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Come funziona l'Ape Sociale 2025? Requisiti, lavoratori ammessi, istruzioni domanda ad INPS, finestre e importi

di Chiara Compagnucci pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
ape sociale 2024

0Chi e come può andare in pensione anticipata con l'Ape Sociale anche nel 2025. Requisiti,

L'APE Sociale rappresenta una preziosa opportunità per anticipare il pensionamento nel 2025, consentendo di uscire dal lavoro prima dell'età pensionabile standard. Questa indennità economica, introdotta in via sperimentale dalla Legge di Bilancio 2017, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2025, con alcune modifiche rispetto alle versioni precedenti. Analizziamo in dettaglio requisiti anagrafici, contributivi e le categorie di lavoratori che possono accedervi.

Requisiti Anagrafici e Contributivi per l'APE Sociale 2025

Nel 2025, il requisito anagrafico per accedere all'APE Sociale è di 63 anni e 5 mesi di età per tutte le categorie di persone coinvolte. Si tratta di un aumento rispetto al requisito precedente di 63 anni, modificato con la Legge di Bilancio 2024.

I requisiti contributivi variano invece in base alla categoria di appartenenza:

  • 30 anni di contributi per disoccupati, invalidi civili e caregiver;
  • 36 anni di contributi per i lavoratori addetti a mansioni gravose;
  • 32 anni di contributi per specifiche categorie come operai edili, ceramisti e conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta.
Per le lavoratrici madri è prevista una riduzione del requisito contributivo pari a 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di 2 anni. Questo significa che, a seconda dei casi, potrebbero accedere all'APE Sociale con 28 anni o 34 anni di contributi.

Categorie di Lavoratori Ammessi all'APE Sociale

Possono richiedere l'APE Sociale nel 2025 le seguenti categorie di lavoratori:

1. Disoccupati

Persone rimaste involontariamente senza lavoro che:

  • Abbiano 63 anni e 5 mesi di età;
  • Abbiano maturato almeno 30 anni di contributi;
  • Siano in stato di disoccupazione a seguito di licenziamento (anche collettivo), dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale;
  • Abbiano esaurito integralmente la prestazione di disoccupazione loro spettante.
Dal 2018 sono inclusi anche i lavoratori il cui stato di disoccupazione deriva dalla scadenza di un contratto a termine, a condizione che nei 36 mesi precedenti la cessazione abbiano avuto periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi.

2. Caregiver

Persone che assistono familiari con disabilità grave che:

  • Abbiano 63 anni e 5 mesi di età;
  • Abbiano maturato almeno 30 anni di contributi;
  • Assistano da almeno 6 mesi, al momento della domanda, il coniuge, la persona in unione civile o un parente di primo grado convivente con handicap grave ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 104/1992.
Dal 2018 la tutela è estesa anche a chi assiste un parente o affine di secondo grado convivente, qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap abbiano compiuto 70 anni, siano anch'essi affetti da patologie invalidanti, o siano deceduti o mancanti.

3. Invalidi Civili

Persone con capacità lavorativa ridotta che:

  • Abbiano 63 anni e 5 mesi di età;
  • Abbiano maturato almeno 30 anni di contributi;
  • Possiedano un'invalidità civile riconosciuta superiore o uguale al 74%.

4. Lavoratori con Mansioni Gravose

Lavoratori dipendenti addetti a mansioni particolarmente faticose che:
  • Abbiano 63 anni e 5 mesi di età;
  • Abbiano maturato almeno 36 anni di contributi (32 anni per operai edili, ceramisti e conduttori di impianti per ceramica);
  • Abbiano svolto lavori gravosi per almeno 6 anni negli ultimi 7 oppure per almeno 7 anni negli ultimi 10.
In questa categoria rientrano, tra gli altri: ostetriche e infermieri, maestre d'asilo e di scuola elementare, commessi, panettieri, personale addetto ai servizi di pulizia, tassisti, benzinai, lavoratori edili, operai siderurgici, lavoratori marittimi e pescatori, saldatori, falegnami e molte altre professioni usuranti specificate nell'allegato 3 alla legge n. 234/2021.

