L'intelligenza artificiale continua a guadagnare terreno nel mercato del lavoro. Secondo un'indagine condotta dall'Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano, il 32% delle aziende utilizza almeno una soluzione di intelligenza artificiale per scremare i curriculum o gestire altre attività legate alle risorse umane.
Anche i candidati stanno adottando strumenti di intelligenza artificiale per creare curriculum e lettere di presentazione e superare i controlli aziendali. Una ricerca del Financial Times ha rivelato che circa la metà degli aspiranti lavoratori utilizza l'intelligenza artificiale per perfezionare le proprie candidature. Approfondiamo alcuni aspetti:
Conviene usare l'intelligenza artificiale per creare un CV?
Curriculum vitae, perché si utilizza l'intelligenza artificiale per la creazione
La crescente diffusione dell'intelligenza artificiale nel mercato del lavoro sta trasformando il modo in cui candidati e datori di lavoro si approcciano al processo di selezione. Secondo un recente sondaggio condotto dalla start-up Beamery su 2.500 lavoratori britannici, circa il 46% degli aspiranti impiega l'intelligenza artificiale generativa per preparare le proprie candidature. Un'ulteriore indagine di Canva su 5.000 persone in cerca di lavoro ha rivelato che il 45% di loro utilizza strumenti di IA per creare o migliorare il proprio curriculum.
Questa tendenza è resa possibile dalla facilità con cui strumenti permettono di personalizzare le candidature in base alle specifiche richieste degli annunci di lavoro. Tuttavia non è priva di rischi. Molti datori di lavoro, in particolare le grandi società di consulenza come Deloitte, EY, Pwc e KPMG, hanno espresso un atteggiamento di tolleranza zero nei confronti dell'uso dell'intelligenza artificiale nelle application. Queste aziende hanno messo in guardia i candidati contro l'uso eccessivo di tali strumenti, sottolineando che i recruiter possono facilmente individuare i segni rivelatori di un curriculum generato dall'IA, come l'uso di grammatica americana in candidature di britannici o frasi generiche non in linea con il ruolo specifico.
Un uso non adeguato dell'IA può portare a risultati controproducenti. I curriculum devono riflettere la personalità, le passioni e la storia del candidato, aspetti che l'intelligenza artificiale non può catturare completamente. Questa mancanza di autenticità può rendere un curriculum meno efficace, facendo apparire il candidato generico o poco coinvolto.
Le versioni a pagamento degli strumenti di IA sembrano offrire un vantaggio. Secondo uno studio condotto da Neurosight, i candidati che hanno utilizzato la versione premium hanno ottenuto punteggi più alti nei test psicometrici rispetto a quelli che hanno usato la versione gratuita. L'uso di questi strumenti è più diffuso tra i giovani provenienti da contesti socioeconomici elevati, il che potrebbe introdurre nuove disuguaglianze nei processi di selezione.
Datori di lavoro e recruiter si affidano sempre più all'interazione personale per verificare l'autenticità delle candidature. Ma ci sarà sempre la necessità di un'interazione faccia a faccia prima della selezione finale. In quei momenti, non ci saranno strumenti di IA a cui appoggiarsi, e la vera natura del candidato emergerà.
L'uso dell'intelligenza artificiale nella creazione di curriculum vitae è diventato sempre più comune grazie ai vantaggi che questa tecnologia offre sia ai candidati che ai datori di lavoro. Ecco perché così tante persone scelgono di utilizzare l'IA per scrivere i loro CV:
L'IA consente ai candidati di creare curriculum in modo più rapido e con meno sforzo. Strumenti e piattaforme specializzate in CV generano bozze complete basandosi su pochi input iniziali, eliminando lo stress di dover partire da zero.
Per chi non si sente particolarmente a proprio agio nella scrittura, l'IA può offrire un valido supporto. Ad esempio, può aiutare a strutturare meglio il CV o a trovare le giuste parole per descrivere le proprie competenze e esperienze. Pensiamo a neolaureati o persone che stanno cambiando settore e non sanno quali termini utilizzare per rendere il loro CV più rilevante.
Sebbene l'IA possa automatizzare gran parte del processo, offre anche la possibilità di personalizzare il CV per alcuni ruoli. Ad esempio, i candidati possono utilizzare l'IA per creare diverse versioni del loro curriculum, ciascuna ottimizzata per un particolare tipo di lavoro o settore. Questo approccio aumenta le probabilità di successo, permettendo ai candidati di adattare rapidamente il loro CV alle richieste dei vari annunci di lavoro.
Molte piattaforme di IA sono progettate per essere user friendly, rendendo accessibile la creazione di un CV professionale anche a chi non ha grandi competenze tecnologiche. Questi strumenti guidano l'utente attraverso ogni passaggio, dal formato alla scelta delle parole, rendendo il processo molto più semplice rispetto al passato.
Nonostante i molti vantaggi, l'uso dell'IA non è privo di rischi. I recruiter possono spesso distinguere tra un CV generato dall'IA e uno scritto a mano, e molti apprezzano la personalizzazione e l'autenticità che solo un tocco umano può offrire. E c'è il rischio che i CV creati dall'IA possano risultare troppo generici o privi di personalità, elementi fondamentali per distinguersi in un mercato del lavoro sempre più competitivo.