Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Come è andata questa settimana la Borsa italiana e le altre Borse, Ntp e obbligazioni (dal 3 al 7 novembre 2025)

di Marcello Tansini pubblicato il
mercati finanziari dal 3 al 7 novembre 2

Settimana intensa sui mercati dal 3 al 7 novembre 2025 tra Piazza Affari, principali borse mondiali, andamento di BTP già emessi e quelli in collocamento e inn generale il mercato obbligazionario

La prima settimana di novembre 2025 si è distinta per volatilità e attenzione verso i principali listini azionari e mercati obbligazionari, compresi quelli italiani. Gli operatori hanno affrontato un contesto di aggiustamento dopo forti movimenti nei periodi precedenti, segnato sia da prese di profitto sulle azioni che da dinamiche sulle obbligazioni in risposta alle ultime decisioni delle banche centrali. L’analisi di performance, trend e raccolta evidenzia l’interesse non solo per l'indice domestico, ma anche per prodotti del risparmio gestito e titoli di Stato, come i BTP e i più recenti collocamenti dedicati al pubblico retail.

Andamento della Borsa Italiana: performance, trend settimanali e titoli protagonisti

Nella settimana esaminata, Piazza Affari ha mostrato segnali di assestamento, consolidando i guadagni del periodo precedente nonostante crescenti segnali di prudenza da parte degli investitori internazionali. L’indice FTSE MIB si è mantenuto vicino a quota 43.000 punti, oscillando su livelli elevati grazie al supporto di titoli bancari e industriali, ma subendo la pressione di prese di profitto nel settore tecnologia e alcuni comparti ciclici.

Durante le giornate di contrattazione:

  • Il FTSE MIB ha registrato una chiusura a 42.918 venerdì, con una lieve flessione dello 0,3% nel finale di settimana, manifestando una sostanziale stabilità nel confronto con il mese precedente, ma confermando un saldo ampiamente positivo su base annua (+24,43%).
  • Tra i titoli più dinamici si sono distinti Banca Monte dei Paschi di Siena, con un balzo pari al 4,4% dopo risultati trimestrali superiori alle attese, Mediobanca (+2%), BPER Banca (+2,1%) e Moncler (+2,6%).
  • Al contrario, Diasorin ha subito un forte ribasso (-19%) a seguito della revisione negativa delle prospettive, mentre Prysmian e Campari si sono trovate penalizzate da prese di profitto rispettivamente per il consolidamento dei risultati e questioni fiscali.
  • I settori difensivi e le aziende attive nell’aerospazio e difesa (come Leonardo, +1,8%) hanno beneficiato di rinnovate spinte a livello internazionale.
Il comportamento settimanale riflette la cautela degli investitori verso titoli con valutazioni elevate, con scambi sostenuti soprattutto sulle società più solide dal punto di vista della generazione di utili e cash flow.

Le principali Borse mondiali: risultati e confronti con Piazza Affari

Anche sui principali mercati azionari globali la prima settimana di novembre ha visto un incremento della volatilità, legato sia alle pubblicazioni degli utili trimestrali sia alla continua rivalutazione delle prospettive macroeconomiche. Gli indici europei si sono mossi in sintonia con Milano, subendo leggere correzioni dopo una serie di rialzi sostenuti.

Per offrire una panoramica sintetica della settimana si può far riferimento alla tabella seguente:

Indice Performance settimanale
FTSE MIB (Italia) -0,3%
DAX (Germania) -0,5%
CAC 40 (Francia) -0,4%
S&P 500 (USA) -0,2%
Nikkei 225 (Giappone) -0,6%

Questa fase di assimilazione delle trimestrali e la revisione delle stime di crescita hanno portato a un atteggiamento più attendista da parte degli investitori, colpendo in particolare i titoli del settore tecnologico e manifatturiero. Il confronto con Piazza Affari mostra che Borsa Italiana ha tenuto meglio rispetto ad altri listini continentali, con la spinta dei titoli finanziari che ha parzialmente compensato il debole andamento degli altri comparti. I movimenti coordinati confermano una crescente interconnessione tra i mercati e l’importanza di monitorare i fondamentali aziendali nel breve termine.

Mercato obbligazionario: andamento di BTP, BTP Valore e nuove emissioni

L’analisi del comparto obbligazionario domestico mette in luce l’interesse continuo dei risparmiatori italiani verso le emissioni del Tesoro, tra le quali i BTP e i titoli innovativi come il BTP Valore e il BTP Più hanno raccolto l’attenzione degli investitori retail. La settimana è stata caratterizzata da ampio interesse sulle nuove emissioni, con performance stabili sul secondario e dati di raccolta importanti per le ultime aste. Nel dettaglio:

  • Il BTP Valore ottobre 2032, concluso a fine ottobre, ha visto ordini per 16,57 miliardi di euro su cinque giorni di collocamento, con una forte partecipazione da parte del pubblico retail e un ticket medio vicino a 33.000 euro.
  • Le ultime emissioni di BTP a scadenze diverse (febbraio 2036, febbraio 2031, maggio 2036 e agosto 2027) hanno registrato rendimenti in discesa rispetto ai mesi precedenti, in risposta alle indicazioni della Banca Centrale Europea e dell’andamento dell’inflazione.
  • Sul mercato secondario, il BTP Più, nuovo bond a sette anni dedicato al pubblico retail, ha evidenziato quotazioni attorno alla parità e un rendimento lordo a scadenza prossimo al 3,3%, grazie a un meccanismo di cedole crescenti..

Focus sui risultati delle aste BTP e BTP Valore: domanda, rendimenti e investitori

I collocamenti della settimana si sono distinti per vivacità della domanda, con risultati che riflettono fiducia nella stabilità del debito pubblico italiano e una crescente attenzione agli strumenti orientati al risparmiatore individuale.
  • Nell’ultima asta di BTP Valore ottobre 2032, la domanda complessiva ha superato i 16,5 miliardi di euro in cinque giorni, coinvolgendo oltre 506.000 contratti e mantenendo il ticket medio su livelli elevati. Da segnalare il costante confronto positivo rispetto alle precedenti edizioni del titolo.
  • I rendimenti fissati per la quinta tranche confermano la struttura a step-up: 2,6% per i primi tre anni, 3,1% dal quarto al quinto e 4% per il biennio finale, arricchiti da un premio fedeltà dello 0,8% per chi detiene il titolo fino a scadenza.
  • I dati sulle aste dei BTP tradizionali evidenziano una domanda sostenuta e rendimenti lordi in lieve contrazione, segno dell’interesse stabile per l’asset risk free in ottica di medio periodo.
  • Il profilo degli investitori rimane orientato in prevalenza verso la clientela privata, favorita dalla semplicità di sottoscrizione tramite home banking e dai vantaggi fiscali.
La forte raccolta e il continuo confronto con le emissioni precedenti consolidano la reputazione del Tesoro come emittente stabile e affidabile, in grado di attrarre risorse anche in scenari di mercato complessi.


Leggi anche