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Guida alla pensione supplementare: chi e come può aumentare importo della propria pensione

Come funziona e a chi spetta la pensione supplementare: come si può ottenere e tutte le regole in vigore da rispettare

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Guida alla pensione supplementare: chi e

Negli scenari previdenziali italiani, le possibilità di incrementare l’assegno pensionistico sono offerte da strumenti distinti quali pensione supplementare e supplemento di pensione.

Si tratta di due meccanismi che rispondono a esigenze diverse, entrambi volti a valorizzare contributi aggiuntivi maturati in fasi successive o residue del percorso lavorativo e sono:

  • Pensione supplementare: viene riconosciuta a chi, già titolare di una prestazione pensionistica principale liquidata in una specifica gestione, abbia contribuzioni residue in una differente gestione previdenziale senza maturare il diritto autonomo a una seconda pensione. Pur rappresentando una prestazione autonoma, non dà diritto all’integrazione al minimo.
  • Supplemento di pensione: è destinato a chi continua a versare contributi nella medesima gestione dopo la decorrenza della pensione principale. L’importo aggiuntivo si somma a quello dell’assegno già percepito, secondo criteri di calcolo definiti dalla normativa.

La differenza tra supplemento di pensione e pensione supplementare

Il supplemento di pensione consiste nell'incremento dell'importo della pensione già in essere, determinato dai contributi versati dopo la decorrenza della prestazione originaria e all'interno della stessa gestione previdenziale.

Questo meccanismo consente ai pensionati che proseguono l'attività lavorativa, o riprendono a versare contributi, di ottenere una modifica migliorativa del proprio trattamento economico.

  • Ambito di applicazione: il supplemento è accessibile esclusivamente se i contributi ulteriori sono stati versati nella medesima gestione.
  • Effetto sull’assegno: si tratta di un incremento diretto, soggetto alle regole di calcolo della prestazione base.
  • Tempistiche: richiedibile dopo periodi prestabiliti (tipicamente cinque anni dalla pensione o da un precedente supplemento, eccezioni per gestione separata e lavoratori autonomi).

La pensione supplementare è, invece, una prestazione autonoma erogata a favore di chi, titolare di un trattamento principale in una gestione, detiene contributi in un’altra gestione che, per normativa, non consentono il diritto a pensione autonoma. Essa si attiva tipicamente quando non sia stato possibile effettuare ricongiunzione, cumulo o totalizzazione.

  • Ambito di applicazione: riguarda contributi in gestioni diverse e residue.
  • Calcolo: basato esclusivamente sui versamenti relativi alla “gestione ospitante”, senza integrazione al minimo.
  • Compatibilità: può coesistere con la pensione principale.

A chi spetta la pensione supplementare: requisiti soggettivi e gestioni previdenziali coinvolte

La pensione supplementare spetta a soggetti già pensionati con una prestazione principale maturata in una gestione (ad esempio, ex INPDAP per dipendenti pubblici, Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti) che hanno ulteriori periodi assicurativi, spesso residuali, in un’altra gestione INPS nella quale, tuttavia, non si sono conseguiti i requisiti sufficienti per la pensione autonoma.

Dunque, per avere la pensione supplementare è necessario che i contributi nella gestione secondaria siano insufficienti per il diritto a una pensione finale.

La prestazione interessa:

  • Gestione dei lavoratori dipendenti e autonomi (FPLD, artigiani, commercianti, coltivatori diretti): beneficiari che abbiano versato contributi in queste casse senza raggiungere il requisito pensionistico nella stessa.
  • Gestione separata: la possibilità di ottenere la pensione supplementare è riconosciuta in caso di contributi non sufficienti per la pensione diretta nella gestione.

Per poter ottenere la pensione supplementare è richiesto almeno un periodo di contribuzione accreditata nella gestione ospitante, non utilizzato per altre prestazioni.

Quando e come presentare domanda: tempistiche e procedura

Per ottenere la pensione supplementare, deve essere presentata apposita domanda dopo aver maturato i requisiti richiesti nella gestione ospitante, tipicamente all’età prevista per la pensione di vecchiaia nella stessa gestione anche se contestualmente si è già pensionati presso un’altra cassa o fondo.

