Il lavoratore che decide di trasformare il proprio rapporto di lavoro cambiandolo da impiego a tempo pieno a part time deve fare richiesta all’azienda compilando l’apposita domanda dove inserire l'oggetto, la richiesta di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale, specificare la tipologia di part time a cui si intende passare, se orizzontale, verticale o misto, l'orario di lavoro e la motivazione della richiesta di passaggio al part time, concludendo con l’indicazione di luogo e data e la firma del lavoratore.
Le leggi in vigore non prevedono, in realtà, alcun obbligo da parte del datore di lavoro di accettare una richiesta di part time.
Ogni datore di lavoro può, infatti, decidere se accettare o rifiutare la richiesta di part time, a meno che non si tratta casi in cui la richiesta di trasformazione del contratto in part time deve, per legge, essere accettata.
E' obbligatorio accettare la richiesta di passaggio al part time solo nei seguenti casi:
Ci sono poi altri casi in cui alcuni soggetti devono avere priorità di accesso al part time rispetto ad altri soggetti, per esempio, le persone con disabilità grave e che hanno una invalidità riconosciuta al 100% o le persone affette da malattie gravi.
Considerando che l’accettazione della richiesta di passaggio al lavoro part time è a discrezione del datore di lavoro e non è obbligatoria da accettare, se viene rifiutata probabilmente ben poco si può fare.
O meglio, è possibile rivolgersi ad un sindacato per far valere i propri diritti, ma non è detto che l’esito della procedura sia positivo. Difficilmente in questi casi è consigliato procedere per vie legali.
L’unico caso in cui è possibile presentare ricorso legale se il datore di lavoro non accetta la domanda di lavoro part time è quello in cui si fa parte delle categorie di persone per cui deve, invece, sempre essere accettata.