero circa 24.492 euro, con un risparmio notevole rispetto al riscatto ordinario.

Tuttavia, il riscatto agevolato presenta alcune limitazioni importanti:

  • Può essere utilizzato solo per gli anni di studio successivi al 1° gennaio 1996 (o per periodi precedenti solo optando per il calcolo interamente contributivo della pensione)
  • Non garantisce lo stesso aumento dell'importo pensionistico del riscatto ordinario
  • È applicabile solo per chi ha completato gli studi nei tempi previsti, senza andare fuori corso

Vantaggi fiscali del riscatto laurea

Un aspetto spesso sottovalutato del riscatto della laurea sono i benefici fiscali che offre. Questi variano a seconda della tipologia di riscatto scelta:

  • Riscatto ordinario: l'intero importo versato è deducibile dal reddito imponibile, con un significativo risparmio fiscale proporzionale all'aliquota marginale IRPEF del contribuente.
  • Riscatto agevolato: è prevista una detrazione diretta dalle imposte pari al 50% dell'importo versato, distribuita in cinque anni con rate di pari importo.

Un'opportunità interessante è la possibilità per i genitori di studenti fiscalmente a carico di richiedere una detrazione del 19% sulle spese sostenute per il riscatto della laurea dei figli.

Il pagamento può essere effettuato in un'unica soluzione o dilazionato fino a 120 rate mensili (10 anni) senza l'applicazione di interessi, rendendo l'opzione più sostenibile anche per chi non dispone immediatamente dell'intera somma.

Pro e contro del riscatto della laurea nel 2025

Prima di procedere con il riscatto della laurea, è importante valutare attentamente i pro e i contro di questa scelta, particolarmente alla luce delle condizioni previste per il 2025.

Vantaggi del riscatto della laurea:

  • Possibilità di anticipare l'accesso alla pensione, specialmente per raggiungere i requisiti per la Pensione Anticipata o Quota 41
  • Incremento dell'importo dell'assegno pensionistico mensile
  • Opportunità di presentare domanda in qualsiasi momento, anche in stato di disoccupazione
  • Possibilità di riscattare più titoli di studio se si è pluri-laureati
  • Vantaggi fiscali significativi attraverso deduzioni o detrazioni
  • Opzione di pagamento rateizzato senza interessi

Svantaggi e limitazioni:

  • Non applicabile a tutte le tipologie di lauree e diplomi
  • Non valido per periodi in cui si è simultaneamente lavorato e studiato
  • Il riscatto agevolato non è utilizzabile per periodi anteriori al 1996 (a meno di optare per il calcolo interamente contributivo)
  • Non può essere utilizzato per determinate forme pensionistiche, come Quota 103
  • Il riscatto agevolato è limitato agli anni in corso, escludendo gli anni fuori corso
  • L'investimento iniziale può essere significativo, soprattutto con il riscatto ordinario

Quando conviene realmente riscattare la laurea nel 2025

La convenienza del riscatto della laurea dipende da vari fattori individuali. Ecco alcuni scenari in cui riscattare la laurea o pagare i contributi volontari per la pensione potrebbe risultare particolarmente vantaggioso:

  1. Per chi è vicino alla pensione ma non ha maturato i contributi necessari: se si sta raggiungendo l'età pensionabile ma non si hanno ancora i 20 anni minimi di contribuzione richiesti per la pensione di vecchiaia, il riscatto può rappresentare un'opportunità per colmare questo gap.
  2. Per anticipare l'uscita dal mondo del lavoro: se con gli anni riscattati si raggiunge il requisito contributivo per accedere alla pensione anticipata (41 anni e 10 mesi per le donne, 42 anni e 10 mesi per gli uomini nel 2025), il riscatto diventa strategicamente rilevante.
  3. Per i giovani con redditi ancora contenuti: presentare la domanda di riscatto all'inizio della carriera lavorativa consente di beneficiare di costi inferiori nel caso del riscatto ordinario, poiché calcolati su retribuzioni più basse. Un esempio emblematico è quello di due professioniste: la prima ha riscattato la laurea appena iniziato a lavorare, pagando solo 1.500 euro, mentre la seconda, avendo atteso fino a ridosso della pensione, ha dovuto sborsare 82.000 euro per lo stesso beneficio.
  4. Per lavoratori con redditi elevati (oltre 103.055 euro) che hanno periodi di laurea pre-1996: in questo caso specifico, riscattare anche solo un mese di laurea precedente al 1996 con il metodo ordinario può risultare estremamente vantaggioso, poiché permetterebbe di eliminare il massimale contributivo, con un potenziale significativo aumento della pensione futura.

D'altra parte, il riscatto potrebbe non essere conveniente nelle seguenti situazioni:

  • Per chi ha già maturato un montante contributivo sufficiente per una pensione soddisfacente
  • Per chi è prossimo alla pensione di vecchiaia e ha già i 20 anni di contributi richiesti
  • Per chi opta per modalità di pensionamento che prevedono il ricalcolo interamente contributivo, come Quota 103 od Opzione Donna, poiché l'investimento potrebbe non tradursi in un proporzionale aumento dell'assegno

Come presentare domanda e simulare il costo del riscatto

La domanda di riscatto può essere presentata attraverso diverse modalità:

  • Online tramite il portale INPS, accedendo con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS
  • Telefonicamente tramite il Contact Center dell'INPS
  • Presso CAF o patronati autorizzati

Prima di procedere, è consigliabile utilizzare il simulatore di riscatto della laurea disponibile sul sito dell'INPS, che permette di ottenere una stima dei costi e dei benefici in base alla propria situazione specifica. Questo strumento consente di valutare in anticipo se l'investimento sia effettivamente vantaggioso nel proprio caso.

Per una valutazione ancora più precisa, è raccomandabile rivolgersi a un consulente previdenziale che possa analizzare nel dettaglio la situazione individuale e offrire consigli personalizzati.

Novità per il riscatto della laurea nel 2025

Per il 2025, la Legge di Bilancio 2024 ha confermato la possibilità di riscattare i periodi di studio universitario per un massimo di cinque anni, purché questi rientrino nella fascia temporale compresa tra il 1° gennaio 1996 e il 29 gennaio 2019.

Il principale beneficio che si può trarre dal riscatto nel 2025 è la possibilità di maturare in anticipo il requisito contributivo necessario per raggiungere l'età pensionabile, particolarmente rilevante alla luce delle recenti modifiche normative che prevedono diverse fasce di requisiti per l'accesso alla pensione.

Un'importante considerazione per il 2025 riguarda anche l'incremento del costo del riscatto agevolato, che è salito rispetto al 2024, rendendo necessaria una più attenta valutazione del rapporto costo-beneficio prima di procedere.

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