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Quando nella Naspi si paga la quota sindacale e come si può togliere per aumentare importo

Anche nella Naspi per la disoccupazione si calcola la quota sindacale che, però, può essere revocata in qualsiasi momento

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Quando nella Naspi si paga la quota sind

Dalla Cgil, alla Cisl alla Uil e atre sigle sindacali: molti percettori di Naspi si trovano, spesso senza esserne pienamente consapevoli, a vedere applicata una trattenuta sindacale sulla loro indennità di disoccupazione. Questa quota, che viene detratta direttamente dall’INPS, rappresenta una voce di spesa non sempre chiara per chi attraversa una delicata fase di transizione lavorativa.

Conoscere che cosa sono le trattenute sindacali, quando vengono addebitate e come sia possibile eliminarle, può aiutare il lavoratore a gestire al meglio il proprio sostegno al reddito. Ricevere assistenza dal patronato o dal sindacato è un diritto, ma la scelta di aderire dovrebbe sempre essere informata e consapevole. 

Cosa sono le trattenute sindacali sulla NASpI e perché si applicano

Nel panorama italiano dell’assistenza e tutela lavorativa, la trattenuta sindacale rappresenta una quota mensile prelevata direttamente dalla prestazione di disoccupazione per essere destinata all’organizzazione sindacale alla quale il lavoratore aderisce. Il meccanismo fa parte di un sistema che lega l’assistenza ricevuta presso CAF o patronati all’adesione, spesso sottoscritta senza piena cognizione, a una sigla sindacale.

Questo avviene durante la firma della documentazione necessaria per la richiesta della NASpI: tra i vari moduli, può essere inclusa la delega per il versamento della quota associativa a un sindacato.

Il sistema italiano garantisce l’accesso gratuito ai servizi di assistenza per la domanda di NASpI: tuttavia, nella pratica si verifica che, contestualmente all’erogazione di tali servizi, venga proposta l’adesione sindacale, con conseguente prelievo di una percentuale sull’importo dell’indennità.

Le motivazioni per cui i lavoratori si ritrovano questa trattenuta sono principalmente due:

  • Finanziamento dei servizi sindacali: il contributo copre le spese sostenute dal sindacato per l’assistenza nella compilazione e gestione della domanda.
  • Sostegno alle attività sindacali: il prelievo va a supportare l’organizzazione, ma è vincolato alla volontà dell’aderente che può revocare in ogni momento la propria delega.

Va sottolineato che l’ammontare della trattenuta non è sempre oggetto di dettagliata informativa al momento della firma.

Molti utenti scoprono solamente con il primo pagamento della NASpI di essere iscritti a un sindacato. Secondo quanto previsto dalla normativa, la revoca è sempre possibile e l’adesione deve essere una scelta libera.

Quando viene applicata la trattenuta sindacale sulla NASpI e a quanto ammonta

La trattenuta sindacale viene applicata nel momento in cui, durante la fase di richiesta dell’indennità di disoccupazione, il lavoratore sottoscrive una delega specifica all’organizzazione sindacale che lo assiste nella pratica.

L’INPS agisce da intermediario: preleva la quota associativa dall’importo lordo mensile della prestazione e la versa direttamente al sindacato, secondo quanto stabilito nel mandato conferito dall’interessato.

L’ammontare della trattenuta sindacale è generalmente calcolato come percentuale fissa sull’importo della NASpI:

  • 1% circa della somma mensile lorda (talvolta può arrivare al 3%, variando in base alle policy del sindacato e agli accordi locali).
  • Solitamente si va da circa 7 fino a oltre 13 euro per ogni mensilità, ma tale importo può aumentare in proporzione alla prestazione percepita.

È importante osservare che la trattenuta sindacale sulla NASpI si applica esclusivamente in presenza di una delega, quindi non è automatica per tutti. Chi compila la domanda autonomamente (senza intermediari sindacali o patronali) generalmente non è soggetto a questa decurtazione.

La quota sindacale viene revocata automaticamente se termina la NASpI o vi è modo di presentare una nuova domanda senza rinnovo della delega. Tuttavia, quando attiva, la trattenuta prosegue fino a esplicita richiesta di revoca o conclusione della prestazione.

Come verificare la presenza di trattenute sindacali sulla disoccupazione NASpI

Per capire se sull’indennità di disoccupazione viene applicata una trattenuta sindacale, è possibile consultare il proprio fascicolo previdenziale direttamente sul sito dell’INPS. Questa operazione consente di ottenere una visualizzazione dettagliata dei cedolini di pagamento mensili e delle eventuali voci di decurtazione.

