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Cosa fare se piante e fiori del tuo vicino di balcone in condominio occupano tua area, bloccano visuale o danno fastidio

Quali sono le soluzioni e le strade possibili per risolvere il problema di piante e fiori del vicino di balcone che sconfinano nella proprio e creano fastidi

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Cosa fare se piante e fiori del tuo vici

Diverse controversie tra condomini vicini hanno per oggetto rami di piante e fiori che invadono altri balconi, o vasi posizionati in modo inappropriato fino anche pericoloso sui balconi o, ancora, acqua che cola continuamente a causa da eccessive annaffiature. 

Proprio per evitare continue liti e discussioni, bisogna rispettare le regole di convivenza e i limiti imposti dalla legge in materia di giardinaggio in condominio.

Cerchiamo di seguito di capire cosa si può fare quando le piante e i fiori di un vicino invadono la nostra proprietà, ci tolgono aria, bloccano la visuale o ci danno fastidio. 

  • Le richieste ai vicini
  • Quando si deve agire per vie legali

Le richieste ai vicini

Quando le piante ei fiori del vicino invadono il proprio balcone in condominio, la prima cosa che si può fare, come avviene anche tra vicini di singole villette indipendenti, è quella di rivolgersi direttamente in prima allo stesso vicino per chiedergli in maniera cordiale di tagliare e sistemare i rami e le piante sconfinanti. 

Per un problema di questo genere, la normativa vigente non prevede che il proprietario infastidito possa rivolgersi all’amministratore, che, dal canto suo, è responsabile solo di ciò che riguarda le parti comuni.

Se, nonostante la gentile richiesta, il vicino non provvede a tagliare e sistemare le piante e i fiori che danno fastidio nel proprio balcone, si può procedere con un ulteriore richiamo.

Se neanche questo passaggio funziona, allora il soggetto interessato può decidere di agire per vie legali, a condizione che l’evento non sia occasionale e arrechi un effettivo e un reale fastidio al condomino vicino. 

Quando si deve agire per vie legali

Si agisce per vie legali quando il vicino di balcone in condominio non provvede a rimuovere piante e fiori che sconfinano anche nel proprio balcone e bloccano la visuale o infastidiscono creando problemi di pulizia.

In questo caso, si può, infatti, avviare una causa in tribunale con l’assistenza di un avvocato. 

Quest’ultimo redige e invia una lettera di diffida, per raccomandata con ricevuta di ritorno, che formalizza la richiesta di rimozione o potatura, facendo presente che si tratta di una violazione dei diritti altrui, come il diritto di veduta o di proprietà.

Nella lettera viene anche indicato un termine massimo entro cui devono essere eliminate piante e fiori sconfinanti.

Se la lettera di diffida non sortisce alcun effetto, allora il proprietario leso nel proprio diritto dovrà affrontare il caso in tribunale attraverso una causa civile.

E’ possibile, in primo luogo, sporgere denuncia se la condotta è abituale e crea effettiva molestia al vicino. Alla denuncia si possono allegare fotografie e filmati che dimostrano l’accaduto e si possono citare anche possibili testimoni.

Procedendo nella direzione legale, è il giudice che arriva ad ordinare al vicino il taglio e la sistemazione di piante e fiori che creano problemi al nostro balcone.

In ogni caso, non è mai possibile agire in piena autonomia, tagliando, per esempio, di propria iniziativa le piante del vicino.

Le leggi in vigore non permettono, infatti, di fare nulla da soli perché si rischia di incorrere nel reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, con relative conseguenze e sanzioni da pagare.

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