Le regole previste sono le seguenti:

  • Procedura: L’inoltro delle domande avviene per via telematica ssul sito Inps. È necessario autenticarsi tramite SPID, CIE o CNS e seguire la procedura dedicata.
  • Supporto e alternative: In alternativa, è possibile rivolgersi al Contact Center (803164 o 06164164) o avvalersi dei servizi offerti dai patronati e dagli intermediari abilitati.
  • Per le casse professionali: Alcuni enti liquidano il supplemento d’ufficio (ad esempio, per i supplementi derivanti da contribuzione post-pensionamento maturata dal 2022), mentre per periodi antecedenti occorre inoltrare domanda telematica tramite il servizio specifico di ciascun ente.

La domanda deve riportare in maniera dettagliata i periodi di contribuzione aggiuntiva e la gestione interessata, utilizzando la modulistica predisposta dall’ente previdenziale o i sistemi di compilazione guidata online.

Gestione Tempistica per la domanda
AGO/dipendenti e autonomi 5 anni, oppure 2 se raggiunta età pensionabile
Gestione separata 2 anni per primo supplemento, 5 per i successivi
Casse professionali Decorrenza variabile, spesso liquidazione d’ufficio dal 2022

Le modalità di calcolo dell’importo e i sistemi applicati

Il calcolo degli importi dovuti per la pensione supplementare  si basa su regole specifiche che variano in funzione della gestione previdenziale interessata, dell’anzianità contributiva e delle date di maturazione dei contributi considerati.

La prestazione viene liquidata esclusivamente su base contributiva, seguendo i criteri vigenti nella gestione ospitante e rapportando le somme all’effettivo montante accumulato.

Le gestioni utilizzano, di norma, criteri simili alla pensione ordinaria per determinare l’importo, ma non riconoscono l’integrazione al trattamento minimo.

Nella gestione separata: Il calcolo segue sempre il sistema contributivo puro, consentendo generalmente una valorizzazione diretta dell’ammontare versato, tramite l’applicazione del coefficiente di trasformazione previsto per l’età raggiunta all’atto della liquidazione o del supplemento.

Modalità Periodo di contribuzione Sistema applicato
Dipendenti/Autonomi Contributi ante 2012 Retributivo o misto
Dipendenti/Autonomi Contributi post 2012 Contributivo
Gestione separata Sempre Contributivo

L’importo spettante viene rivalutato secondo i criteri previsti dalla legge, in modo analogo alle altre prestazioni pensionistiche erogate dalla stessa gestione. Nelle situazioni di cumulo delle gestioni, ogni ente calcola separatamente la quota di prestazione spettante secondo le proprie regole.

Tempi di lavorazione delle domande e aspetti amministrativi

Per quanto riguarda i tempi di lavorazione delle domande di pensione supplementare, la normativa ordinaria prevede un termine di 30 giorni.

Tuttavia, specifici regolamenti delle gestioni previdenziali possono derogare il termine a seconda della complessità della pratica o della tipologia di ente interessato. Le eventuali richieste di documentazione integrativa possono estendere i tempi necessari alla lavorazione.

Domande frequenti sulla pensione supplementare e sul supplemento di pensione

  • È possibile ottenere sia supplemento che pensione supplementare insieme?
    Solo in presenza di contribuzione aggiuntiva in distinte gestioni previdenziali e nel rispetto dei requisiti normativi di ciascuna prestazione.
  • Il supplemento comporta sempre un aumento dell’assegno?
    No: se la pensione è già integrata al minimo, il supplemento può essere assorbito e non produrre un innalzamento effettivo.
  • I contributi volontari danno diritto al supplemento?
    Sì, se versati dopo la decorrenza della pensione nella stessa gestione e secondo la normativa vigente.
  • È obbligatorio presentare domanda per ottenere il supplemento?
    Sì, salvo eccezioni per alcune casse professionali che liquidano d’ufficio dal 2022.
  • La pensione supplementare può essere richiesta anche in presenza di una pensione estera?
    No, in tali casi si applicano le regole della totalizzazione internazionale e non si matura diritto a pensione supplementare.