La procedura consigliata include i seguenti passaggi:

  • Accedere al portale INPS tramite le proprie credenziali (SPID, CIE, CNS).
  • Nella sezione “Fascicolo previdenziale del cittadino”, consultare l’elenco dei pagamenti NASpI erogati.
  • Analizzare la voce “detrazioni” o “trattenute” per verificare l’eventuale presenza di una riga associata alla quota sindacale, generalmente indicata come “contributo associativo” o “qu. sindacale”.

In alternativa, ogni mensilità della prestazione prevede l’emissione di un cedolino, anch’esso consultabile online, dove sono riportati con chiarezza i dettagli delle somme trattenute e la sigla sindacale di riferimento.

Solitamente, la presenza della quota sindacale diventa evidente solo dopo il primo accredito, rendendo indispensabile, per chi desidera verificare, il controllo sistematico via portale o app INPS.

Nel caso di dubbio sull’esistenza di una delega, è sempre possibile chiedere conferma attraverso il servizio clienti INPS o rivolgendosi direttamente al sindacato interessato.

La procedura dettagliata per revocare la trattenuta sindacale sulla NASpI

Chi desidera aumentare l’importo netto della propria NASpI può disdire in ogni momento la delega sindacale utilizzando appositi canali messi a disposizione dall’INPS e, in alcuni casi, dalla stessa organizzazione sindacale.

La revoca va richiesta seguendo una procedura precisa:

  • Accesso al fascicolo previdenziale INPS: tramite le proprie credenziali, l’utente può entrare nella sezione servizi online selezionando “Comunicazione NASpI-COM”.
  • Invio della revoca: nella schermata dello specifico servizio si deve indicare la richiesta di variazione, selezionare l’opzione “revoca trattenuta sindacale”, specificare la sigla sindacale e confermare l’invio.
  • In alternativa è possibile inviare una comunicazione scritta (anche via PEC o raccomandata) al sindacato con copia per conoscenza all’INPS territoriale, allegando documento d’identità e indicando in modo univoco il riferimento della domanda NASpI.
Metodo Canale Tempi medi di revoca
Online "Comunicazione NASpI-COM" su portale INPS 2-3 mesi (prassi standard)
Cartaceo PEC/raccomandata a sindacato e INPS 1-2 mesi

La revoca, una volta processata, ha effetto dal primo pagamento utile della NASpI dopo la conferma di avvenuta registrazione da parte dell’INPS. Nel periodo di transizione, possono essere comunque trattenute le quote per alcune mensilità successive alla richiesta. L’interessato è tenuto a conservare ricevute e protocolli della procedura, utili in caso di contestazioni. 

Domande frequenti sulla revoca e sui possibili problemi delle trattenute sindacali

Su questo tema emergono frequentemente dubbi e casi particolari. Di seguito alcune delle domande e soluzioni più ricorrenti:

  • Si può evitare la trattenuta sindacale fin dall’inizio?
    Compilando la domanda NASpI in autonomia sul sito dell’INPS e senza alcuna delega sindacale, non viene addebitata alcuna quota associativa.
  • Se la delega è stata sottoscritta inconsapevolmente, si può annullare?
    Sì, la delega può essere revocata in qualunque momento. Tuttavia, le quote già trattenute di regola non vengono restituite da INPS ma si può richiederne il rimborso al sindacato di riferimento.
  • Dopo la revoca la trattenuta si interrompe subito?
    Normalmente la sospensione avviene nei due-tre mesi successivi alla protocollazione della revoca. Per accelerare è consigliabile sollecitare entrambi i soggetti (INPS e sindacato).
  • La delega vale solo per la domanda presentata o resta attiva anche in futuro?
    La delega è agganciata alla specifica prestazione. Se si presenta una nuova domanda senza rinnovarla, non verrà più applicata la trattenuta.
  • Ci sono rischi o “rappresaglie” sindacali dopo la revoca?
    No, la revoca della trattenuta è un diritto insindacabile e nessun diritto può essere negato per la mancata adesione. L’assistenza per la domanda di NASpI resta un servizio pubblico e gratuito.
  • Cosa fare se la trattenuta prosegue anche dopo la richiesta di revoca?
    Contattare subito il contact center INPS, aprire una segnalazione tramite “INPS Risponde” e inviare una copia della precedente richiesta via PEC o raccomandata.
  • Le trattenute sulla NASpI sono le stesse della pensione?
    La logica è analoga, ma la gestione amministrativa e i riferimenti dei moduli possono cambiare. Nel caso delle pensioni esiste anche il modello Obis M per la verifica annuale.