Applicazione per risparmiare in spiaggia su lettino e ombrellone: la sharing economy in Italia

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Applicazione per risparmiare in spiaggia

Sharing economy arriva in spiaggia app

Basta visitare il sito o scaricare l'app, trovare un ombrellone condiviso e selezionare la data e la località. In alternativa è possibile attivare il GPS.

Un ombrello libero da trovare sempre nelle spiaggie italiane anche nei giorno più affolloati e riuscire anche a risparmiare...tutto grazie ad una applicazione. Ecco come funziona.
 

L'ombrellone si affitta adesso a ore perché una nuova app offre posti in spiaggia a prezzi stracciati. E si tratta di una rivoluzione perché è possibile noleggiare lo spazio necessario solo per il tempo strettamente necessario e soprattutto con il benestare del gestore. Perché Playaya mette in contatto i privati e riesce a tenere bassi i costi e ad assicurare un doppio guadagno ai gestori. Si tratta dell'ennesima declinazione del concetto di sharing economy.

Come funziona l'app per smartphone e tablet

Gli stabilimenti possono aderire gratuitamente al programma, mantenendo il completo controllo sulla spiaggia, ma consentendo ai propri ospiti di dividere le ore dell'ombrellone. La app, che sta ottenendo consenso in Liguria, si rivolge a coloro che utilizzano le strutture degli stabilimenti balneari per poco tempo, anche nella pausa pranzo. Ma non è affatto detto che ovunque trovi gradimenti sia tra chi offre e sia tra chi propone un posto al solo e (più o meno) in riva al mare. I gestori della Versilia, secondo il presidente dei balneari di Viareggio, preferiscono quel rapporto diretto che è anche l'anima dell'accoglienza tutta verace della zona.

Dal punto di vista del gestore dello stabilimento, la registrazione a Playaya è gratuita e da lì può usufruire dei servizi proposti a costo zero. Una volta entrato a far parte della community di Playaya, i clienti abbonati possono condividere in autonomia il loro ombrellone nelle ore e nei giorni di assenza tramite l'app per smartphone e tablet o attraverso il sito. Il cliente crea un annuncio dopodiché viene chiesto al gestore di autorizzare o rifiutare la condivisione. In caso di conferma, l'ombrellone sarà online a un costo tra il 50% e 30% in meno rispetto al prezzo giornaliero di listino con lo scopo di attirare nuovi bagnanti.

Vista dalla parte di chi ha un ombrellone da condividere, è sufficiente selezionare lo stabilimento, inserire le informazioni richieste, il giorno e le ore di inutilizzo e la conferma la condivisione con il contributo spese suggerito. Dopo che il gestore autorizza la condivisione, la proposta è online. Nel momento in cui un bagnante prenota e usufruisce dell'ombrellone ricevere sul saldo PayPal l'importo di condivisione di cui ha accettato le condizioni. E chi sta invece cercando uno spazio? Basta visitare il sito playaya.it (anche via app), trovare un ombrellone condiviso e selezionare la data e la località. In alternativa è possibile attivare il GPS e vedere sulla mappa le condivisioni in zona. In questo modo riesca a noleggiare ombrelloni, per poche ore o per l'intera giornata.

Alcuni dei mari e spiagge più inquinate in Italia

Quali sono le spiagge e i mari più inquinati in Italia. Vediamo una panoramica fatta da Legamebiente dopo una serie di test analizzando i fiumi e i torrenti e gli scariche che si riversano sule spiaggie di alcune delle principali regioni italiane, anche se c'è da dire che rispetto alla rilevazione alcune zone sono migliorate grazie alla presenza di depuratori In Liguria, le zone più critiche sono a nord, in particolare località Partaccia, Marina di Carrara e  Marina di Massa.

In Puglia, le zone più inquinate sono  quella foce del torrente Savone a Mondragone (CS), la foce del Regi Lagni e lo sbocco del canale di Licola, oltre a quelle dei fiumi Irno e Sarno.

Nel Lazio vi sono le spieggie del comune di Santa Marinella, il Comune di Cerveteri, presso il Fosso di Zambra ed a Fiumicino, presso la Foce del Tevere