Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Quali sono le trattenute sulle pensioni 2025 e come incidono sugli importi. Calcoli ed esempi

Imposte Irpef, addizionali comunali e regionali: quali sono le trattenute sulle pensioni 2025 e come si applicano agli importi previsti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Quali sono le trattenute sulle pensioni

Le trattenute sulla pensione rappresentano l'insieme dei prelievi fiscali che vengono applicati all'importo lordo percepito dai pensionati, determinando così l'ammontare netto effettivamente disponibile. Questi oneri tributari, che comprendono l'IRPEF e le varie addizionali locali, seguono precise regole di calcolo e variano in base a diversi fattori, tra cui il reddito complessivo del pensionato. Comprendere questi meccanismi è essenziale per avere una visione chiara del proprio assegno pensionistico e pianificare adeguatamente le proprie finanze.

Quali sono le trattenute sulle pensioni 2025

Le trattenute fiscali che gravano sugli assegni pensionistici nel 2025 comprendono diversi prelievi obbligatori che vanno a ridurre l'importo lordo della pensione. Nello specifico, i pensionati devono considerare:

  • Imposta IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche), che rappresenta il principale prelievo fiscale
  • Addizionale comunale, un'imposta locale che varia in base al comune di residenza
  • Acconto addizionale comunale, generalmente applicata da febbraio a novembre, che costituisce un anticipo sulla trattenuta dell'anno in corso da saldare l'anno successivo
  • Addizionale regionale, un'imposta a favore della regione di residenza del pensionato

Questi prelievi fiscali vengono calcolati e trattenuti direttamente dall'ente previdenziale (INPS o altre casse) al momento dell'erogazione della pensione, operando come sostituto d'imposta.

Aliquote IRPEF e scaglioni di reddito per il 2025

Per determinare con precisione le trattenute sulle pensioni 2025, è fondamentale conoscere le aliquote IRPEF attualmente in vigore, che si applicano in maniera progressiva in base agli scaglioni di reddito:

  • 23% per redditi fino a 15.000 euro
  • 27% per la parte di reddito compresa tra 15.001 e 28.000 euro
  • 38% per la parte di reddito compresa tra 28.001 e 55.000 euro
  • 41% per la parte di reddito compresa tra 55.001 e 75.000 euro
  • 43% per la parte di reddito eccedente i 75.000 euro

È importante sottolineare che il sistema fiscale italiano applica le aliquote in modo progressivo, ovvero ciascuna aliquota si applica solo alla parte di reddito che ricade in quello specifico scaglione. Questo significa che anche un pensionato con un reddito elevato pagherà il 23% sui primi 15.000 euro, il 27% sulla fascia successiva e così via.

La no tax area per i pensionati nel 2025

Esiste una soglia di esenzione fiscale, nota come no tax area, che per i pensionati nel 2025 è fissata a 8.125 euro annui. Questo significa che i pensionati con un reddito complessivo inferiore a questa soglia non sono soggetti a imposizione IRPEF. La no tax area rappresenta un importante strumento di tutela per i pensionati con assegni di importo modesto, garantendo loro di ricevere l'intero importo lordo senza subire decurtazioni fiscali.

È bene precisare che il superamento anche minimo di questa soglia comporta l'applicazione dell'imposizione fiscale sull'intero reddito eccedente la quota esente, secondo gli scaglioni e le aliquote precedentemente illustrati.

Come calcolare le trattenute sulla pensione, metodo ed esempi pratici

Per determinare l'importo netto della pensione è necessario sottrarre dall'importo lordo tutte le trattenute fiscali applicabili e aggiungere eventuali detrazioni spettanti. Il calcolo completo deve considerare:

  • L'importo di pensione lorda annuale
  • L'IRPEF calcolata secondo gli scaglioni progressivi
  • Le addizionali comunali e regionali
  • Le detrazioni d'imposta spettanti

Le medesime regole di calcolo si applicano sia alle pensioni di vecchiaia che alle pensioni anticipate, non esistendo differenze nel trattamento fiscale in base alla tipologia di prestazione previdenziale.

Esempio pratico di calcolo per una pensione di 25.000 euro

Consideriamo il caso di un pensionato che percepisce 25.000 euro lordi annui. Il calcolo delle trattenute sarà il seguente:

  • IRPEF dovuta: 6.150 euro (calcolata applicando l'aliquota del 23% sui primi 15.000 euro = 3.450 euro, e l'aliquota del 27% sui restanti 10.000 euro = 2.700 euro)
  • Addizionali comunali e regionali: 595 euro (questo valore può variare in base alla residenza del pensionato)
  • Detrazioni IRPEF spettanti: 972 euro (calcolate in base alle caratteristiche personali del pensionato)

Il calcolo finale sarà quindi:

Totale trattenute: 6.150 + 595 - 972 = 5.773 euro

Pensione netta annuale: 25.000 - 5.773 = 19.227 euro

Pensione netta mensile (su 13 mensilità): 19.227 ÷ 13 = 1.479 euro

L'impatto delle addizionali locali sulle pensioni

Le addizionali comunali e regionali rappresentano un elemento significativo nel calcolo delle trattenute sulle pensioni 2025. Queste imposte variano considerevolmente in base al territorio di residenza del pensionato, poiché ogni comune e regione ha la facoltà di stabilire le proprie aliquote entro i limiti previsti dalla normativa nazionale.

Addizionale regionale

L'addizionale regionale all'IRPEF è un'imposta che viene calcolata sul reddito complessivo determinato ai fini IRPEF e il suo gettito è destinato alle regioni. Le aliquote possono variare considerevolmente da regione a regione, con valori che oscillano generalmente tra l'1,23% e il 3,33% del reddito imponibile.

Alcune regioni, inoltre, prevedono aliquote differenziate in base agli scaglioni di reddito o agevolazioni per determinate categorie di contribuenti, inclusi i pensionati con redditi bassi.

Addizionale comunale

Anche l'addizionale comunale all'IRPEF presenta una notevole variabilità territoriale, con aliquote che possono arrivare fino allo 0,8% del reddito imponibile. L'addizionale comunale si compone di due parti:

  • Il saldo dell'anno precedente, trattenuto generalmente da gennaio a novembre
  • L'acconto per l'anno in corso, solitamente trattenuto da marzo a novembre

Molti comuni prevedono soglie di esenzione per i redditi più bassi, permettendo ai pensionati con assegni modesti di non versare questa imposta. È consigliabile verificare le aliquote specifiche del proprio comune di residenza, consultando il sito istituzionale dell'ente locale o il portale del Dipartimento delle Finanze.

Casi particolari, pensioni estere e convenzioni internazionali

Un aspetto spesso trascurato riguarda la tassazione delle pensioni percepite dall'estero o da pensionati residenti all'estero. In questi casi, entrano in gioco le convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni fiscali, accordi bilaterali che stabiliscono quale paese ha il diritto di tassare la pensione.

Per i pensionati che ricevono trattamenti previdenziali da paesi esteri, è fondamentale verificare l'esistenza di convenzioni specifiche tra l'Italia e il paese erogatore, in quanto queste potrebbero prevedere:

  • La tassazione esclusiva nel paese di residenza
  • La tassazione esclusiva nel paese erogatore
  • Una tassazione condivisa tra i due paesi

I pensionati italiani che decidono di trasferire la propria residenza all'estero devono considerare attentamente le implicazioni fiscali di tale scelta, poiché alcuni paesi offrono regimi fiscali agevolati per i pensionati stranieri. Tuttavia, è sempre consigliabile rivolgersi a un consulente fiscale specializzato prima di prendere decisioni in merito alla residenza fiscale.

Leggi anche