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Conti depositi più sicuri e affidabili, la classifica in base al Cet1 2025

di Chiara Compagnucci pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
Affidabilità di un conto deposito

Quali sono i conti deposito più sicuri e affidabili nel 2025? La classifica aggiornata basata sull’indice Cet1 delle banche per investire in sicurezza

Il conto deposito è particolarmente apprezzato dai risparmiatori che desiderano ottimizzare la gestione della propria liquidità in modo sicuro. Questo prodotto bancario è attivabile senza costi aggiuntivi e richiede l'associazione a un conto corrente, distinguendosi da quest'ultimo per la limitata operatività. Sul mercato esistono principalmente due tipologie di conto deposito: il conto libero, che consente prelievi e versamenti senza restrizioni temporali o di importo, e il conto vincolato, che offre un rendimento superiore se i fondi rimangono depositati per un periodo di tempo predeterminato.

Analogamente ai conti correnti, tutti i conti deposito sono protetti dall'eventuale fallimento dell'istituto bancario fino a un massimo di 100.000 euro per depositante. Questa garanzia, combinata con il fatto che il rendimento non è influenzato dalle fluttuazioni dei mercati finanziari, li posiziona tra gli strumenti finanziari a basso profilo di rischio. Tuttavia, in caso di difficoltà finanziarie dell'istituto depositario, potrebbe essere necessario attendere alcune settimane prima di poter riottenere l'accesso ai propri fondi.

Come valutare l'affidabilità di un conto deposito

L'affidabilità di un conto deposito è strettamente correlata alla solidità patrimoniale dell'istituto bancario che lo emette. Per valutare questa solidità, gli esperti finanziari utilizzano diversi parametri, ma quello più significativo è sicuramente il CET1 ratio (Common Equity Tier 1).

Questo indicatore esprime in termini percentuali il rapporto tra il capitale primario di classe 1 della banca e le sue attività ponderate per il rischio. In sostanza, misura la capacità dell'istituto di far fronte a eventuali perdite senza compromettere la stabilità operativa. Un rapporto più elevato indica una migliore e più ampia copertura delle attività dell'istituto rispetto ai suoi rischi potenziali.

La Banca Centrale Europea (BCE) ha stabilito che per ogni Stato il CET1 Ratio non deve essere inferiore all'8%. Al di sotto di questa soglia, il rischio concreto è quello del commissariamento della banca. Alle banche di ogni Paese membro dell'Unione Europea viene poi assegnato un CET1 minimo specifico che, nel caso dell'Italia, è generalmente pari al 10,5%.

Pertanto, quando si sceglie un conto deposito, è consigliabile verificare che la banca emittente abbia un CET1 ratio superiore a tale valore. Maggiore è questo valore, più solida è considerata la banca dal punto di vista patrimoniale.

I rischi potenziali dei conti deposito

L'apertura di un conto deposito comporta alcuni rischi potenziali per i depositanti, principalmente legati alla possibilità che la banca non riesca ad adempiere ai propri obblighi contrattuali. Questa eventualità può verificarsi in caso di fallimento dell'istituto, circostanza che metterebbe a rischio la restituzione del capitale depositato e degli interessi pattuiti nel contratto.

Fortunatamente, i rischi per i depositanti sono notevolmente mitigati da un obbligo normativo che si applica a tutte le banche operanti nella Comunità europea. Questa normativa impone agli istituti di credito di aderire a un sistema di garanzia dei depositi che assicura un livello di protezione fino a 100.000 euro per ciascun depositante.

In Italia, le banche sono tenute a partecipare al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) che garantisce ogni depositante fino a 100.000 euro per le somme presenti sul conto. Il FITD è finanziato dalle contribuzioni annuali delle banche consorziate, determinate per ciascun istituto sulla base dell'ammontare dei depositi protetti detenuti.

Nel caso in cui i depositi siano inferiori alla garanzia fornita dal sistema cui la banca aderisce, il principale rischio per il depositante è l'eventuale incapacità temporanea di accedere al capitale depositato. Se, invece, i depositi superano la garanzia di 100.000 euro e la banca dovesse fallire, il rischio principale consiste nella possibilità di non recuperare la parte del capitale eccedente tale limite.

Per quanto riguarda il rischio di variazioni unilaterali delle condizioni economiche e contrattuali dei conti deposito, i clienti sono tutelati dalla possibilità di recedere entro 60 giorni dalla notifica delle modifiche stesse, garantendo loro una certa stabilità contrattuale.

La classifica dei conti deposito più sicuri e affidabili del 2025

Di solito, come abbiamo visto, si utilizza l'indicatore CET1 (Core Equity Tier 1) come principale riferimento per valutare la solidità di una banca. Questa metrica è particolarmente significativa perché esprime la capacità dell'istituto di assorbire potenziali perdite e mantenere la propria operatività anche in scenari economici sfavorevoli.

Come precedentemente evidenziato, fino a 100.000 euro, il depositante è garantito dal fondo di settore, ma in caso di problemi potrebbe essere necessario attendere prima di recuperare i propri fondi. Basandoci sui dati più recenti disponibili, ecco la classifica degli istituti bancari che offrono conti deposito vincolato, ordinati secondo il loro valore di CET1 ratio:

  • Banca Aidexa: 27,600 (CET1 ratio)
  • Mediocredito Trentino A.A.: 24,400 (CET1 ratio)
  • Ioinbanca: 21,460 (CET1 ratio)
  • Banca Widiba: 21,830 (CET1 ratio)
  • Banca Privata Leasing: 16,600 (CET1 ratio)
  • Banca CF+: 15,600 (CET1 ratio)
  • Vivibanca: 15,400 (CET1 ratio)
  • Twist: 15,170 (CET1 ratio)
  • Banca Ifis: 15,000 (CET1 ratio)
  • Cherry Bank: 14,340 (CET1 ratio)

Confronto con i principali gruppi bancari italiani

Per avere un quadro completo della solidità degli istituti finanziari che offrono conti deposito, è utile confrontare i loro valori di CET1 con quelli dei principali gruppi bancari italiani. Sulla base dei dati più recenti disponibili relativi al 2025, ecco la classifica delle banche più sicure italiane:
  • FinecoBank: 27,29% (aggiornato al 30 settembre 2024)
  • Cassa Centrale Banca: 26,12% (aggiornato al 12 dicembre 2024)
  • Mediolanum: 23,4% (aggiornato al 30 settembre 2024)
  • Iccrea Banca: 22,7% (aggiornato al 30 giugno 2024)
  • Banca Profilo: 22,2% (aggiornato al 6 febbraio 2025)
  • Banca Sella: 20,68% (aggiornato al 30 dicembre 2024)
  • Monte dei Paschi di Siena: 18,4% (aggiornato al 30 settembre 2024)
  • Banca Popolare di Sondrio: 16,34% (aggiornato al 30 settembre 2024)
  • UniCredit: 15,9% (aggiornato al 11 febbraio 2025)
  • BPER: 15,82% (aggiornato al 30 dicembre 2024)
Questo confronto evidenzia come alcuni istituti specializzati in conti deposito, come Banca Aidexa, presentino valori di CET1 paragonabili o addirittura superiori a quelli dei grandi gruppi bancari italiani, confermando la loro solidità patrimoniale.
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