Come Funziona l'APE Sociale, procedura e Importi

L'APE Sociale non viene erogata automaticamente, ma richiede una specifica domanda all'INPS. La procedura si articola in due fasi:

  1. Domanda di certificazione dei requisiti: è necessario richiedere preliminarmente la verifica del diritto alla prestazione;
  2. Domanda di accesso alla prestazione: dopo aver ottenuto la certificazione, si procede con la domanda per l'erogazione dell'indennità.
L'indennità prevista per l'APE Sociale viene corrisposta mensilmente per 12 mesi all'anno (non è prevista la tredicesima) fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia (67 anni di età) o dei requisiti per la pensione anticipata ordinaria.

L'importo dell'APE Sociale può arrivare fino a un massimo di 1.500 euro lordi al mese, ma viene parametrato all'importo della pensione maturata al momento della domanda. Questo significa che se l'importo della futura pensione è inferiore a 1.500 euro, l'APE Sociale sarà equivalente a tale importo; se invece supera i 1.500 euro, l'indennità sarà comunque limitata a questa cifra.

Come Presentare la Domanda all'INPS

La domanda per l'APE Sociale può essere presentata attraverso uno dei seguenti canali:

  • Online sul sito dell'INPS, accedendo con SPID, CIE (Carta d'Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi);
  • Tramite patronati o intermediari dell'INPS;
  • Attraverso il Contact Center dell'INPS.
Sul portale INPS, nella sezione dedicata all'"APE Sociale – Anticipo pensionistico – Verifica requisiti", è possibile accedere alle informazioni necessarie per capire se si rientra tra i beneficiari e utilizzare il servizio telematico per la domanda.

Il percorso di verifica dei requisiti è particolarmente importante, in quanto consente di accertare preventivamente il diritto alla prestazione prima di procedere con la cessazione dell'attività lavorativa, che è un requisito necessario per l'accesso al beneficio.

Documentazione Necessaria per la Domanda

Per richiedere l'APE Sociale è necessario presentare:

  • Un'istanza di riconoscimento delle condizioni per il diritto all'APE Sociale;
  • Un'autodichiarazione del possesso dei requisiti anagrafici, contributivi e soggettivi;
  • Documentazione specifica in base alla categoria di appartenenza.
Per esempio, gli invalidi civili dovranno allegare il verbale ASL che attesti l'invalidità pari o superiore al 74%, mentre i lavoratori con mansioni gravose dovranno presentare un'attestazione del datore di lavoro che certifichi il periodo di svolgimento dell'attività gravosa.

In particolare, per i lavoratori con mansioni gravose è richiesta un'attestazione del datore di lavoro redatta sul modello predisposto dall'INPS, nella quale vengano indicati i periodi di lavoro prestato, il contratto collettivo applicato, le mansioni svolte e il livello di inquadramento.

Gli operai edili possono sostituire le attestazioni del datore di lavoro con una dichiarazione firmata dai responsabili delle Casse edili, dalla quale risultino i periodi di iscrizione.

Scadenze e Finestre Temporali per le Domande nel 2025

Per presentare domanda di riconoscimento delle condizioni per l'accesso all'APE Sociale nel 2025, sono previste tre finestre temporali:

  • Prima finestra: entro il 31 marzo 2025
  • Seconda finestra: entro il 15 luglio 2025
  • Terza finestra: entro il 30 novembre 2025, per eventuali risorse finanziarie residue
L'INPS comunicherà l'esito dell'istruttoria:
  • Entro il 30 giugno 2025 per le domande presentate entro il 31 marzo;
  • Entro il 15 ottobre 2025 per le domande presentate entro il 15 luglio;
  • Entro il 31 dicembre 2025 per le domande presentate entro il 30 novembre.
È importante presentare la domanda il prima possibile, in quanto i fondi per questa misura sono limitati e, una volta esauriti, non sarà più possibile accedere al beneficio anche in presenza di tutti i requisiti.

