Pagare in ritardo la mensa scolastica può implicare rischi differenti a seconda dei tempi di ritardo dei pagamenti. Peer un piccolo ritardo di qualche giorno rispetto alla scadenza non c’è alcuna conseguenza per i genitori. Ma se il ritardo è prolungato si rischia di ricevere una cartella esattoriale e di dover pagare l’importo inizialmente dovuto più le relative sanzioni.
Cosa succede se pago in ritardo la mensa scolastica? La mensa scolastica è il servizio con cui ogni singolo Comuni, in accordo con gestori privati esterni, garantiscono il pranzo agli alunni delle scuole dell’infanzia e primarie pubbliche.
Per usufruire di tale servizio, è necessario pagare il relativo costo stabilito, secondo il valore Isee del nucleo familiare ed entro scadenze precise. Vediamo cosa accade per i pagamenti in ritardo.
La normativa vigente definisce il servizio di ristorazione scolastica come una parte integrante delle attività formative ed educative erogate dalle istituzioni scolastiche.
Ciò significa che il momento della mensa non serve solo al nutrimento dell’alunno, ma rappresenta anche un momento di formazione per cui rientra tra le importanti attività giornaliere del bambino.
Generalmente, stando a quanto previsto dalla normativa in vigore, il mancato o ritardato pagamento del servizio per la mensa scolastica del proprio figlio o dei propri figli implica l'attivazione della riscossione coattiva mediante il ruolo.
La procedura di recupero prevede i seguenti passaggi: i genitori ricevono prima una comunicazione dalla scuola, poi un avviso fiscale e in ultimo, nel caso di perseverato mancato pagamento della cifra dovuta, una cartella esattoriale con l’importo maggiorato di sanzioni da pagare.
Precisiamo che l’importo della mensa scolastica varia a seconda del Comune di residenza, così come le agevolazioni legate all’Isee e le decisioni sull’eventuale mancato pagamento.
Se è vero che sono sempre e comunque previste maggiorazioni sui costi fissati, è anche vero che alcuni Comuni prevedono la totale sospensione del servizio nei casi di mancati pagamenti da parte dei genitori.
Si tratta comunque di una soluzione fortemente dibattuta e su cui è stata spesso espressa contrarietà.
Precisiamo che i genitori che sono difficoltà economiche e non riescono a pagare la mensa scolastica dei propri figli prima di risultare inadempienti possono esprimere i propri problemi agli Uffici del Servizio Sociale del proprio Comune di residenza per trovare una soluzione insieme agli operatori.
Generalmente, il costo della refezione scolastica deve essere saldato il mese successivo a quello in cui sono stati consumati i pasti.
Esistono anche dei termini di tolleranza. La mensa scolastica si può, infatti, anche pagare in ritardo.
Molto spesso tale situazione non si verifica, infatti, per problemi economici dei genitori ma per semplici dimenticanze.
In ogni caso, dopo qualche giorno dalla scadenza, se il pagamento della mensa non è prevenuto alla scuola, i bambini continuano a usufruire del pranzo ma il dirigente scolastico o il preside o convoca i genitori o invia una lettera di sollecito.
In alcuni Comuni eventuali debiti per le mense scolastiche possono essere saldati fino al successivo anno scolastico.