Secondo quanto stabilito dalle leggi 2022, chi assiste persone gravemente malate può andare in pensione prima ma solo in determinati casi e se soddisfa determinate condizioni, per esempio, con l’Ape social. Non ci sarebbero ulteriori leggi che permettono a chi assiste un parente gravemente malato di andare in pensione prima così come non tutti gli stessi malati, anche se di malattie gravi, o invalidi, possono andare in pensione prima per malattia se non hanno una invalidità riconosciuta in percentuale elevata.
Le leggi in vigore permettono ai lavoratori, iscritti all'assicurazione generale obbligatoria, con invalidità civile pari o superiore all’80% di andare in pensione prima a 55 anni per le donne e a 60 anni per gli uomini e con almeno 20 anni di contributi.
Anche lavoratori sordomuti e invalidi per qualsiasi causa con un'invalidità riconosciuta superiore al 74% possono richiedere, possono andare in pensione prima chiedendo per ogni anno di lavoro svolto presso le pubbliche amministrazioni o aziende private o cooperative, il beneficio di due mesi di contribuzione figurativa, fino ad un massimo di cinque anni.
Ciò significa che il lavoratore invalido o sordomuto, presentando apposita domanda all’Inps, può andare in pensione con cinque anni di anticipo. La domanda che ci si pone è posso andare in pensione prima se mio marito, moglie o figlio è gravemente malato secondo leggi 2022?
Secondo quanto stabilito dalle leggi 2022, chi assiste persone gravemente malata, marito, moglie, figlio, può andare in pensione prima ma solo in determinati casi e se soddisfa determinate condizioni, per esempio, con l’Ape social.
Non ci sono ulteriori leggi che permettono a chi assiste un parente gravemente malato di andare in pensione prima così come non tutti gli stessi malati, anche se di malattie gravi, o invalidi, possono andare in pensione prima per malattia se non hanno una invalidità riconosciuta in percentuale elevata.
L’ape social è un sistema di pensione anticipata vale per determinate categorie di persone considerate svantaggiate, tra cui invalidi e disabili che abbiano una invalidità riconosciuta almeno del 74% ma anche loro parenti di primo grado che, al momento della richiesta assistono da almeno 6 mesi marito, moglie, figlio o altro parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità.
L’ape social permette, dunque, a chi ha marito, moglie o figlio gravemente malato di andare in pensione a 63 anni di età e con almeno 30 anni di contributi. Possono accedere alla pensione anticipata anche i genitori dei disabili e i familiari che prestano da almeno 6 mesi assistenza a:
Unico requisito richiesto è che marito, moglie o figlio che si assiste sia malato gravemente e affetto da handicap grave ai sensi della Legge 104. La domanda per andare in pensione con l’Ape social deve essere presentata direttamente all’Inps nelle consuete modalità:
Precisiamo che la domanda di pensione anticipata con Ape social si può presentare solo dopo cessazione dell’attività di lavoro dipendente, autonomo o parasubordinato in Italia o all’estero.