Monitoraggio e Gestione delle Risorse Finanziarie per l'Ape Sociale

L'APE Sociale è soggetta a un plafond annuale di risorse finanziarie stanziate dalla legge. L'INPS effettua un monitoraggio delle domande pervenute per verificare se le risorse disponibili sono sufficienti a coprire tutte le richieste.

Nel caso in cui le domande eccedano le risorse disponibili, la precedenza viene data in base ai seguenti criteri:

  1. Maggiore prossimità al requisito anagrafico di vecchiaia;
  2. A parità di requisito, data di presentazione della domanda.
Questo aspetto è particolarmente importante da considerare, in quanto anche in presenza di tutti i requisiti, il beneficio potrebbe non essere concesso se i fondi sono già stati esauriti.

Compatibilità dell'APE Sociale con Altre Attività e Redditi

Dal 1° gennaio 2024, con conferma anche per il 2025, l'APE Sociale non è più cumulabile con i redditi da lavoro dipendente o autonomo. L'unica eccezione è rappresentata dai redditi derivanti da lavoro autonomo occasionale, consentiti fino a un limite di 5.000 euro lordi annui.

Qualora il beneficiario superi tale limite o intraprenda un'attività lavorativa dipendente o autonoma non occasionale, decade immediatamente dal diritto all'indennità. L'importo percepito nell'anno in cui avviene il superamento del limite diventa indebito e l'INPS procederà al recupero.

L'APE Sociale non è compatibile con:

  • Trattamenti di sostegno al reddito connessi alla disoccupazione involontaria;
  • Indennizzo per la cessazione dell'attività commerciale;
  • Titolarità di pensione diretta.
Precisiamo che la cessazione dell'attività lavorativa è un requisito fondamentale per accedere alla prestazione. Il beneficiario deve trovarsi in stato di non occupazione al momento della domanda di accesso all'APE Sociale.

 

Differenze tra APE Sociale e Altre Forme di Pensionamento Anticipato

L'APE Sociale si distingue da altre forme di pensionamento anticipato per diverse caratteristiche:

  • Rispetto alla pensione anticipata ordinaria: l'APE Sociale richiede un'età minima (63 anni e 5 mesi) ma un numero inferiore di anni contributivi, mentre la pensione anticipata ordinaria non ha requisiti anagrafici ma richiede 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne;
  • Rispetto a Quota 103: l'APE Sociale è destinata a categorie specifiche di lavoratori in situazioni di disagio, mentre Quota 103 è solo una delle quasi 50 possibilità per andare in pensione anticipata accessibile a una platea più ampia;
  • Rispetto a Opzione Donna: l'APE Sociale non prevede il ricalcolo contributivo dell'assegno previdenziale, mentre Opzione Donna implica un ricalcolo interamente contributivo che può ridurre significativamente l'importo della pensione.
A differenza delle pensioni vere e proprie, l'APE Sociale è un'indennità temporanea che accompagna il beneficiario fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia o anticipata ordinaria. Durante il godimento dell'APE Sociale, inoltre, non vengono accreditati contributi figurativi.

Pagamento Tfr-Tfs per i Dipendenti Pubblici che vanno in pensione con l'Ape Sociale

Per i dipendenti pubblici che accedono all'APE Sociale, è importante tenere presente che il termine di pagamento delle indennità di fine servizio (TFS/TFR) decorre dal raggiungimento della pensione di vecchiaia (67 anni) e non dalla data di accesso all'APE Sociale.

Questo comporta uno slittamento di alcuni anni nella liquidazione del trattamento di fine servizio rispetto al momento di uscita dal lavoro, aspetto da considerare attentamente nella pianificazione finanziaria personale.

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