Quado una persona muore sono diverse le pratiche necessarie da sbrigare per sbloccare il patrimonio del defunto ma anche per regolare le posizioni fiscali di defunto ed eredi a partire dalla redazione del certificato di morte, che deve essere esclusivamente fatto da un medico, e dal funerale.
Cosa fare quando una persona muore? Alla scomparsa di una persona, che avvenga inaspettatamente per cause improvvise, come per esempio un incidente stradale, o che avvenga dopo una lunga malattia, procedure e pratiche da sbrigare sono le stesse e non cambiano. Vediamo quali sono tutte le pratiche da svolgere quando muore una persona.
Quando muore una persona la prima cosa da fare è chiamare un medico, che si rechi a casa della persona defunta per accertare il decesso e fare il relativo certificato di morte, e contattare poi un'agenzia di pompe funebri. Entro 24 ore dal decesso della persona bisogna recarsi presso l’ufficio dello Stato Civile nel Comune di residenza per denunciare la morte della persona scomparsa consegnando il certificato di morte e specifico certificato nel caso i familiari abbiano scelto la cremazione.
Una volta redatto il certificato di morte, dunque, i familiari della persona congiunta possono organizzare il funerale. Stando a quanto previsto dalla legge, le spese del funerale di norma sono a carico di tutti gli eredi secondo percentuali stabilite a meno che tra gli stessi eredi non vi sia un accordo diverso.
Dopodicchè si può procedere con lo sbrigare tutte le pratiche dovute a seguito della scomparsa di una persona e che sono, in particolare;
La dichiarazione di successione è un adempimento fiscale che gli eredi devono presentare all’Agenzia delle Entrate per subentrare nel patrimonio del defunto e che deve essere presentata esclusivamente dagli eredi, a meno che non abbiano rinunciato all’eredità, o, in alternativa, da:
La dichiarazione di successione deve essere presentata all'Agenzia delle Entrate dagli eredi entro 12 mesi dalla data del decesso della persona e dopo gli accertamenti fiscali previsti deve essere pagata l’imposta di successione sull'eredità con aliquote variabili secondo il grado di parentela e alle quote ereditarie. Una volta effettuato il pagamento, la ricevuta del pagamento che si effettua con modello F23 deve essere presentata insieme alla pratica alle Entrate.
Altra pratica da sbrigare quando muore una persona prevede la comunicazione dell’avvenuto decesso all’Inps, operazione che si può fare sia direttamente online e sia rivolgendosi a Caf e Patronati, presentando certificato di morte e libretto di pensione e, allo stesso, tempo domanda per la pensione di reversibilità al coniuge superstite e di riscossione dei ratei maturati agli aventi diritto accompagnata dai documenti necessari per la reversibilità che sono certificato di matrimonio, dichiarazione dei redditi, stato di famiglia alla data del decesso, dichiarazione di non avvenuta pronuncia di sentenza di separazione con addebito e di non avvenuto nuovo matrimonio, dichiarazione sul diritto alle detrazioni d’imposta.
Tra i passaggi principali da compiere alla morte di una persona c’è quello dell’apertura del testamento nei casi in cui il defunto e abbia scritto uno. Se, infatti, il defunto aveva fatto testamento, lo stesso deve essere aperto obbligatoriamente da un notaio e alla presenza di tutti gli eredi e legatari.
Dal momento dell’apertura del testamento, eredi e legatari diventano i nuovi proprietari del patrimonio, sia di beni mobili e sia di bei immobili, della persona scomparsa, e possono accettare l’eredità, cosa che si fa tramite atto pubblico o scrittura privata, ma anche decidere di rinunciare all’eredità.
La rinuncia all’eredità comporta anche il contestuale venire meno a pagamenti di debiti del defunto nel caso ne abbia lasciati. Se, invece, si accetta l’eredità, si accettando anche eventuali debiti presenti lasciati dal defunto e che si dovranno ripagare.
Altre pratiche da svolgere quando muore una persona riguardano quelle relative ai propri patrimoni in banca o detenuti alla Posta che di qualsiasi natura siano, da conti correnti a libretti postali, o altri fondi di investimenti, vengono subito congelati fino alla presentazione da parte dell’erede o degli eredi della dichiarazione di successione fatta. Solo allora la banca sblocca i conti correnti intestati al defunto e la Posta liquida gli eredi.
Bisogna poi anche chiudere i contratti intestati alla persona defunta per le forniture di luce, acqua, gas e utenze telefoniche. La disdetta deve essere presentata presso l’ufficio comunale competente. E non bisogna poi dimenticare le pratiche riguardanti le auto intestate alla persona che muore e che, al pari di ogni altro bene di proprietà del defunto, passano in successione.
In particolare, per l’uso di auto per gli eredi, bisogna accettare l’eredità ed entro 60 giorni registrare l’atto al PRA di competenza (Pubblico Registro Automobilistico), presentando anche documento di identità in corso di validità dell’erede.
Dopodicchè il PRA rilascia il nuovo certificato di proprietà aggiornato e l’erede può richiedere alla Motorizzazione Civile l’aggiornamento della Carta di circolazione. Solo una volta conclusa questa procedura, l’erede può finalmente usare la macchina.