Cosa cambia il prossimo anno per la tassazione sulle pensioni ed effetti su importi ricevuti: cosa prevedono nuove norme e chiarimenti
Come cambiano le tasse sulle pensioni di 500-3000 euro nel 2023? Il prossimo anno si prospetta pieno di novità per quanto riguarda le pensioni. Se è vero che non ci sarà ancora una vera e propria riforma strutturale delle pensioni per una revisione totale dell’attuale Legge Fornero ma sono state, ancora una volta, definite soluzioni ponte per andare in pensione prima, come nuova quota 103 e nuova proroga di ape social e opzione donna, è anche vero che si attendono i diversi cambiamenti per gli importi di pensione che si preparano ad aumentare certamente per tutti seppur in misure differenti.
E’ stata, infatti, decisa la nuova rivalutazione pensionistica 2023 con indice al 7,3% ma ci sono altre novità che contribuiranno a cambiare gli importi di pensione con aumenti ma anche ribassi. Vediamo quali sono.
Le ultime notizie confermano, infatti, la volontà del governo di ricevere sia l’Irpef nazionale e sia l’Irpef locale. Partendo dall’Irpef nazionale, se già quest’anno sono state modificate dall’ex governo Draghi le aliquote Irpef di pagamento per le tasse riducendole da cinque a quattro, nel 2023 potrebbero essere ancora modificate arrivando a tre.
Entrando più nel dettaglio, le precedenti aliquote Irpef in vigore erano cinque ed erano:
Diversa è, invece, la situazione per l’Irpef locale: se per l’Irpef nazionale c’è ancora incertezza su eventuali modifiche delle aliquote di pagamento delle pensioni, per l’Irpef locale, sia comunale che regionale, sembra che i cambiamenti siano già ufficiali.
Stando a quanto deciso, infatti, il prossimo anno Comuni e regioni avranno la possibilità di aumentare le aliquote di pagamento dell’Irpef locali in base alle proprie esigenze di bilancio e anche in tal caso si tratterebbe di aumenti che avrebbero effetto sulle pensioni mensili che si percepiscono.
Per fare un esempio, la Lombardia ha già modificato le aliquote Irpef locale ma non per tutti. Le modifiche interesseranno solo per i redditi sopra i 75 mila euro, tutelando chi percepisce redditi bassi, per cui i nuovi scaglioni di reddito e le relative aliquote delle tasse regionale sono:
La nuova tassa sulle pensioni nel 2023 non peserà, dunque, molto, se non per nulla, perché si tratta di un aumento all’anno. Per fare un esempio di calcolo della nuova tassa applicata alle pensioni, prendendo il caso di un lavoratore che andrà in pensione nel 2023 a 67 anni, con 250mila euro di contributi al 31 dicembre 2021, avrà una pensione annua di 14.448 euro invece di 14.450 euro.
Volendo fare un esempio di come potrebbero cambiare le pensioni tra 500-3000 euro nel 2023 per eventuali nuove aliquote Irpef nazionali decise, prendendo il caso di un pensionato con una pensione mensile di 500 euro, non dovrà pagare alcuna tassa sia con aliquote Irpef attuali sia con eventuali aliquote nuove modificate, considerando che, per legge, sono esenti dal pagamento dell’Irpef le pensioni di chi ha un reddito annuo fino a 8500 euro annui, rientranti nella cosiddetta no tax area.
Passando, invece, al caso di un pensionato che prende mille euro al mese di pensione per un totale annuo di 13mila euro per 13 mensilità, dovrebbe pagare le stesse tasse che paga attualmente senza alcun aumento perché rientra nel primo scaglione Irpef rimasto al 23% pur con le modifiche dell’ex governo Draghi e che tale dovrebbe rimanere anche nel caso di revisione delle aliquote Irpef da parte de governo Meloni pur se non si sa ancora fino a che eventuale limite di reddito sarà applicata tale aliquota.
Diversa potrebbe essere invece la situazione per una pensione che prende 2mila euro al mese per un importo annuo di 26mila euro, per cui si potrebbe tornare alla precedente aliquota del 27% invece del 25% nuovo, comportando così un aumento delle tasse per pensioni di 2mila euro.
Peggio andrebbe per chi prende una pensione di 3mila euro al mese, per 39mila euro annui, per cui l'aliquota Irpef si alzerebbe con le modifiche ipotizzate dal governo Meloni, passando dal 35% al 43%, ben 8 punti percentuali in più, che porterebbero importanti aumenti delle tasse da pagare su pensioni di 3mila euro.