Lo straordinario è oggetto di maggiorazioni economica e dipende dal Ccnl applicato. In ogni caso l'orario settimanale non può infatti essere superiore a 40 ore così come gli straordinari devono ammontare al massimo a 8 ore per un totale di 48 ore a settimane.
Esiste una stretta correlazione tra lavoro stagionale e straordinari. Pensiamo per esempio a chi è impiegato in una struttura ricettiva estiva (o invernale) in cui gli imprevisti sono all'ordine del giorno. Le ore di impiego possono non bastare mai e si rende necessario un supporto ulteriore per far funzionare correttamente la macchina del lavoro.
Ma attenzione, lavorare di più non deve significare sfruttamento, anche a fronte del maggiore riconoscimento economico.
A stabilirlo sono le norme nazionali, ma anche tutti i contratti collettivi nazionali di lavoro (terziario e servizi, edilizia e legno, alimentari, credito e assicurazioni, tessili, trasporti, meccanici, agricoltura e allevamento, enti e istituzioni private, chimica, poligrafici e spettacolo, marittimi, enti pubblici).
Questo principio si traduce in concreto nella fissazione di un tetto massimo di ore di lavoro, anche in riferimento agli straordinari. Insomma, anche i contratti per attività stagionali che possono essere rinnovati o prorogati anche in assenza delle causali necessarie, contengono diritti e doveri per lavoratori e datori. Scopriamo adesso
Anche se apparentemente potrebbe sembra che gli stagionali siano considerati lavoratori di serie B, c'è una piattaforma di diritti riconosciuti che devono essere fatti valere, anche in riferimento a orari e straordinari.
Teniamo innanzitutto presente che al momento dell'assunzione devono essere garantiti e messi nero su bianco alcuni aspetti fondamentali, come periodo di prova, durata, orario, mansione, livello e diritto di precedenza su nuove assunzioni.
Al termine del rapporto di lavoro (non dimentichiamo che si tratta di un contratto a tempo), mantiene il diritto all'esercizio del diritto di precedenza per nuove assunzioni a termine o a tempo indeterminato presso la stessa azienda con cui ha lavorato per questo periodo di tempo.
Al pari di altri lavoratori conserva il diritto a richiedere l'assegno di disoccupazione Naspi, ma solo se ha maturato 13 settimane nel quadriennio con versamento minimo di contributivi ovvero 30 giorni di effettivo lavoro nei 12 mesi precedenti. Ma è soprattutto un altro l'aspetto che ci interessa ed è quello dei diritti durante il rapporto di lavoro. Sono strettamente legati e si tratta dell'orario di lavoro e degli straordinari.
L'orario settimanale non può infatti essere superiore a 40 ore così come gli straordinari devono ammontare al massimo a 8 ore per un totale di 48 ore a settimane.
Anche perché, norme alla mano sono riconosciuti ai lavoratori stagionali il riposo giornaliero di 11 ore tra un turno e il successivo e quello settimanale di 24 ore consecutive. Naturalmente lo straordinario è oggetto di maggiorazioni economica.
Proviamo a fare un esempio concreto di calcolo degli straordinari per i lavoratori a cui viene applicato il contratto stagionale nel settore del turismo.
Nel caso di un ristorante che assume un barista e due camerieri con per 6 mesi durante la stagione estiva, la cifra lorda per 6 mensilità è di 8.370 euro, a cui aggiungere la tredicesima e la quattordicesima mensilità, entrambe di 697,50 euro e la maturazione del Tfr di 723,33 euro.
Il costo per la stagione è di 10.488,33 euro che, con i contributi a carico dell'azienda di 3.124,80 euro, equivale a una cifra complessiva di 13.613,13 euro.
Nei periodi di maggiore intensità lavorativa ovvero superiori alle 40 ore settimanali, è possibile l'applicazione di straordinari, calcolati su base oraria e con una maggiorazione del 15%.
Tuttavia alcuni contratti prevedono il recupero delle prestazioni di lavoro attraverso altri strumenti, come il congedo nei periodi di minore intensità produttiva e in ogni caso entro un periodo di tempo predefinito dall'inizio del periodo della prestazione lavorativa, generalmente non oltre le 12 settimane.