Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Navigard, i nuovi sistemi di controllo al posto dei tutor. Come funzionano, quali infrazioni possono verificare e dove sono messi

Navigard una piattaforma tecnologica che utilizza un insieme di radar, telecamere ad alta definizione e sensori distribuiti lungo la rete autostradale.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Navigard, i nuovi sistemi di controllo a

Il Navigard sono la nuova frontiera nella tecnologia di controllo stradale in Italia, destinato a sostituire i noti tutor utilizzati per il monitoraggio della velocità media. Questo sistema, più avanzato e versatile, punta a garantire una maggiore sicurezza sulle strade, grazie a un insieme di funzioni che vanno oltre la verifica del rispetto dei limiti di velocità. Con l'implementazione dei Navigard, le autorità stradali mirano a migliorare l’efficacia dei controlli e a ridurre il numero di incidenti. Vediamo allora:

  • Quali infrazioni può verificare

  • Come funziona il sistema Navigard

  • Dove sono installati i Navigard

Come funziona il sistema Navigard

Il Navigard utilizza una combinazione di tecnologie avanzate per monitorare il traffico e rilevare le infrazioni. Alla base del suo funzionamento c'è una rete di telecamere ad alta definizione, supportate da un sistema di riconoscimento ottico dei caratteri che permette di leggere in modo automatico le targhe dei veicoli in transito. Le telecamere sono posizionate lungo tratti di strada e autostrada, e il sistema calcola la velocità media dei veicoli confrontando i tempi di passaggio tra due punti di rilevazione.

Oltre al controllo della velocità, il Navigard è integrato con una piattaforma di analisi dati in grado di verificare in tempo reale altri parametri relativi al veicolo. Grazie alla connessione con banche dati come quella della Motorizzazione Civile e delle assicurazioni, il sistema può identificare veicoli non assicurati, privi di revisione o rubati.

Quali infrazioni può verificare

Il Navigard monitorare la velocità media, come accadeva con i rutor, e introduce una serie di funzionalità aggiuntive che lo rendono uno strumento polivalente per la sicurezza stradale. Oltre alla velocità media, il sistema può rilevare l'eccesso di velocità puntuale: attraverso telecamere integrate, può misurare la velocità istantanea in punti critici, come aree di lavoro o zone urbane ad alta densità.

Riesce anche a verificare la mancanza di copertura assicurativa: confrontando i dati delle targhe con quelli delle compagnie assicurative, il sistema individua in tempo reale i veicoli che circolano senza assicurazione. Il Navigard è in grado di accedere alle banche dati per verificare se un veicolo è in regola con gli obblighi di revisione periodica.

Grazie al collegamento con le forze dell'ordine, il sistema può identificare veicoli denunciati come rubati. Infine,: in zone con restrizioni di accesso, come ZTL o corsie preferenziali, il sistema segnala i transiti non autorizzati.

Dove sono installati i Navigard

I Navigard sono stati installati su alcune delle arterie autostradali italiane, ma il progetto prevede un’espansione progressiva. Le prime installazioni sono avvenute in tratte considerate ad alto rischio per gli incidenti, come autostrade con elevato traffico commerciale o pendolari. In particolare, il sistema è già attivo su alcune tratte dell'Autostrada A1, della A14 e della A4, e verrà esteso ad altre autostrade e strade statali.

A livello urbano, alcune città stanno sperimentando il Navigard in contesti particolari, come le tangenziali e le ZTL, dove il sistema è utilizzato per monitorare l'accesso non autorizzato e il rispetto delle normative locali. Si tratta di un approccio ibrido che combina l’uso in ambito urbano e autostradale.

L’introduzione del Navigard ha suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, il sistema è stato accolto positivamente per la sua capacità di migliorare la sicurezza stradale, grazie a un controllo più preciso e completo rispetto ai tutor. Dall’altro, alcune associazioni di automobilisti hanno sollevato dubbi sulla privacy e sull’utilizzo dei dati raccolti. La preoccupazione riguarda la gestione delle informazioni personali, in particolare per quanto riguarda la trasparenza nell’uso delle banche dati e la protezione dei dati sensibili.

In termini di sicurezza, i primi risultati mostrano una riduzione delle infrazioni nei tratti in cui il sistema è attivo.

Leggi anche