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Agenda mercati finanziari oggi lunedì 1 dicembre 2025 e attese questa settimana (Borse, cripto, oro, Btp)

di Marcello Tansini pubblicato il
previsioni e attese mercati finanziari o

Lunedì 1 dicembre 2025 si apre una settimana cruciale per i mercati finanziari: tra Borse europee, Wall Street, obbligazioni, criptovalute, materie prime e dati macro, analisi e previsioni guideranno ogni movimento.

Lunedì 1 dicembre 2025 si apre una settimana densa di appuntamenti per osservatori e operatori dei mercati finanziari. L’attenzione è puntata su una serie di dati macroeconomici, movimenti sull’azionario e le più recenti dinamiche nei settori obbligazionario e delle criptovalute, in un contesto globale che riflette incertezza e aspettative legate alle decisioni delle banche centrali. Dal settore manifatturiero alle conference call delle società quotate, dagli aggiornamenti sulle politiche monetarie di Stati Uniti e Giappone alle oscillazioni di asset come Bitcoin e Btp, la giornata si preannuncia particolarmente significativa. Gli investitori possono prepararsi a uno scenario contraddistinto da volatilità e nuove opportunità, con una panoramica che racchiude tutti i principali driver dei mercati internazionali e locali.

Sintesi delle principali aperture e trend delle Borse mondiali

I mercati finanziari registrano oggi aperture contrastate sulle principali piazze mondiali, mentre i futures statunitensi mostrano segnali di debolezza, in parte per la crescente avversione al rischio dovuta ai dati in uscita questa settimana. L’indice MSCI All Country World si è mosso leggermente al ribasso a novembre, prevenendo l’ottava crescita mensile consecutiva. Preoccupazioni relative alle valutazioni elevate, in particolare nei comparti tecnologici, hanno limitato i rialzi che avevano dominato parte del 2025, soprattutto sull’onda dell’entusiasmo per l’intelligenza artificiale.

Le Borse asiatiche hanno aperto la sessione in calo, trascinando con sé i futures su S&P 500 e Nasdaq 100. Questo clima di incertezza è accentuato dall’attesa per le decisioni delle banche centrali, tra cui quella statunitense e la Bank of Japan. La debolezza delle piazze asiatiche si traduce in una cautela anche sulle piazze europee, dove i principali indici seguono con attenzione sia le variabili internazionali sia i dati macro in arrivo.

I listini statunitensi sono tenuti sotto pressione da aspettative contrastanti su possibili tagli dei tassi, mentre nel Vecchio Continente le Borse cercano di consolidare i rialzi recenti in uno scenario macroeconomico che resta sfidante. I mercati emergenti mostrano invece sintomi di volatilità, con le valute in discesa e i titoli azionari che risentono delle dinamiche di flussi globali di capitale.

Focus su Borsa Italiana e indici europei nella giornata odierna

La settimana si apre con Borsa Italiana e i principali indici europei sotto i riflettori, dopo una seduta di venerdì dai toni contrastati. Il Ftse Mib future di dicembre ha mostrato una tenuta in area 43.150 punti, rimbalzando verso i 43.450 punti, ma una ripresa solida necessita di una fase di riaccumulazione, con la resistenza principale in zona 43.640-43.700 punti. Un eventuale calo sotto i 41.880 punti potrebbe prefigurare una pressione ribassista più marcata.

In Italia, la giornata è arricchita da eventi di rilievo tra cui l’assemblea straordinaria di Mediobanca e la presentazione dell’indice PMI manifatturiero di novembre. Sulla Borsa di Milano, attenzione anche al debutto di Kaleon e alle operazioni di Unidata e Smart Capital. In parallelo, viene monitorata la performance dei titoli bancari e dei principali blue chip, soprattutto alla luce delle ultime trimestrali di Unicredit e Generali, che influenzano l’umore degli investitori.

Nel complesso, i listini del continente seguono anche Francia, Germania e Spagna, tutti impegnati con le letture aggiornate sugli indici PMI e i dati macro di settore. Questo quadro offre uno spaccato puntuale sullo stato dell’economia reale e contribuisce a modulare le aspettative di investimento per le prossime settimane.

Andamento dei mercati asiatici e impatto sulle borse mondiali

Le borse asiatiche registrano una giornata negativa, guidate da un calo delle azioni giapponesi. Lo yen si rafforza, supportato dalle dichiarazioni del governatore Ueda della Bank of Japan, che preannunciano una possibile revisione al rialzo dei tassi nella riunione del 19 dicembre. Prima del discorso, i rendimenti delle obbligazioni a breve termine hanno raggiunto livelli record dal 2008.

