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Tfs-Tfr Statali 2026: come funziona lo sblocco e pagamento più veloce, nuove tempistiche, regole, importi

di Marcello Tansini pubblicato il
Tfs Tfr Statali 2026 pagamento piu veloc

Per i dipendenti pubblici si prospetta lo sblocco del pagamento del Tfs/Tfr grazie alla Cdp e ad una speciale linea di credito a favore dell’Inps: ecco come funzionerà

Dal 2027 i lavoratori del settore pubblico che maturano il diritto alla liquidazione potranno contare su un cambiamento significativo riguardo le modalità di pagamento del Trattamento di Fine Servizio (TFS) e del Trattamento di Fine Rapporto (TFR). Fino ad oggi le lunghe attese e la rateizzazione hanno rappresentato una delle principali criticità per chi conclude un percorso lavorativo nella Pubblica Amministrazione.

Negli ultimi anni, il dibattito normativo ha portato all’elaborazione di un nuovo meccanismo di sblocco, che prevede l’erogazione anticipata di una parte del dovuto grazie alla collaborazione tra Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) e INPS. 

Il sistema attuale: tempi di pagamento e limiti del TFS/TFR per gli statali

La normativa attuale stabilisce che il pagamento del Trattamento di fine rapporto per i dipendenti pubblici avvenga in modalità dilazionata. Secondo queste regole, la prima quota, per un importo massimo di 50.000 euro, è corrisposta non prima di 12 mesi dalla cessazione del servizio. Gli importi eccedenti sono frazionati in due rate annuali, provocando attese complessive che possono estendersi fino a sette anni quando la somma maturata è rilevante. Sono, inoltre, previste:

  • Attesa minima di 12 mesi per la prima quota fino a 50.000 euro
  • Rate annuali aggiuntive oltre i 50.000 euro.

Lo sblocco 2026-2027: come funziona il nuovo meccanismo con Cdp e Inps

Per risolvere il problema, è stata messa a punto una soluzione che sfrutta la cooperazione tra INPS e Cassa Depositi e Prestiti. La misura, già inserita nelle bozze della Manovra Finanziaria e sostenuta dalle analisi della Ragioneria Generale dello Stato, prevede che Cdp apra una speciale linea di credito destinata a INPS. Quest’ultima utilizza i fondi ricevuti per anticipare una parte della liquidazione, così da garantire ai lavoratori pubblici l’accesso ai primi 50.000 euro del proprio TFS/TFR entro tre mesi dalla cessazione del servizio. Dunque, si prevedono:
  • Anticipo senza costi per il dipendente: l’intera operazione avviene a tasso zero, con la copertura degli oneri a carico dello Stato;
  • Cdp prestatore e INPS erogatore: la linea di finanziamento permette di superare le rigidità di bilancio rispettando le esigenze di equilibrio finanziario;
  • Rateizzazione sul residuo: le somme eccedenti la prima quota continueranno a essere pagate con il meccanismo rateale vigente.
Questo nuovo approccio, previsto con decorrenza dal 2027, non richiede la stipula di prestiti bancari da parte del lavoratore né il pagamento di interessi.

Regole e importi: chi beneficia dello sblocco e a quali condizioni

L’anticipo della prima quota del TFS/TFR mediante la collaborazione tra Cdp e INPS si applica a tutto il personale dipendente pubblico che accede alla quiescenza dal 2027. Il beneficio è riconosciuto nei limiti di 50.000 euro, liquidati entro tre mesi dalla data di pensionamento. L’accesso ma riguarda l’intera platea degli aventi diritto soggetti alle regole del trattamento di fine servizio nel pubblico impiego.

  • Soglia dei 50.000 euro: la cifra massima anticipabile è fissata a questo importo;
  • Residuo erogato con tempistiche ordinarie: le somme oltre tale limite seguiranno la dilazione normativa attuale;
  • Non sono richieste garanzie personali o istruttorie bancarie: l’erogazione è automatica, subordinata unicamente alle verifiche amministrative di spettanza.
Vanno escluse dalla misura le casistiche in cui il TFS/TFR totale sia inferiore ai 50.000 euro (in tal caso, il pagamento avverrà comunque per intero entro tre mesi). 
Importo TFS/TFR Prima quota (dal 2027) Residuo
Fino a 50.000 € Intero importo entro 3 mesi --
Oltre 50.000 € 50.000 € entro 3 mesi Dilazionato annualmente

Tempistiche e procedure per ottenere la prima quota del TFS/TFR

Il nuovo meccanismo introduce una procedura semplificata che assicura tempi certi per ottenere la prima tranche del TFS/TFR. Dal 2027, la presentazione della domanda avverrà attraverso i canali INPS, che sulla base dei dati contributivi e dell’anzianità trasmessi dalla Pubblica Amministrazione di appartenenza istruirà la pratica senza ulteriori istruttorie finanziarie.

  • Presentazione delle domande: modalità telematiche e digitalizzate, dirette a INPS entro i termini fissati;
  • Verifica dei dati: controllo automatico di posizione assicurativa e di maturazione del diritto;
  • Erogazione entro tre mesi: Cdp accredita i fondi su specifici conti dedicati, INPS garantisce il pagamento nei termini di legge.
I dipendenti che hanno maturato una cifra inferiore ai 50.000 euro riceveranno l’intero importo dovuto nella finestra temporale prevista; chi supera la soglia otterrà la quota anticipata, mentre per il residuo continuerà a valere la tempistica frazionata. 
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