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Arretrati indennità di accompagnamento 2025 a chi spettano, quando, decorrenza e prescrizione

di Chiara Compagnucci pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
Arretrati indennità di accompagnamento

A chi spettano gli arretrati dell’indennità di accompagnamento 2025, quando vengono pagati, la decorrenza dei diritti e i termini di prescrizione previsti dalla legge

L'indennità di accompagnamento è un supporto economico per le persone con disabilità grave che necessitano di assistenza continua. La gestione di questo beneficio assistenziale da parte dell'INPS può talvolta comportare ritardi nei pagamenti, generando l'accumulo di arretrati che i beneficiari hanno diritto a reclamare.

Requisiti per ottenere l'indennità di accompagnamento nel 2025

L'indennità di accompagnamento viene riconosciuta alle persone che presentano determinate condizioni di non autosufficienza. Per poter accedere a questo sussidio assistenziale nel 2025, è necessario soddisfare i seguenti requisiti:

  • Riconoscimento di totale inabilità per affezioni fisiche o psichiche
  • Impossibilità di deambulare autonomamente senza l'aiuto permanente di un accompagnatore
  • Incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita in modo indipendente
  • Cittadinanza italiana o, in alternativa, cittadinanza straniera comunitaria con iscrizione all'anagrafe del Comune di residenza
  • Per i cittadini extracomunitari, possesso di un permesso di soggiorno di almeno un anno e residenza stabile sul territorio nazionale
Un aspetto rilevante è che l'indennità di accompagnamento viene concessa indipendentemente dal reddito e dall'età del richiedente. Anche le persone over 65 possono beneficiarne, purché dimostrino difficoltà persistenti nello svolgimento delle funzioni e dei compiti correlati all'età.

Decorrenza dell'indennità di accompagnamento

Il periodo di erogazione dell'indennità di accompagnamento inizia dal mese successivo alla presentazione della domanda. Questo rappresenta un elemento importante da considerare quando si valutano eventuali arretrati da richiedere.

Al momento del primo pagamento, l'INPS versa in un'unica soluzione tutti gli arretrati maturati dal mese successivo alla presentazione della domanda fino al momento dell'effettiva liquidazione, includendo anche gli interessi legali. I pagamenti successivi vengono invece erogati mensilmente.

È importante sottolineare che l'indennità può essere sospesa qualora vengano meno i requisiti necessari, come ad esempio la scadenza del permesso di soggiorno per i cittadini stranieri.

Arretrati dell'indennità di accompagnamento, a chi spettano

Gli arretrati dell'indennità di accompagnamento spettano a tutti coloro che, pur avendo diritto al beneficio, non l'hanno ricevuto nei tempi previsti. Le situazioni più comuni in cui si generano arretrati sono:

  • Ritardi nella valutazione della domanda da parte delle commissioni mediche
  • Errori amministrativi dell'INPS nella gestione della pratica
  • Mancata o ritardata comunicazione dell'esito positivo della domanda
  • Sospensioni temporanee del beneficio successivamente revocate
È fondamentale precisare che non hanno diritto agli arretrati le persone che percepiscono già indennità simili per causa di guerra, di lavoro o di servizio, in quanto queste prestazioni non sono cumulabili con l'indennità di accompagnamento.

Quando richiedere gli arretrati e termini di prescrizione

La richiesta degli arretrati dell'indennità di accompagnamento deve essere presentata tempestivamente, poiché esiste un termine di prescrizione oltre il quale non è più possibile ottenere quanto dovuto.

Secondo la normativa vigente, il diritto agli arretrati si prescrive in cinque anni dal momento in cui sono maturati. Questo significa che è possibile richiedere all'INPS i pagamenti non effettuati relativi agli ultimi cinque anni, mentre quelli precedenti a tale periodo non possono più essere reclamati.

Per interrompere la prescrizione, è sufficiente inviare all'INPS una richiesta formale di pagamento degli arretrati, preferibilmente tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o PEC, in modo da avere prova dell'avvenuta comunicazione.

Come verificare la propria situazione

Per verificare se si ha diritto a degli arretrati, è consigliabile:

  1. Controllare la data di presentazione della domanda di indennità di accompagnamento
  2. Verificare la data di comunicazione dell'esito positivo della visita medica
  3. Confrontare la data del primo pagamento ricevuto dall'INPS
  4. Calcolare l'importo che sarebbe dovuto spettare dal mese successivo alla domanda fino al primo pagamento effettivo
Se si riscontrano discrepanze o mancati pagamenti, è opportuno agire tempestivamente per richiedere quanto dovuto.

Procedura per richiedere gli arretrati nel 2025

Per ottenere gli arretrati dell'indennità di accompagnamento nel 2025, è necessario seguire una precisa procedura:

  1. Raccogliere la documentazione: certificazioni mediche, verbali di invalidità, ricevuta della domanda originale, comunicazioni ricevute dall'INPS
  2. Presentare un'istanza formale all'INPS, specificando il periodo per cui si richiedono gli arretrati e i motivi della richiesta
  3. Eventualmente, rivolgersi a un patronato o a un avvocato specializzato in diritto previdenziale per assistenza nella procedura
L'INPS, una volta ricevuta la richiesta, procederà alla verifica della posizione del beneficiario e, in caso di esito positivo, liquiderà gli arretrati dovuti comprensivi degli interessi legali maturati.

Modalità di presentazione della richiesta

La richiesta di arretrati può essere presentata attraverso diversi canali:

  • Online, attraverso il portale dell'INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS
  • Tramite patronato, che offre assistenza gratuita
  • Presso gli sportelli INPS, previo appuntamento
  • Mediante raccomandata A/R o PEC indirizzata alla sede INPS competente
È consigliabile conservare copia di tutta la documentazione inviata e della ricevuta di presentazione della richiesta.

Casi particolari di arretrati dell'indennità di accompagnamento

Esistono alcune situazioni specifiche che meritano particolare attenzione quando si parla di arretrati dell'indennità di accompagnamento:

Riconoscimento retroattivo dell'invalidità

In alcuni casi, la commissione medica può riconoscere che lo stato di invalidità era presente già da tempo prima della presentazione della domanda. In queste situazioni, gli arretrati possono essere riconosciuti anche per periodi antecedenti alla domanda stessa, ma sempre nel limite dei cinque anni previsti per la prescrizione.

Arretrati in caso di decesso del beneficiario

Se il beneficiario dell'indennità di accompagnamento è deceduto, gli eredi hanno diritto a richiedere gli eventuali arretrati non corrisposti. La procedura prevede la presentazione di una domanda specifica all'INPS, accompagnata dalla documentazione che attesti la qualità di erede.

Ricorso in caso di diniego

Qualora l'INPS respinga la richiesta di arretrati, è possibile presentare ricorso amministrativo entro 90 giorni dalla comunicazione del diniego. In caso di ulteriore esito negativo, si può procedere con un ricorso giudiziario presso il Tribunale competente.

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