Il mercato cinese reagisce positivamente ai titoli minerari, ma i dati rivelano una contrazione del comparto manifatturiero a novembre, aggravando l’incertezza sulla crescita economica del paese. L’interazione di queste dinamiche con i mercati occidentali influenza il sentiment globale, contribuendo a una propensione al rischio contenuta anche sulle Borse europee e americane.

Bitcoin e criptovalute: performance e fattori di rischio

Le criptovalute vivono una giornata volatile, con Bitcoin in calo di quasi il 6% e una quotazione che si posiziona sotto la soglia degli 86.000 dollari. Questa discesa riaccende la pressione ribassista, alimentata da una rinnovata avversione al rischio. Le analisi attribuiscono il trend a una combinazione di incertezza macroeconomica e segnali restrittivi da parte delle autorità monetarie, nonché a un clima di generale cautela sui mercati finanziari.

I fattori di rischio si moltiplicano per il comparto digitale: tra questi rientrano volatilità endemica, cambi normativi in discussione e la correlazione crescente con gli asset tradizionali. Gli investitori rimangono in attesa di dati che possano confermare una maggiore stabilità, ma il ciclo ribassista degli ultimi giorni dimostra come le criptovalute siano fortemente esposte alle dinamiche globali, amplificando i movimenti dei mercati più consolidati.

PMI manifatturieri e dati macroeconomici: cosa attendersi dall’Europa, USA e Asia

Lunedì 1 dicembre offre un ricco calendario di indicatori macroeconomici che orientano le strategie degli operatori. Le pubblicazioni dei PMI manifatturieri coinvolgono Giappone, Cina, Italia, Francia, Germania, Eurozona, Regno Unito e Stati Uniti. I valori attesi si posizionano generalmente in zona di contrazione, con l’Italia a quota 49,9, Francia e Germania poco sotto la soglia di 50 e l’indice Eurozona a 49,7, confermando una fase di rallentamento produttivo nel manifatturiero.

Negli Stati Uniti, oltre al PMI, sono attesi i dati ISM manifatturiero e la spesa in costruzioni, indicatori essenziali per valutare la resilienza dell’economia americana dopo gli ultimi dati inferiori alle attese sul mercato del lavoro. Particolare attenzione anche ai prezzi al consumo dell’Eurozona e all’andamento dell’occupazione in Spagna e Italia, che forniscono elementi aggiuntivi per valutare le prospettive del ciclo economico nei diversi blocchi regionali.

Aggiornamenti su BTP e titoli di Stato italiani: rendimenti e nuove emissioni

Anche per la giornata del 1 dicembre, i riflettori sono puntati sul comparto dei titoli di Stato italiani. Recentemente, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha collocato una serie di emissioni, incluse le nuove tranche di Btp a breve, medio e lungo termine. Le ultime aste hanno visto richieste elevate: il Btp short term agosto 2027 ha sfiorato il 2,2% di rendimento, mentre quelli a sette anni (luglio e novembre 2032) sono scesi sotto il 3%.

Nel frattempo, cresce l’interesse verso la nuova emissione di titoli che scadono a marzo e settembre 2026, per un ammontare massimo stabilito a 3 miliardi di euro per ciascuna scadenza. Questo contesto conferma il ruolo delle obbligazioni italiane come riferimento nel portafoglio degli investitori in cerca di rendimento, pur in un quadro di rischio-paese che resta monitorato dagli investitori istituzionali. Il debito pubblico italiano, secondo le comunicazioni della Banca d’Italia, si attesta quasi invariato, sopra quota 3.080 miliardi.

Le attese sulle banche centrali: Federal Reserve, Bank of Japan e decisioni sui tassi

Le decisioni in arrivo dalle principali banche centrali sono il perno attorno a cui ruotano le aspettative degli operatori. La Federal Reserve continua ad alimentare speculazioni su un possibile taglio dei tassi nella riunione di dicembre, con la probabilità, secondo gli swap, di un abbassamento vicino a un quarto di punto percentuale. La debolezza recente del dollaro riflette proprio queste attese.

Sul fronte asiatico, la Bank of Japan offre segnali di possibili cambiamenti di rotta, con il governatore Ueda che parla apertamente di un confronto fra vantaggi e svantaggi nell’ipotesi di aumento dei tassi. Gli investitori, di conseguenza, monitorano con attenzione le curve dei rendimenti e i movimenti valutari per anticipare le reazioni dei mercati globali alle dichiarazioni e alle scelte operative delle autorità monetarie.