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Detrazioni e spese mensa scolastica 2025 scaricabili. A chi spettano, regole, importi, limiti ed esempi

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
Detrazioni mensa scolastica

Chi puņ usufruire delle detrazioni fiscale per le spese della mensa scolastica. Chi ne puņ beneficiare, le istruzioni per farlo, casi particolari ed esempi concreti

A chi spetta la detrazione per le spese della mensa scolastica 2025 e quali sono gli importi previsti? Molti genitori hanno la possibilità di usufruire di agevolazioni fiscali per il pagamento del servizio di ristorazione scolastica dei propri figli.

Chi può beneficiare delle detrazioni per le spese della mensa scolastica nel 2025

Le agevolazioni fiscali per il servizio di ristorazione scolastica nel 2025 spettano a tutti i genitori con figli che frequentano diversi cicli di istruzione:

  • Scuole dell'infanzia (ex scuola materna)
  • Scuola primaria (ex scuola elementare)
  • Scuola secondaria di primo grado (ex scuola media)
È importante sottolineare che il beneficio fiscale è applicabile sia per istituti statali che per quelli privati o paritari, senza distinzione sulla natura giuridica della scuola frequentata dal minore.

La detrazione spetta al genitore (o al tutore legale) che sostiene effettivamente l'onere del pagamento. Questo punto è particolarmente rilevante per i genitori separati o divorziati.

Nel caso in cui la spesa venga sostenuta da entrambi i genitori in percentuali diverse dal classico 50%, sarà necessario indicare con precisione in dichiarazione dei redditi la percentuale effettiva di spesa sostenuta da ciascuno, per una corretta ripartizione del beneficio fiscale.

Importi e limiti per la detrazione delle spese di mensa scolastica 2025

Nella dichiarazione dei redditi 2025 (relativa all'anno d'imposta 2024) è possibile beneficiare della detrazione fiscale per le spese di refezione scolastica nella misura del 19% del costo sostenuto, fino a un tetto massimo di 800 euro per ogni figlio.

Facciamo un esempio pratico:

  • Se per un figlio si spendono 750 euro annui per la mensa, l'intero importo è detraibile al 19%, quindi il risparmio fiscale sarà di 142,50 euro
  • Se invece la spesa annuale è di 900 euro, la detrazione sarà comunque calcolata sul limite massimo di 800 euro, quindi il risparmio sarà di 152 euro (19% di 800)
Per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 120.000 euro, è importante ricordare che la detrazione decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di 240.000 euro di reddito complessivo.

Come inserire le spese per la mensa scolastica nella dichiarazione dei redditi

Le spese sostenute per la refezione scolastica devono essere inserite nel quadro E del modello 730, specificatamente nei righi da E8 a E12, utilizzando il codice 12 che identifica le spese di istruzione.

È fondamentale ricordare che, come stabilito dalla normativa fiscale vigente, si può usufruire della detrazione solo se i pagamenti sono stati effettuati con strumenti tracciabili, quali:

  • Bancomat
  • Carte di credito
  • Carte di debito
  • Bonifici bancari
  • Bollettini postali
I pagamenti in contanti non danno diritto alla detrazione, in linea con le disposizioni generali sulle spese detraibili introdotte per contrastare l'evasione fiscale.

Documentazione necessaria per ottenere la detrazione

Per poter beneficiare dell'agevolazione fiscale, il contribuente deve conservare e, se richiesto, esibire la documentazione che attesti la spesa sostenuta dal 1° gennaio al 31 dicembre dell'anno fiscale di riferimento. La documentazione valida include:

  1. Ricevuta del bollettino postale con causale specifica (es. "servizio mensa"), nome della scuola frequentata e dati anagrafici dell'alunno. Il bollettino deve essere intestato al soggetto destinatario del pagamento (scuola, Comune o altro fornitore del servizio di ristorazione scolastica)
  2. Ricevuta del bonifico bancario contenente le stesse informazioni richieste per il bollettino postale
  3. Certificazione della spesa rilasciata dalla scuola o dall'ente che ha ricevuto il pagamento, soprattutto nel caso di pagamenti effettuati con bancomat o attraverso buoni pasto/voucher (cartacei o elettronici)
La certificazione rilasciata dall'istituto scolastico o dall'ente preposto deve riportare la somma complessiva della spesa sostenuta durante l'anno per il servizio di mensa scolastica, nonché i dati identificativi dell'alunno.

Casi particolari, genitori separati e affidamento condiviso

Nel caso di genitori separati o divorziati con affidamento condiviso, la detrazione spetta al genitore che ha effettivamente sostenuto la spesa, indipendentemente dalla residenza del figlio. Se entrambi i genitori hanno contribuito al pagamento, ciascuno potrà detrarre la quota effettivamente versata.

È importante che la documentazione dei pagamenti sia intestata al genitore che intende beneficiare della detrazione, o quantomeno che sia chiaramente identificabile chi ha effettivamente sostenuto la spesa.

Nei casi più complessi, come quelli che coinvolgono accordi specifici tra ex coniugi, è consigliabile consultare un commercialista o un CAF per assicurarsi di procedere correttamente nella ripartizione delle detrazioni fiscali per i figli a carico.

Altre spese scolastiche detraibili insieme alla mensa

Oltre alle spese per la mensa scolastica, è utile ricordare che sono detraibili nella stessa misura (19% fino a un massimo di 800 euro per figlio) anche altre spese di istruzione, quali:

  • Tasse di iscrizione e frequenza
  • Contributi volontari richiesti dalle scuole
  • Spese per servizi integrativi come pre e post scuola
  • Spese per gite scolastiche e visite d'istruzione
  • Spese per l'assicurazione scolastica
  • Costi per i corsi di lingua straniera o altre attività extracurricolari incluse nel Piano dell'Offerta Formativa (POF)
Tutte queste spese concorrono al raggiungimento del limite massimo di 800 euro per figlio, quindi è importante tenere traccia di tutti i pagamenti effettuati durante l'anno scolastico per ottimizzare il beneficio fiscale.

FAQ sulle detrazioni per le spese di mensa scolastica

La mensa dell'asilo nido è detraibile?

No, le spese per la mensa dell'asilo nido non rientrano in questa specifica detrazione per spese di istruzione, ma possono essere incluse nella detrazione specifica per gli asili nido (sempre al 19% ma con un limite massimo di 632 euro per figlio).

Posso detrarre anche le spese per il servizio mensa universitario?

No, la detrazione per spese di mensa si applica esclusivamente ai cicli di istruzione fino alla scuola secondaria di secondo grado. Per gli studenti universitari esistono altre agevolazioni fiscali specifiche per le spese universitarie.

È possibile detrarre anche i buoni pasto acquistati per la mensa scolastica?

Sì, anche l'acquisto di buoni pasto o voucher destinati alla mensa scolastica è detraibile, purché il pagamento sia tracciabile e si conservi adeguata documentazione dell'acquisto.

Cosa succede se pago la mensa in contanti?

I pagamenti effettuati in contanti non danno diritto alla detrazione fiscale. Dal 2020, infatti, tutte le spese detraibili devono essere pagate con mezzi tracciabili, salvo rare eccezioni (come l'acquisto di medicinali).

Ricordate che per qualsiasi dubbio specifico relativo alla vostra situazione fiscale, è sempre consigliabile rivolgersi a un professionista del settore o a un CAF, per evitare errori nella compilazione della dichiarazione dei redditi e massimizzare i benefici fiscali a cui avete diritto.

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