Il datore di lavoro non ha l'obbligo di dare residenza nella sua casa alla bandante, anche se convivente, a meno che non sia la stessa badante a richiederla o a meno che la badante non abbia altra residenza in Italia.
Quali sono le leggi 2022 per residenza e domicilio della badante assunta? Solitamente la questione residenza e domicilio vale per le badanti conviventi che vengono assunte per prestare assistenza presso la famiglia in maniera continuativa. La legge stabilisce che chiunque dia ospitalità a titolo gratuito presso la propria abitazione a un cittadino italiano, comunitario o extracomunitario, deve comunicare la cessione di fabbricato utilizzando il modulo ufficiale. La comunicazione deve esser effettuata, entro 48 ore dalla messa a disposizione dell’alloggio.
Sono però diverse le domande che si pongono sulla questione residenza della badante. Vediamo dunque quali sono le leggi 2022 in vigore per residenza badante e domicilio.
Quando si parla di badanti conviventi per esempio si pensa automaticamente che vivendo nella casa della famiglia che l’ha assunta, la badante debba avere residenza nella stessa casa. In realtà, stando alle leggi 2022 in vigore, pur essendo prerogativa della badante anche convivente assunte la convivenza per una assistenza funzionale alle richieste, la badante non deve necessariamente far parte della famiglia e non sussiste l’obbligo di residenza dal datore di lavoro per poter stipulare un contratto di badante convivente.
Secondo quanto previsto dalla legge, la badante pur essendo convivente con la famiglia presso la quale presta assistenza può mantenere un’altra residenza purchè italiana e un altro domicilio pur figurando nel rapporto di lavoro domestico come convivente. Molto più semplicemente ciò significa che la badante convivente pur convivendo con la famiglia presso cui lavora può avere residenza e domicilio differenti.
Nel caso di residenza differente, per la badante convivente vi è la possibilità di fissare il domicilio presso l’abitazione in cui lavora in modo da ricevere eventuali comunicazioni personali direttamente nel posto dove vive.
Quando residenza e domicilio della badante sono obbligatori dal datore di lavoro
L’unica circostanza in cui sussiste l’obbligo per il datore di lavoro di dare residenza e domicilio alla badante assunta è quella di richiesta di residenza presso l’abitazione cui presta lavoro da parte della badante stessa e secondo le leggi in vigore attualmente se il datore non concede la residenza alla badante è soggetto a sanzioni salate.
E’, tuttavia, bene chiarire che l’obbligo per il datore di lavoro di dare la residenza alla badante vale a condizione che:
Per quanto riguarda il datore di lavoro, pur dando la residenza alla badante, quest’ultima non entra nel suo stato di famiglia ma risulta solo domiciliata presso l’abitazione dove presta assistenza familiare.
Altro caso in cui il datore di lavoro deve dare obbligatoriamente la residenza in casa sua alla badante è quello in cui la badante non abbia altra residenza in Italia, per cui le servono residenza e domicilio nel nostro Paese.
Un altro caso da considerare quando si parla di residenza e domicilio delle badanti assunte è quello in cui la badante abbia la residenza all’estero. In questo casi, infatti, si verificano due situazioni:
Quali sono le leggi di residenza e domicilio vietano la convivenza e quando ci sono obblighi verso i datori di lavoro: il caso